La strada del ritorno fu molto silenziosa. Jimin era turbato. Gli atteggiamenti di Jungkook lo confondevano. C'era qualcosa dentro di lui che non riusciva a spiegarsi. Stava trovando l'amico attraente, estremamente dolce e attento alla sua vita. Stava guadando il piccolo Kookie con occhi diversi, occhi da...non da fratello maggiore.
Appena arrivarono a casa, Jimin, come sempre, si chiuse in camera sua sbattendo la porta. Il minore alzò gli occhi al cielo, quella volta non l'avrebbe seguito. Era stanco, quel film l'aveva prosciugato talmente era spaventato.
Decise così di andare a farsi una doccia, almeno si sarebbe rilassato. Prese l'occorrente e andò in bagno. Nel corridoio passò davanti alla porta di Jimin, ma tirò dritto. Quando si comportava così significava che voleva stare da solo, e lui glielo avrebbe lasciato quel tempo.
Cercò di adeguare l'acqua ed entrò. Sentì subito i muscoli rilassarsi sotto il getto caldo, ne aveva proprio bisogno. Ripensò alle parole di Hoseok.
Era convinto di non amare Jimin, era altamente impossibile una cosa del genere. Le sue attenzioni erano dovute semplicemente ad una promessa fatta ai suoi genitori e all'affetto di fratellino minore che nutriva nei suoi confronti. Non gli veniva voglia di baciarlo, o spingersi oltre un abbraccio. Solo una volta provò questa emozione. Ammise che averlo fra le braccia, dormire assieme, gustarsi i suoi sorrisi sinceri riservati solo a lui, gli toccava il cuore. I suoi occhi da cerbiatto così dolci e vivi quando lo guadavano. Le sue mani piccole e paffutelle che gli toccavano il viso, quelle poche volte in cui si sentiva così a suo agio da sfiorarlo. Quando diventava geloso sia con Hoseok che con qualche compagno di classe. Le pupille gli si allargavano, e s'intravedeva la vena sul collo.
Geloso di Kookie? Ma a cosa diavolo stava pensando la sua mente?
Si prese in giro da solo. Stava solo fantasticando. Jimin non faceva tutte quelle cose. E lui non provava nulla che non fosse amicizia. Convinto da queste verità uscì dalla doccia e avvolse il suo ventre in un asciugamano. Si asciugò le punte dei capelli e rimase a guardarsi allo specchio. Aveva le guance rosse. Non sarà mica per..
<<Jungkookie!>>, affermò Jimin entrando. Ovviamente senza bussare, come al solito. Il minore si coprì il petto con le braccia. Jimin lo guardò sorpreso. Squadrò il suo corpo dalla testa ai piedi. Era un po' che non lo vedeva svestito. Cioè, capita che uno dei due si cambi davanti all'altro ma così.....non era abituato insomma.
Rimase strabiliato da quel corpo perfetto. Lo trovò addirittura sexy. Aveva delle spalle larghe e possenti, proprio come le braccia, le gambe e....lasciamo perdere.
<<Cosa ti serve hyung?>>, domandò imbarazzato. Jimin gli tolse le braccia dal petto. Stavano disturbando la visone dei suoi addominali.
<<Ho-Hobi ti ha chiamato>>, balbettò. Jungkook alzò le braccia e continuò ad asciugarsi i capelli. Stavano perdendo goccioline che scendevano delicate sul suo corpo, portando Jimin a non poter distogliere lo sguardo dalla sensualità dell'amico. Kookie si rese conto dello sguardo famelico dell'amico e ne approfittò. Fece tutto con calma, sotto lo sguardo del suo hyung. Si voltò e si mise i boxer. Jimin sospirò. Poi si spruzzò il deodorante e si asciugò i capelli. Il biondo sentì una sensazione strana al basso ventre, non aveva mai provato così tanta attrazione per qualcuno. Tantomeno avrebbe pensato che sarebbe successo per il suo migliore amico.
<<Richiamalo ok?>>, mormorò prima di uscire. Si appoggiò alla porta respirando profondamente. Sembrava avesse dimenticato come si faceva.
Jungkook sorrise soddisfatto. Forse il suo hyung non era così freddo come credeva, o meglio ancora, il piccolo Kookie non gli era indifferente come una volta.
Uscì dal bagno e seguì la causa dei suoi dubbi. Era seduto sul divano, con le ginocchia al petto e lo sguardo perso. Sicuramente stava lottando. Ancora una volta. Stava cercando di reprimere il piacere che provava nel vedere Jungkook, nell'averlo affianco, nel desiderare di più un abbraccio. Tra di loro c'era chimica e lui non sopportava questo fatto.
<<Jimin Hyung?>>, domandò il piccolo entrando. Il maggiore alzò la testa e seguì tutti i suoi movimenti, compreso l'intrecciare le loro dita. Notò come stavano bene insieme, la grande mano copriva perfettamente la sua, proteggendola. Questo era Jungkook, il suo protettore.
<<Sei cresciuto così tanto, è strano ma, ti vedo con occhi diversi...sei...grande>>, affermò sconcertato. Non era quello che voleva dire, ma non gli uscì altro dalla bocca.
<<Perché dici così? Sono sempre io, Kookie>>, mormorò. Jimin staccò le loro mani e le portò sulle sue gambe. Aspettò in silenzio. Possibile che fra due persone, che a momenti erano nate insieme, ci fosse così tanto imbarazzo?
<<M-mi abbracci? Per favore?>>, chiese guardando in basso. Jungkook si sentì svenire per la dolcezza e disperazione con cui quelle parole erano uscire dalle labbra di Jimin.
<<Certo hyung, vieni qui>>, rispose. Le allargò quanto basta per aderire i loro corpi. Il biondo era molto magro, occupava perfettamente lo spazio che si era ritagliato. Gli costava ammetterlo, ma desiderava davvero le mani di Kookie sul suo corpo. Voleva che lo sfiorassero delicatamente, scoprendone ogni sua parte. Voleva le sue labbra sulle guance, sulla fronte, come faceva sempre prima di andare a letto. Voleva Jungkook.
<<Stai male?>>, domandò il minore. Appoggiò il mento sulla sua testa e lo strofinò annusando il suo profumo. Vaniglia. Jimin era il peccato per lui, un'arma di distruzione, un iceberg che piano piano si stava sciogliendo. Bastava però un soffio di vento freddo e sarebbe tornato come prima.
<<No, tranquillo>>, affermò. Non poteva certo dirgli tutti quei pensieri peccaminosi che gli stavano passando per la testa. Non poteva credere che anche il minore lo desiderasse tanto quanto lui. Era meglio non compiere questo errore.
<<Jiminie hyung, hai più parlato con Taheyung?>>, domandò improvvisamente. Il maggiore sentì lo stomaco aggrovigliarsi. Sperò che non gli mancasse.
<<Si, l'ho sentito qualche giorno fa>>, spiegò. Si alzò e lo guardò negli occhi.
<<Potresti dirgli di tornare?>>, propose il minore.
<<E perché dovrei farlo>>, si infastidì.
<<Hoseok vorrebbe rivederlo, è ancora innamorato di lui, non riesce a dimenticarlo>>, mormorò dispiaciuto. Jimin si rasserenò. Bastarono due parole per fargli placare l'ansia. Due rassicurazioni. Jungkook lo stava facendo impazzire.
<<Dopo gli scrivo>>, affermò sorridente.
<<Grazie mille, Hosoek sarà felicissimo!>>, annunciò battendo le mani.
<<Sei così puro>>, sospirò Jimin prima di ributtarsi fra le sue braccia.
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Affection (Jikook)
Fanfiction"Ti insegnerò a dare affetto, ti farò conoscere l'amore, la felicità, tutto ciò che in questi anni ti è mancato. Tornerai a vivere Jimin hyung te lo prometto. Ritornerai ad essere il bambino spensierato di cui mi sono innamorato" Gli sussurrò Kookie...