𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughts

capitolo 23^

Rose's pov

La serata era passata liscia come l' olio, gli altri adoravano Aiden. Scoprii che anche lui giocava a basket, infatti si trovò molto bene con Derek, visto che passarono la maggior parte del tempo a parlare di sport. Aaron, prima di andare via, mi aveva detto che anche lui era molto contento di Aiden e che gli era sembrato uno con la testa sulle spalle. Dylan, invece, non si espresse molto quando gli chiesi cosa ne pensasse, rispose solo:
"Mi sembra uno apposto"  ma meglio così.
Kaia non disse nulla, alla fine si erano già conosciuti alla festa dell' amico di Aiden, quindi per lei non era una cosa tanto nuova averlo intorno. L' opinione di Michelle, non la chiesi neanche, poco mi importava ciò che pensasse.

Ero così semplicemente felice, sentivo che tutti i pezzi del puzzle si erano ormai incastrati alla perfezione e non avevo bisogno di altro.

Il giorno dopo, a pranzo, confessai a mamma le novità degli ultimi giorni, ovviamente tralasciando il fatto che Aiden fosse stato a casa a sua insaputa. Anche lei ne rimase entusiasta, mi abbracciò, dicendomi quanto fosse felice per me per aver trovato finalmente un ragazzo serio. Certo, subii comunque una ramanzina da parte sua sul 'non affrettare le cose e di comportarmi come la ragazza in gamba che ero' e mi fece promettere di dare la notizia anche a papà.

"Fa tanti sacrifici per noi e merita di sapere che cosa succede nella tua vita" disse.

Anche se avrei preferito aspettare ancora qualche giorno, se non settimane, promisi di dirglielo al più presto, alla fine papà aveva accettato la promozione per noi, per guadagnare più soldi e permetterci di avere una vita più agiata, nonostante questo lo portasse a fare dei turni assurdi. Anche mamma guadagnava abbastanza bene facendo l' avvocato, infatti più volte discutemmo del fatto che avrei potuto scegliere giurisprudenza, per poi ereditare il suo studio. Sarebbe stata la via più semplice sicuramente, avendo la sua raccomandazione, avrei avuto la strada già spianata per metà.

Più passavano i giorni e più sentivo il peso della scelta del college.

Se non avessi scelto quello adatto? Se nel corso del semestre mi sarei resa conto di aver sbagliato facoltà, cosa avrei fatto? Volevo davvero andare fuori sede?

Per come mi sarei trovata con gli altri studenti non stavo tanto crearmi problemi, mi ambientavo facilmente, ero intraprendete e non mi vergognavo a relazionarmi con delle persone che non conoscevo.

Stavo anche valutando di rimanere in California, visto che offre tra i migliori college d' America, anche se mi sarebbe piaciuto anche viaggiare. Non volevo neanche essere troppo di peso per i miei genitori, visto che una retta annuale costava in media sui cinquanta mila dollari, anche se mi fossi trovata un lavoretto da svolgere nel tempo libero, non sarei riuscita comunque a coprire il costo. In più c'era anche l' università di Dylan da tener in conto, perciò era meglio rifletterci attentamente prima di prendere una decisione.

                                         ~

"Vai questo è il nostro" disse Aiden incitandomi ad avvicinarmi al binario.

Erano le otto e mezza di sera, ci trovavamo alla stazione per prendere un treno per andare a Santa Maria. La tratta era di cinquanta minuti e non prendemmo l' auto perché stavamo andando a una discoteca dove si ballava la techno, quindi, siccome non sapevamo in che condizioni saremmo tornati, era meglio che non nessuno dei due guidasse.

A mamma avevo detto che sarei andata a dormire da Bailey, visto che avremmo fatto after insieme ai suoi amici. Ero nervosa ma allo stesso tempo eccitata, anche se non li conoscevo bene mi importava solo di stare con Aiden.

Una volta posizionati sui sedili, poggiai la testa sulla spalla del mio ragazzo e ascoltammo insieme  un po' di musica.
Ogni tanto alzavo gli occhi e mi incantavo nel guardarlo. Il suo profilo era perfettamente delineato da una mascella quadrata, il naso dritto, le labbra che sporgevano piene e lo sguardo accigliato, sicuramente perso nei suoi pensieri. Notai che a causa del sole le punte delle sue ciglia si erano schiarite, così come la leggera peluria sul mento. Le sue ciglia erano così naturalmente curvate, beato lui che non doveva passare il tempo a usare aggeggi del demonio, rischiando di perdere un occhio.