"No grazie Mary, sto bene così, ho mangiato abbastanza biscotti" rispose educatamente Kaia, portandosi una mano alla pancia per indicare che fosse piena.
Era la mattina seguente e stavamo facendo colazione tutti insieme. Mia madre aveva tirato fuori tutto ciò che aveva in dispensa, riempiendo la tavola di biscotti, merendine, pane per toast, succo di frutta di vari tipi, caffè e latte. Mi piaceva molto vedere la tavola tutta imbandita, in qualche modo mi trasmetteva felicità e calma e poi ero una persona estremamente golosa, quindi come poteva tutto questo cibo non suscitarmi gioia.
"Oggi pomeriggio devi uscire con quel ragazzo, giusto?" domandò ad un certo punto mia madre e d' improvviso piombò il silenzio.
"Che ragazzo?" chiese mio padre aggrottando la fronte.
"Si infatti Rose, che ragazzo?" aggiunse mio fratello. Entrambi erano molto gelosi, quindi di solito evitavo questo argomento davanti a loro, ma mia madre sembrava ancora non averlo capito.
"Niente, uno con cui mi sto frequentando" risposi brevemente, intinsi il biscotto nel latte e mantenni lo sguardo basso per evitare quello interrogatorio di papà.
"E da quanto? Siete fidanzati?" sparò a raffica mio padre.
Era il classico uomo di casa geloso, una caratteristica che odiavo, in quanto nessuno poteva dirmi cosa fare e non."Rilassati papà, siamo usciti solo una volta, ci siamo conosciuti ad una festa in spiaggia" il mio tono era annoiato e speravo che quella conversazione sarebbe terminata al più presto.
"Quel ragazzo moro con gli occhi azzurri?" intervenne Michelle, che ancora non aveva aperto bocca. Ad esser sincera, non mi stava tanto simpatica.
"Si lui" dissi rivolgendole un occhiataccia e pulendomi la bocca con un tovagliolo.
Molti mi dicevano di avere uno sguardo di fuoco, in grado di incenerire le persone. Mia madre mi raccontava di averlo sempre avuto fin da piccola, quando qualcosa non mi stava bene, fissavo intensamente il mal capitato, infondendo soggezione se non addirittura timore."Tu lo conosci Kaia?" domandò mio padre.
Adorava la mia amica, in quanto andava benissimo a scuola, in tutte le materie aveva buoni voti ed era 'una signorina per bene' come diceva lui.
In poche parole, si fidava più di Kaia che di me."No, non lo conosco personalmente, però da quello che Rose mi ha raccontato, sembra un bravo ragazzo" rispose finendo di bere il suo tè.
"E come si chiama?" aggiunse di nuovo mio fratello, altro 'maschio di casa' che si sentiva tirato in causa in queste situazioni. Sapevo che a modo suo era per dimostrarmi che mi voleva bene e ci teneva a me, ma era fastidio in equal modo. Non ero un oggetto da proteggere, non ero di cristallo, ero perfettamente in grado di badare a me stessa.
"Si chiama Aiden, adesso per favore basta domande" tagliai corto e nessuno tirò più fuori l' argomento per il resto della colazione.
Dopo aver mangiato aiutai mia madre a sparecchiare e caricare la lavastoviglie, mentre Kaia era andata a prepararsi per tornare a casa.
"Scusa per aver tirato fuori l' argomento 'Aiden' a tavola, volevo solo cercare di integrare di più tuo padre nella tua vita, voi due non vi parlate più ormai" disse mia madre mentre mi passò un piatto.
Alzai gli occhi al cielo e posai il piatto all' interno della lavastoviglie.
"Ma lui non c'è mai, quando è a casa è come se non ci fosse e quindi perché dovrei parlargli di queste cose mie private. Poi papà quando si tratta di ragazzi tira sempre fuori i suoi discorsi educativi 'Rose stai attenta, i ragazzi vogliono una cosa sola, fai attenzione, sei ancora molto piccola, i maschi sono esseri subdoli, non ti fidare mai' Se sapesse come sono, non farebbe tutti questi discorsi come se fossi una quattordicenne al primo appuntamento" dissi tutto d' un fiato alzando di poco in poco la voce.
STAI LEGGENDO
𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughts
Dla nastolatkówAmicizia, sesso, droga, amore e adolescenza. SONO PRESENTI SCENE CON LINGUAGGIO SCURRILE, SESSO E USO DI DROGHE LEGGERE E NON.