Capitolo 32

1.4K 95 37
                                    

La notte fu tormentosa. Jimin non dormì per nulla. Ogni volta che chiudeva gli occhi si ritrovava davanti l'immagine dei suoi genitori. Era stanco di quella situazione. Forse doveva credergli, perdonarli e tornare a fingere di essere fiero di loro. Dimostrare di essere il figlio perfetto e diventare un attore. Questo di sicuro avrebbe messo fine ai sensi di colpa. La vera domanda è, si può provare così tanto rimorso per qualcuno che odi? Perché dopo tutto il male che gli avevano fatto, ancora non riusciva voltargli le spalle e sparire dalla loro vita?

Perché infondo era buono, questa era la verità. E questa era una grande fregatura.

Passò così la notte, senza dormire, e cercando di non svegliare Jungkook. Ma tutti i suoi gesti furono invani. Aprì un cassetto, accanto al comodino e tiro fuori una foto. Erano loro tre insieme, senza il fratellastro. Quando ancora erano felici. Li sì che tutto andava bene. Vederla gli mise malinconia, e così andò in bagno. Doveva recuperare tutta l'aria che aveva trattenuto, sprigionare le lacrime che aveva fermato e piangere a dirotto sfogandosi. Non fece nulla di tutto ciò, non ne aveva voglia.

Così si sedette, a terra, pensando a cosa fare. Aveva bisogno di un consiglio, ma come sempre, la sua testa gli diceva di tenersi tutto, non poteva sempre passare per vittima davanti agli amici. Si sarebbero stancati dei suoi comportamenti.

Tutto questo rappresentò una teoria, perché come sempre Jungkook si svegliò, e lo cercò in tutta la casa. Erano le 6 del mattino, e assonnato, si ritrovò a seguire il suo hyung. Una persona normale si sarebbe girata dall'altra parte e sarebbe tornata a dormire, ma lui non poteva. Se non lo aveva fra le sue braccia, e se non si assicurava che stesse bene, non chiudeva occhio. Alla fine, lo trovò.

<<Ehi, tutto bene?>>, domandò entrando. Jimin si alzò in piedi di scatto. Non voleva destare sospetti.

<<Si, avevo solo perso il sonno>>, sorrise. Jungkook riconobbe la falsità di quel sorriso. Sapeva che qualcosa in lui non andava, e gli dava molto fastidio non sapere cosa fosse. Lui cercava sempre di fare del suo meglio per aiutarlo, ma ogni volta che aveva un problema non si confidava mai, e voleva davvero che si fidasse invece.

<<É per quello che è successo ieri? Perché non me lo racconti?>>, domandò con una punta d'irritazione. Credeva di avere tutte le ragioni del mondo per porgli quelle domande, era lecito e giusto. Ma sapeva anche che era un grande rischio quello che stava correndo.

<<Mi hai promesso di non fare domande>>, rispose a tono Jimin. Il minore si grattò il retro della testa nervoso. Non si capacitava di cosa avesse sbagliato. Per lui era una cosa naturale parlare dei problemi, e dal momento che era sempre stato Jimin in quegli anni ad aver bisogno di sostegno, almeno come forma di ringraziamento avrebbe dovuto confessargli tutto.

<<Sono il tuo ragazzo, e sono preoccupato. Non mi pace vederti così...perso. Vorrei che ti aprissi con me, o non ti fidi?>>, chiese avvicinandosi. Jimin arretrò scontrandosi con il mobiletto degli asciugamani.

<<Non è questo, è che parlarne mi fa male, voglio dimenticare questa storia.
Se continuo a pensarci sarà peggio>>, mormorò. Jungkook si sforzò davvero di capire la sua scelta. Ma questa volta non poté. Non si fidava, ancora il suo cuore non era completamente suo. Che altro doveva fare per dimostragli che lo amava? Perché era sempre così insicuro di tutto? Lui era l'unica cosa costante nella sua vita, ma non veniva apprezzata come meritava.

<<Quindi non mi dirai nulla? È la tua decisione definitiva?>>, domandò acido. Jimin si stupì. Non aveva mai usato quel tono con lui, e questo gli fece capire che era davvero fermo su quel punto. Non avrebbe ceduto.

<<Per adesso no, ti chiedo solo di darmi del tempo ok?>>, mormorò dolcemente. Jungkook non si mosse. Jimin gli prese la mano, ma non la strinse. Era ferito dalla sua mancanza di fiducia.

<<Ancora tempo? Non credi che te ne ho già dato abbastanza? Quando sarò davvero importante per te?>>, chiese. Jimin si sentì malissimo, il terrore di perderlo lo stava sopraffando, non permettendogli di pensare lucidamente. Voleva tanto raccontargli tutto, ma sapeva che questo lo avrebbe portato a fissare ancora di più il suo pensiero, e non sarebbe sopravvissuto un'altra notte con quei sogni.
Lo aveva sempre capito, aveva sempre accettato ogni suo difetto, cos'era cambiato? Perché non lo stava aspettando ora?

<<Tu sei importante per me, te lo assicuro. Non ho mai amato nessuno come amo te, io non posso vivere senza di te>>, affermò abbracciandolo. Jungkook ricambiò, aveva sempre bisogno di lui, anche se era arrabbiatissimo.

<<E allora parla, mi ferisce questa cosa, mi sembra come se non apprezzassi tutto quello che ho fatto per te>>, disse affranto. Jimin gli baciò le guance e intrecciò le loro dita. Jungkook diventava fragile solo quando si parlava di Jimin. Lui era in grado di distruggerlo e riportarlo alla vita ogni volta che voleva.

<<Ti amo Kookie, e sei l'unico al mondo che mi rende felice. So che sembro freddo e distante in questi giorni ma è perché c'è qualcosa che mi opprime il cuore. Parlarne con te renderebbe tutto più semplice, ma voglio provare a risolverla da solo, sono grande ormai>>, spiegò. Metà di quello che disse era vero. Voleva provare a gestire tutto da solo, ma sapeva già che non ci sarebbe riuscito. Provare non costa nulla però no?

<<Va bene, aspetterò anche questa volta, adesso vado a preparare la colazione, ci vediamo dopo>>, rispose. Gli lasciò un bacio a stampo e andò via. Portò molti dubbi con sé, e uno di questi fu come gestire la cosa. Di sicuro avrebbe dovuto metterci tanta pazienza, e forse, dopo anni l'aveva esaurita. Nonostante ciò, ancora una volta per Jimin ci avrebbe provato. Spero solo che tutto il suo lavoro, ne valga la pena. Non aveva investito solo energie, ma sentimenti, e quelli sono difficili da eliminare.

-----------------------
Jimin non si confida e Jungkook sta vendo i primi dubbi sulla loro relazione.....
Come andrà a finire?


Affection (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora