<<Dovrei odiarli, non provare nulla quando ricevo qualcosa loro. Ma c'è qualcosa che mi fa soffrire ogni volta. Non capisco il perché>>, affermò Jimin dopo attimi di silenzio.
<<Perché gli vuoi bene hyung. Tutti amiamo i nostri genitori. Anche se il rapporto con i tuoi è difficile, infondo so che vorresti recuperarlo>>, disse il più piccolo. Jimin tremò un pochino. Quell'argomento proprio non gli piaceva. Sapeva però che parlare l'avrebbe aiutato a riordinare le idee e a sfogarsi. Nessuno a parte Jungkook sarebbe rimasto lì ad ascoltarlo.
<<Loro mi hanno adottato, e poi mi hanno rimpiazzato con un altro figlio. Mi hanno salvato da una situazione orrenda per portarmi in una ancora peggiore>>, mormorò sull'orlo di piangere. La storia di Jimin era molto difficile. I suoi genitori erano la coppia più bella del mondo, si amavano, si rispettavano, erano fatti l'uno per l'altra. Poi sua madre morì. Suo padre non fu più in grado di prendersi cura del piccolo Chim e così lo diede in adozione. Jimin aveva 9 anni quando tutto questo accadde, ed era disperato. La famiglia adottiva gli diede tutto quello di cui aveva bisogno. Una scuola prestigiosa, lezioni di disegno, qualsiasi tipo di sport, lussi di ogni genere. Riceveva poco affetto, era qualcosa di occasionale, specialmente quando nacque il suo fratellino. Lì si dimenticarono completamente di lui, dedicandosi solo al nuovo arrivato. Questo lo aveva ferito tanto, diventando la persona di ghiaccio che è ora.
A 16 anni pur di non sentire storie i genitori adottivi gli lasciarono via libera per vivere da solo. Solo perché si fidavano di Jungkook e sapevano che li avrebbero controllati a distanza. I primi tempi c'era una governante che si occupava di loro. Non avrebbero mai lasciato due ragazzini inesperti ad occuparsi di una casa.
<<Hyung io credo che tu debba perdonarli. Fallo per te, hai bisogno di una famiglia, e gli vuoi bene infondo. Questo ti ridarà la tranquillità vedrai>>, propose il minore. Jimin si rilassò. Tirare fuori quella storia lo fece sentire davvero bene. Jungkook infondo conosceva già ogni parte della sua via, non si sarebbe di certo scandalizzato di fronte ad un pranzo con i suoi genitori.
<<Perché sei così buono, fai invidia ai dolci. Sei troppo....gentile e premuroso con me. Perché?>>, domandò. Lo chiese più a se stesso che a lui. Perché non riusciva a ricambiare quell'affetto?
Perché lui non sapeva più cosa fosse. Era bravissimo a litigare, essere scontroso era il suo passatempo preferito, ma trattare bene il suo Kookie gli veniva difficile.
<<Non lo so, mi viene naturale con te. Siamo cresciuti insieme, anche tu mi vuoi bene vero?>>, chiese dubbioso.
<<Si, te ne voglio tanto>>, rispose a bassa voce. Jungkook sorrise soddisfatto. Il suo piano stava procedendo bene. Prima o poi il cuore di Jimin si scioglierà e lui potrà godersi il piccolo mochi che tanto adorava. Era ancora presente, sotto quel corpo scolpito e quel viso dolce da far invidia agli angeli. Kookie amava la bellezza di Jimin. Glielo ripeteva sempre. Non era molto alto, ma adorava anche questo. Poteva abbracciarlo meglio.
Amava i suoi capelli biondi, gli occhi castani e le labbra carnose. Amava vedere quanto fossero diversi esteticamente. Lui era alto, muscoloso, aveva i capelli castano scuro e gli occhi più chiari. Aveva un sorriso davvero dolcissimo. Jimin lo aveva soprannominato da coniglietto, e a Jungkook piaceva.
<<Jimin, posso farti una richiesta?>>, domandò Kookie dopo attimi infiniti di silenzio.
<<Si>>, rispose il maggiore. Jungkook si alzò, in modo tale da incontrare i suoi occhi. Voleva catturarne l'anima, capire quanto fosse profondo il dolore del suo hyung. Desiderava provarlo lui, far si che potesse sempre essere felice.
<<Voglio venire con te. Posso stare in silenzio, mi farò gli affari miei, ma voglio esserci. So che sicuramente ti arrabbierai o loro finiranno per dire qualcosa in grado di feriti. Devo essere lì per proteggerti. Me lo lascerai fare?>>, lo implorò. Un altro pezzo di ghiaccio si staccò dal cuore di Jimin. Quel ragazzo aveva un effetto immediato in lui. Nessuno era mai riuscito a fargli battere il cuore così tanto come Kookie. Nessuno era riuscito a fargli provare tenerezza nei confronti di qualcuno che non fosse se stesso. Nessuno lo faceva sentire così vivo e importante come Jungkook.
<<Dio cosa devo fare con te>>, affermò. Questa volta fu lui ad abbracciarlo. Jungkook ricambiò felice. Jimin cercò i calmare il suo corpo prima di rispondere. Ma aveva sbagliato il modo. Il minore poteva sentire benissimo il suo cuore battere forte, le mani tremare e il respiro irregolare. Jimin era spaesato, disorientato dalla dolcezza del suo migliore amico, l'unico per cui avrebbe fatto di tutto, pure uccidere, pur di proteggerlo. È proprio in quel momento capì quanto ci tenesse. Non era come con Hoseok. Jungkook era quasi parte di lui. Il loro legame era indissolubile.
Troppi anni passati insieme, troppi pianti, risate, scherzi, troppo affetto per essere dimenticato così facilmente. Anche una persona fredda come lui l'aveva capito.
<<Non ho capito hyung. Posso venire?>>, domandò staccandosi dalle sue braccia.
<<Si Jungkookie puoi venire. Andremo sabato ok? Almeno ci togliamo il pensiero>>, affermò sistemandosi i capelli. Mancavano 2 giorni al fatidico giorno. Si sarebbe preparato bene a quell'incontro.
<<Grazie mille! Ti preparerò un dolce per festeggiare! Vuoi una torta? Una crostata? O vado a comprare del gelato se preferisci>>, fece una lista immensa. Jimin rimase a fissarlo sorridendo. Era davvero la tenerezza in persona.
<<Beviamo un po' di cioccolata calda ok? Poi studiamo, ho dei compiti da svolgere>>, affermò annoiato. Ovviamente Jimin odiava la scuola, ma quel giorno c'era andato solo per passare ancora più tempo con Jungkook. E con Hosoek giustamente.
Il minore scese di sotto per preparare tutto, invece Jimin si guardò allo specchio. Aveva le guance rosse, gli occhi accessi e il sorriso da un orecchio all'altro. Che gli stava facendo Kookie?
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Affection (Jikook)
Fanfiction"Ti insegnerò a dare affetto, ti farò conoscere l'amore, la felicità, tutto ciò che in questi anni ti è mancato. Tornerai a vivere Jimin hyung te lo prometto. Ritornerai ad essere il bambino spensierato di cui mi sono innamorato" Gli sussurrò Kookie...