Capitolo 2^

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Una volta arrivati scendemmo dalla macchina, non ne potevo più di sentire gli schiocchi delle bocche di Dylan e Michelle, con tutte le loro frasette smielate che si scambiavano. Ogni volta che li vedevo ringraziavo il signore di non essere innamorata, altrimenti mi sarei si rincoglionita anch' io.
Gli altri ci stavano aspettando al parcheggio dello stabilimento, quindi gli andai incontro per salutarli.

"Hey Rose" mi abbracciò Bailey schiacciandomi con le sue tette enormi.
Era la classica ragazza bionda tutte forme che faceva impazzire i maschi. Cambiava ragazzo ogni mese più o meno, anche se lei in realtà ne aveva in mente solo uno.
"È da un sacco che non ci vediamo" esclamò sorridente, stringendomi ancora di più. Era anche la più dolce tra noi, molti pensavano che non fosse molto intelligente, ma il suo problema era quello di essere troppo ingenua.

"Mi sei mancata anche tu" dissi sciogliendo l'abbraccio e rivolgendole un sorriso.

Erano passate due settimane da quando c' eravamo divisi, in quanto, ognuno di loro era partito per andare da qualche parte in vacanza, tranne la mia famiglia e quella Kaia.
I miei genitori sostenevano che vivendo in california e avendo vicino la spiaggia non ci sarebbe stato il bisogno di spostarsi, ma almeno una settimana all' anno andavamo sempre a trovare mia nonna, che abitava nel Montana.

Salutai anche Noah e Derek con un bacio sulla guancia ed entrammo nello stabilimento.
Sulla sabbia erano state poggiate delle pedane di legno, così che si potesse ballare senza sporcarsi. La gente non mancava e la musica pompava ad alto volume nelle casse.

"Guarda un po' che ti ho portato" mi sussurrò all' orecchio Noah, facendomi venire un brivido lungo la spina dorsale.
Mi porse un pacchetto di sigarette, Camel blu, le mie preferite, e gli saltai in collo lasciandogli un bacio sulla guancia. A volte avevo momenti di dolcezza anche io, ma solo con i miei amici, non mi piaceva mostrare il mio affetto.

"Grazie, grazie, grazie" cantilenai mentre lui mi stringeva a sua volta e rideva per la mia reazione.
Ritornai con i piedi per terra e mi accesi subito una sigaretta, come fecero anche lui e Derek. Fumavamo tutti tranne Bailey e Michelle.

"Volete qualcosa da bere ragazzi?" chiese Aaron mentre ci sistemavamo attorno ad un tavolino.

"Tutto il bar" rispose Kaia e il fratello la guardò male, ma lei non si smosse e continuò a fumare la sua sigaretta.

"Per me tre vodka lemon" dissi facendo cadere la cenere della sigaretta nel piattino apposito.

Aaron prese le altre ordinazioni e poco dopo tornò con un vassoio pieno di cocktail. Era davvero un ragazzo d' oro, sempre pronto ad aiutare il prossimo.

Dopo aver bevuto ci buttammo in pista a ballare, ma passata un' ora, Bailey era stata rimorchiata, Derek stava infilando la lingua in gola alla quarta ragazza, Aaron stava ballando per i fatti suoi fumando, Michelle e Dylan neanche li contavo, quindi eravamo rimasti solo io e Noah, perché Kaia stava continuando a bere.

"Forse le dovresti parlare" mi urlò all' orecchio mentre ballavamo.

"Non so cosa dirle, non so consolare le persone. Ha saputo oggi la notizia, la lascerò sfogare per un po' " urlai a mia volta.

Noah face spallucce, non sapendo neanche lui cosa aggiungere.
Non sapevo mai cosa dire in situazioni complicate, ho sempre avuto paura di usare delle parole sbagliate e magari peggiorare la situazione, però sapevo che lasciare da sola Kaia non fosse la cosa migliore.
Dissi a Noah di andare a provarci con quella bionda che se lo stava mangiando con gli occhi da quando eravamo arrivati, così da poter fare compagnia alla mia amica.

"Hey vecchia spugna" scherzai sedendomi affianco a lei.
Aveva un occhio più chiuso e uno più aperto e sul tavolino ormai non c' era più spazio per mettere un altro drink per quanto avesse bevuto.
"È abbastanza tu che dici" dissi retoricamente levandole dalle mani un cocktail.

𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora