capitolo 15^

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Erano passati nove lunghissimi giorni e sentivo di essere tornata me stessa, ero di nuovo spensierata, allegra e serena.
La punizione era finita e per questo quella sera sarei potuta uscire con i miei amici. Ci eravamo organizzati per andare a ballare e non stavo più nella pelle, dopo giorni chiusa la sera in casa, resi ancora più pesanti da mio fratello che poteva uscire, desideravo solo fare festa.

Solitamente a casa stavo veramente poco, amavo stare fuori per ore e ore all' aria aperta. Quando faceva meno caldo ogni tanto andavo anche a correre, ma a luglio, con il sole che spaccava le pietre, era abbastanza difficile.

"Avevo proprio bisogno di uscire da quella casa, non ce la faccio più" si lamentò Kaia mentre si sistemò gli orecchini sbrilluccicosi.
Come sempre ci stavamo preparando insieme.

"Sono andati dall' avvocato?" chiesi infilando un piede nello stivale a tronchetto.

"Si, ma le pratiche del divorzio sono più lunghe di quanto pensassi" si passò una mano nei capelli guardandosi allo specchio, un po' rimpiangevo di non avere più dei capelli così lunghi.

"Rose, Bailey, andiamo!" urlò dal piano di sotto mio fratello, sempre costretto ad aspettarci.

Scendemmo le scale fianco a fianco e vidi gli occhi di mio fratello soffermarsi sulle gambe nude chilometriche e abbronzate della mia amica.
Ed io, che ero caratterizzata dal mio candido pallore, di certo non avrei fatto lo stesso effetto ad un altro ragazzo.

"Tieni gli occhi apposto" gli dissi dandogli uno scappellotto dietro alla nuca e Kaia rise.

"Ahi!" si lamentò lui ma lo sorpassammo uscendo di casa.

"Quella è la macchina di Michelle?" chiese Kaia mentre attraversammo il vialotto.

"Si guida lei sta sera" spuntò alle mie spalle Dylan, che non sembrava molto a suo agio.

Entrammo nell' auto e Dy stampò un bacio a Michelle, mentre io e Kaia, per scherzare, avvicinammo due dita vicino la gola, per far finta di vomitare.

"Ciao ragazze" ci salutò Michelle guardandoci dallo specchietto retrovisore e le sorridemmo salutandola, era abituata alle nostre prese in giro.

~

Dopo infiniti minuti alla ricerca di un parcheggio, trovammo un posto e scendemmo dall' auto.
L' adrenalina era diffusa in tutto il mio corpo, ero carica, avevo intenzione di fare casino quella sera.

Salutammo gli altri e ci mettemmo in coda per entrare.

"Io mi devo ancora abituare a tutto ciò" commentò Noah, guardando quasi spaventato Derek e Bailey limonarsi.

Bailey aveva trovato il coraggio di parlare con lui e, come previsto, anche Derek ricambiava i suoi stessi sentimenti, quindi da qualche giorno ormai erano diventati una coppia a tutti gli effetti.

"Si anch'io" Aaron assunse un espressione simile a quella di Noah e un po' mi dispiacque per Bailey.
Tutto ciò che voleva evitare si stava avverando, più o meno.
Eravamo tutti molto contenti che si fossero trovati, alla fine erano carini insieme, ma passare da un giorno all' altro da 'fratelli' a 'fidanzati' era parecchio strano da vedere all' esterno, soprattutto per gli altri che si conoscevano da molto più tempo.

"Aiden l'hai più sentito?" mi chiese la bionda mentre eravamo ancora in fila.
Avevo raccontato alle mie amiche tutto quello che era successo, ma lui per me era acqua passata.

"Per carità, no!" dissi quasi disgustata.
Da quando non lo sentivo l' aria era diventata più leggera e non passavo più i momenti in cui ero da sola a farmi paranoie.
'Se piaci ad una persona, sul serio, essa te lo farà capire e non ti sentirai mai confusa o dubbiosa del suo sentimento' questa era la mia filosofia.

𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora