"Ma quindi state insieme o no?" chiese Kaia dall' altro capo del telefono, dopo averle raccontato l' accaduto con Aiden.
Non stavamo insieme, non ne avevamo parlato, c' erano stati baci e tante risate, ma ne lui ne io avevamo ufficializzato nulla e a me stava bene così.
"No, non ne abbiamo mai parlato, anzi è da quando ci siamo visti che non parliamo in realtà... Poi non sono sicura che sia quello che voglio..." risposi mordendomi un' unghia, un altro mio difetto."Rose ormai sono passati due anni, penso che tu ce la possa fare" mi riprese.
Stavo bene così, perché avrei dovuto complicarmi di più la vita? Non potevamo semplicemente uscire e basta?
Senza regali, senza messaggini sdolcinati e senza altre date da ricordare a cui aggiungere altri regali. I sentimenti non si dimostravano così, per me un gesto o uno sguardo valeva molto di più di una stupida collana."Mmm.." mi lamentai e Kaia sbuffò.
"Comunque ora devo andare, ci sentiamo dopo" mi salutò e terminai la chiamata.
Kaia's pov
Faceva male, terribilmente male. Ed era un sentimento egoistico perché sarei dovuta esser felice per lei, ma in realtà stavo morendo dentro. L' altro giorno li avevo visti al parco insieme, ridevano ed erano felici. Rose lo guardava come non aveva mai fatto con nessuno e questo mi spaventava. Se si fosse innamorata di lui cosa avrei fatto io? Come avrei avuto la forza di andare avanti?
Solo per quel poco che avevo visto sentivo già il cuore creparsi in mille pezzi.
Sicuramente non era la scelta più saggia, anzi quella più stupida, ma non trovavo altro modo per sfogarmi.
La lama era fredda a contatto con la mia pelle calda, feci pressione e il dolore pungente mi fece distrarre dal mio cuore che cadeva a pezzi. Il sangue uscì rosso vivido e sgorgò fuori dal mio polso, macchiando inevitabilmente il lavandino bianco. Le lacrime avevano cessato di scendere e si incrostarono sul mio volto, lasciando dei solchi salati.
Perché me?
Perché lei?
Avrei voluto essere più forte e avere la forza di andare avanti, dimenticarla e restare amiche.
Non ci riuscivo, il sentimento che nutrivo per lei era troppo forte. Quando arrivò in California il mio mondo cambiò. Non avevo mai guardato nessuno come guardavo lei e non avevo mai provato nulla del genere prima di Rose.Ogni volta che la vedevo con un ragazzo non mi preoccupavo, perché sapevo che non sarebbero entrati nel suo cuore dopo quello che le era successo, ma di lui avevo paura.
Avevo paura che potesse portarmela via per sempre e io senza di lei sarei stata persa. Io la amavo e mi odiavo per questo.
Ero debole e non riuscivo a non amarla, lei era un punto fermo e una guida. Mi tirava fuori dai guai e c'era sempre per me e io cosa le davo in cambio del suo aiuto?
Amore, ma non del tipo di cui lei aveva bisogno da me.Mentre pulivo il lavandino dalle macchie di sangue sentii bussare alla porta del bagno e sapevo già chi fosse.
"È occupato" risposi tirando su con il naso, cercando di sistemare il più in fretta possibile.
"Kaia apri, so cosa stai facendo e ascolta..." lo sentii sospirare e poi riprese a parlare. "Io sono qui, ti posso aiutare non devi affrontare tutto da sola, sono tuo fratello, per favore apri la porta" mi implorava e mi sentii subito stupida.
Lo avevo deluso.
Aaron era il mio pilastro, la mia colonna portante e deluderlo era l' ultima cosa che avrei voluto.
Mi avvicinai alla porta, feci scattare la serratura e lui subito mi strinse a se, con le sue braccia forti. Cominciai a piangere di nuovo mentre lui mi accarezzava i capelli, lasciandomi di tanto in tanto un bacio sulla tempia per farmi capire che lui c'era e non ero da sola.
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𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughts
Ficção AdolescenteAmicizia, sesso, droga, amore e adolescenza. SONO PRESENTI SCENE CON LINGUAGGIO SCURRILE, SESSO E USO DI DROGHE LEGGERE E NON.