"Quindi ieri eh?" Mi guardò con un espressione pervertita Bailey. "Raccontaci un po'" si buttò sul mio letto a peso morto.
Risi e raccontai a lei e Kaia quello che successe la sera precedente a casa di Aiden.
"Ah ecco perché eravate troppo stanchi per venire" mi scimmiottò Kaia.
Ero contenta che ormai si fosse abituata alla situazione, prima quando parlavo di Aiden avevo notato spesso che cambiasse espressione. Però dal giorno precedente mi era sembrata più tranquilla e...felice. Avevo notato anche che i tagli sui suoi polsi, che aveva sempre cercato di nascondere, si stavano rimarginando. Quando avevo cercato di parlargliene lei aveva sempre sviato la conversazione, una volta mi incazzai perché vedevo che continuava a non ascoltarmi e arrivammo quasi al punto di litigare, finché lei non scoppiò a piangere. Diceva che fosse per i suoi genitori e io non sapevo bene come consolarla, se non riempiendola di stupide parole che sapevo non avrebbero fatto differenza. Nessuna frase o persona le avrebbe potuto far passare il dolore che provava, le ferite richiedono tempo e nessuno ha la cura. Io potevo solo darle un piccolo aiuto, ma era una sfida che avrebbe dovuto vincere lei. La portavo fuori per farla distrarre, ma poi sapevo che quando tornava a casa ricadeva nella depressione. Per questo mi sentivo un po' in colpa, se non avessi avuto Aiden le avrei dedicato il cento per cento del mio tempo, ma non potevo mettere così da parte la mia vita, anche perché, come ho detto prima, non sarei stata io a risolvere tutti i suoi problemi, non perché non volevo ma perché non potevo."Mmmh ci piace Aiden, very good" Bailey il segno della ' okay' con la mano. Avevo raccontato tutte le posizioni e vicende varie che erano successe, eravamo così tra di noi, non tralasciavamo nessun dettaglio.
"Sono troppo contenta anche io che non sia il solito che si mette la, inizia a spingere" imitai il movimento facendo avanti e indietro con il bacino. "e dopo dieci minuti ha già finito e tu che rimani così: okay ma io?" ridevamo tanto insieme.
La bionda arrotolava una ciocca di capelli intorno al suo dito, mentre Kaia beveva un caffè freddo di Starbucks, che per poco non sputò sul letto.
"Riferimenti puramente casuali" commentò la mora. Era esattamente ciò che le successe la prima volta.
"Aiden viene sta sera?" Chiese Bailey.
Mi faceva piacere che lo volessero con loro."Non lo so, mi aveva detto che mi faceva sapere più tardi. Ancora non mi ha scritto, penso stia lavorando"
"Ma alla fine ieri mattina siete andati in spiaggia?" Kaia mi passò il caffè e feci qualche sorso.
"No macché. Ci siamo alzati dal letto che era mezzogiorno e lui il pomeriggio doveva lavorare. Quindi l' abbiamo fatto un' altra volta, abbiamo fatto colazione con calma e mi ha riaccompagnata a casa"
"Non è giusto che tu e lui abbiate sempre casa libera. Cioè orma puoi anche buttare l' iscrizione alla palestra, mentre io e Derek dobbiamo arrangiarci in macchina"
La palestra, mi ero quasi scordata che dovrei ricominciare, erano due mesi che non ci andavo.
"Ma che sei seria, in macchina sempre?" alzai le sopracciglia.
"Già. Mia sorella non esce mai, è sempre in mezzo alle palle e la madre di Derek lo sapete che non lavora. Quindi, giusto quando lei va a fare la spesa, io mi intrufolo in casa sua per tipo un' ora. Però capite che ogni volta farsi la camminata e poi stare con l' ansia che lei torni non è il massimo"
Doveva farsi venti minuti all' andata e al ritorno per vederlo."Non puoi dire a tua sorella di farsi un giro per una volta?" Propose Kaia stendendosi anche lei nel letto.
"Si ciao. Mia sorella, quella demente, poi si mette a dire a mamma 'Bailey mi ha cacciata di casa perché doveva fare cose con il suo ragazzo' Storia già vista e rivista"
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𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughts
Genç KurguAmicizia, sesso, droga, amore e adolescenza. SONO PRESENTI SCENE CON LINGUAGGIO SCURRILE, SESSO E USO DI DROGHE LEGGERE E NON.