Capitolo 38^

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"L'ultima serie e abbiamo finito dai!" dissi con affanno madida di sudore.
Noah mi guardò disperato aggrottando le sopracciglia e respirando rumorosamente. Sembrava stesse per morire.

"Tu sei pazza" disse stremato con voce ansimante. "Sto morendo" si stese sul tappetino a forma di stella, cercando di regolare il suo respiro. Prese la sua borraccia allungando il braccio e rimanendo sdraiato, si spruzzò l' acqua direttamente in gola e si strozzò rimettendosi a sedere e tossendo come un malato di tubercolosi. Scoppiai a ridere per la scena mentre lui soffocava e sputava acqua allagando il pavimento, era troppo buffo.

"Okay va bene, per oggi basta" dissi passandomi l' asciugamano sulla fronte, ero stanca anche io.
Anche se avevo ripreso ad andare in palestra da una sola settimana ero riuscita a riprendere il ritmo che durante l' estate avevo perso.

"Oddio" inspirò profondamente cercando di tornare a respirare e gli tesi una mano per aiutarlo a rialzarsi.

"Andiamo via prima che vedano il casino che hai combinato" ridacchiai mettendo apposto i tappetini mentre lui tossicchiava ancora.

"Tutta colpa tua" disse con voce affannata e mi indicò asciugandosi le goccioline che gli scendevano sul volto con il lembo della maglietta.
"Era meglio quando mi allenavo da solo"

"Certo, perché non facevi un cazzo" commentai scherzosamente mentre ci dirigevamo verso i corridoi.

"Ma sta zitta" mi lanciò in volto il suo asciugamano puzzolente e con un espressione disgustata glielo rilanciai.

"Che schifo, puzza da morire, come te" lo presi in giro ridacchiando e lo vidi per far finta di offendersi.

"Ma no che dici. Senti!" si lanciò verso di me avvolgendomi con le sue braccia e la mia guancia andò a spiaccicarsi contro il suo petto coperto dalla maglietta sudata.

"Che schifo, no!" urlai poggiando le mani su di lui per liberarmi, ma Noah strinse la presa ridendo "Dai che sei tutto sudato!" continuai a divincolarmi ma mise la mia testa sotto la sua ascella, peggiorando ancora di più la situazione.
"NOAH!" urlai spingendolo via da me, mentre lui rideva di gusto.

Mi lasciò andare una volta arrivati davanti alle porte degli spogliatoi e lo frustai con il mio asciugamano.

"A esser sincero neanche tu profumi di fiori" disse schivando il mio colpo, ma alla fine riuscii a beccarlo.
Qualcuno dietro di me si schiarì la voce, Noah alzò gli occhi guardando dietro le mie spalle e smise di saltellare ritornando serio. Lo guardai confusa e lui sorrise, solo che non a me.

"Ciao" disse e aggrottai la fronte confusa.

"Ciao" la sua voce mi fece vibrare le interiora e mi voltai di colpo saltandogli in braccio come una bambina.

"Hey!" dissi allacciandogli le braccia intorno al collo e baciandolo. Aiden mi afferrò per il sedere e mi sorrise, per poi mettermi giù.
"Che ci fai qui?" chiesi entusiasta guardandolo come se fosse una visione.

"Emh...io vado a cambiarmi..." disse imbarazzato Noah.

"Va bene, ci vediamo giovedì?" gli chiesi voltandomi verso di lui.

"Certo...ciao" ci rivolse un sorriso.

"Ciao" lo salutammo e lui entrò nello spogliatoio silenziosamente.

𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora