Capitolo 54

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Il giorno seguente i due ragazzi, più innamorati che mai, arrivarono a scuola.
Quella mattina avevano appuntamento con Taehyung e Yoongi, davanti alle macchinette.

Jimin aveva cercato di persuadere Jungkook e farlo rimanere nel letto con lui, ma il minore non aveva nessuna intenzione di perdere ancora delle lezioni, e lo trascinò fin lì. Nonostante le numerose lamentele.

<<Non voglio il caffè, ma il cappuccino non mi piace. Possibile che sia sempre un dilemma fare colazione?>>, esclamò Yoongi. il suo ragazzo sorrise, era sempre il solito. Anche la loro relazione andava a gonfie vele, erano più innamorati che mai. Taehyung non aveva mai chiarito la sua posizione con Hoseok, ma non aveva nulla da dire. Per lui era già finita da anni, e voleva solo dedicarsi al suo nuovo amore, mille volte più forte del primo. Yoongi era gelosissimo del suo TaeTae. Ogni volta che vedeva le braccia di Jimin attorno al suo corpo doveva fermare l'istinto di prenderlo di peso e buttarlo fuori di casa. Anzi, aveva escogitato anche altri piani. Come, ad esempio, riempire di complimenti Jungkook, fargli qualche coccola, o ascoltarlo le ore al telefono mentre diceva quando amava il suo hyung. Entrambi erano i loro punti deboli, e a volte si divertivano a farli ingelosire.

<<Prendi una brioche e basta>>, affermò Jimin.

<<Non mi piace mangiare, preferisco bere qualcosa la mattina>>, rispose Yoongi. Si soffermò a guardare l'immagine riflessa del suo ragazzo dal vetro delle macchinette. Stava facendo delle facce buffe per farlo ridere. Non esprimeva mai le sue emozioni, ma con Tae aveva cambiato radicalmente modo di vivere. Era diventato espansivo, dolce, e premuroso. L'amore fa miracoli a volte. Bastava vedere Jimin, lui era l'esempio migliore.

Il minore stava mangiando la sua brioche, e Jimin non faceva altro che rubargli qualche pezzo, sperando di avere una sua reazione. Che non arrivò, Jungkook era felice quando lo vedeva mangiare. Solo lui poteva togliergli il cibo.

Ogni tanto Jimin controllò in giro, per vedere se qualcuno lo stesse guardando. Aveva notato gli sguardi delle ragazze, si posavano sempre sul suo fidanzato. Gli dava fastidio, molto. La maggior parte delle volte si limitava a fulminarle con lo sguardo, ma nei casi più gravi, lo baciava davanti a loro. Mai toccare ciò che è suo.

<<Come sei complicato>> esclamò Jimin. Dopo ore non aveva ancora scelto cosa mangiare, e da lì a poco sarebbe suonata la campanella per la prima lezione.

<<Ma senti chi parla>>, affermò Jungkook. Prese il suo hyung per i fianchi, e lo avvicinò a lui, abbracciandolo da dietro. Gli lasciò un bacio sul collo, tenendolo sempre stretto.

<<Dai amore mangia qualcosa e andiamo. Ho un esame alla prima ora>>, rispose Tae. Yoongi spalancò gli occhi. Non l'aveva mai chiamato così in pubblico. A casa era abituato a sentirselo dire, Tae gli stava sempre incollato, ma così, davanti a tutti aveva un effetto diverso. Era contento che tutti sapessero della loro relazione. Almeno così non avrebbe dovuto lasciare feriti in giro.

<<Si, berrò il caffè>>, affermò. Jimin sospirò in approvazione, e Jungkook gli fece il solletico. Tra di loro non c'era mai un momento di pace, si torturavano sempre. Jimin lo provocava in tutti i modi, si metteva in posizioni sexy, si avvicinava quasi per baciarlo e poi lo lasciava insoddisfatto.

Jungkook non era da meno, a volte, gli mandava delle foto in compagnia dei suoi compagni durante le lezione. Non permettendogli di concentrarsi e pensando solo a lui. Come se non lo facesse già. La loro relazione era speciale.

<<Dopo due ore, ci siano riusciti>>, esclamò Jimin appena se ne andò. Yoongi sentì le sue le sue parole e si voltò.

<<Jungkookie! Sono bellissimo i tuoi bicipiti complimenti>>, gli urlò. Jimin si mise davanti a lui, coprendolo.

<<Stava scherzando hyung>>, gli sussurrò. Gli lasciò dei baci sul collo, fino ad arrivare al di sotto dell'orecchio. Jimin si lasciò quasi andare a quella dolcezza, ma non poteva cedere completamente, erano pur sempre a scuola.

<<È colpa tua, metti le magliette nere aderenti, si vede tutto ciò che è mio>>, affermò ammirando la bellezza del suo ragazzo. Jungkook era fissato con la palestra, si allenava sempre, ma per non destare sospetti, diceva che lo faceva principalmente per essere in grado di difendere il suo hyung. Cosa, per altro vera.

<<Non essere geloso su>>, sorrise il minore.

<<E se domani venissi con la camicia slacciata nei primi bottoni?>>, lo provocò.

<<Fallo, e non uscirai di casa>>, rispose Kookie. Jimin sorrise soddisfatto, e lasciandogli un bacio a stampo, andò in classe.

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La giornata passò in fretta, l'esame di Taehyung andò bene, e Yoongi lo riempì di baci per festeggiare.

Hoseok in tutto questo, riuscì a dimenticarlo. Non avrebbe mai creduto di poterlo fare, ma non provava più nulla per il piccolo TaeTae. L'idea di non avere più speranze gli aveva aperto gli occhi. Era inutile soffrire per il nulla. Si sarebbe rifatto una vita, qualcuno là fuori lo stava aspettando. Doveva solo trovarlo.

Jimin tornò a casa con Jungkook, mano nella mano. Si raccontarono un po' le loro giornate, rendendosi conto che ormai erano lì sono fisicamente, la testa era sempre dall'altro.

Appena arrivarono davanti alla porta trovarono qualcuno ad aspettarli. Jyhyung. Suo fratello.
Il maggiore rimase immobile, non l'aveva avvertito di una potenziale visita. Aveva paura di sapere cosa aveva da dirgli. Jungkook lo salutò, e aprì la porta, in modo tale da farlo accomodare e tranquillizzare il suo hyung.

<<Ho trovato l'indirizzo, so dove lavora. Possiamo andarci anche adesso. Sei pronto per rivedere tuo padre Jimin?>>, gli domandò.

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Mancano 4 capitoli alla fine❤️


Affection (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora