capitolo 20^

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Era il momento giusto, dovevo dirglielo.
Avevamo finito di mangiare da poco e stavamo passeggiando in una via commerciale su cui affacciava il ristorante.

"Aiden..." presi coraggio e lui incastrò i suoi occhi nei miei.
Quell' appuntamento sarebbe potuta essere l' ultima volta che saremmo usciti o l' inizio di una cosa più seria.

"Dimmi" disse scrutandomi, come per capire cosa mi stesse frullando per la testa.

Feci per aprire bocca quando...
"Aiden!" un ragazzo moro alzò un braccio in lontananza e si avvicinò.
Aiden gli sorrise e i due fecero una stretta mano alquanto complessa, mentre io li guardai imbarazzata.

"Che ci fai qui?" disse Aiden entusiasta allo sconosciuto.

"Sono in vacanza, sono arrivato ieri e tu?"

"Mi sono trasferito un po' più di un mese fa, sai ho iniziato a lavorare nell' azienda di mio padre dopo aver preso la laurea"

"Fantastico!" il ragazzo non la smetteva di agitarsi, come un cane che faceva le feste.

Io continuavo a spostare lo sguardo da uno all' altro con un sorriso di circostanza.
Il moro era alto, non quanto Aiden, magrolino, ma con un bel sorriso e gli occhi nocciola.

Approfittai di quel momento di silenzio per presentarmi.
"Piacere Rose" tesi la mano e Aiden girò la testa verso di me, come se si fosse appena ricordato di non esser da solo.

"Oh, ehm, sono Jackson" mi strinse la mano e, dopo avermi squadrata da testa a piedi, fece schizzare lo sguardo su Aiden, come per capire se stessimo insieme o meno.

"Io e Jackson siamo amici dal primo anno di liceo" spiegò Aiden e feci segno di aver capito.

"Quanto tempo è passato dall' ultima volta che ci siamo visti? Due anni?"

"Cazzo hai ragione, alla festa di William" continuarono a fare conversazione, come se io non esistessi, parlando di vecchi ricordi.

"Fratello quella si che era stata un festa" si agitò ancora di più Jackson.

"Sai che anche Samuel si è trasferito qui?" Aiden era parecchio eccitato come il suo amico, si vedeva che si volevano bene.

"Sul serio? Allora domani andiamo a spaccarci a merda insieme dai, in onore dei vecchi tempi" gli diede una pacca sulla spalla e fece cadere lo sguardo su di me. Si schiarì la voce e mi preparai mentalmente.
"Ma voi due..." Jackson lasciò la frase in sospeso indicandoci.

Panico.
Aiden non rispondeva, ed ero troppo imbarazzata per girarmi a guardare la sua espressione.

"Siamo amici" dissi di getto e sentii il suo sguardo bruciarmi la pelle, ma non mi voltai.

"Ah, pensavo... meglio così" cambiò espressione e percepii Aiden irrigidirsi "Allora ci sentiamo domani" si salutarono facendo di nuovo la loro stretta. "Ciao Rose" salutò anche a me e mi limitai a rispondere 'ciao'.

Una volta che si allontanò ripresi a camminare, ma in poco tempo capii di esser da sola. Mi voltai e al mio fianco non c'era Aiden, feci un giro su me stessa e lo trovai qualche passo indietro, con un espressione arrabbiata.

"Che c'è?" sbottai scettica.

"Che c'è?!" ripetè lui. "Perché gli hai detto che siamo amici?" incrociò le braccia sul petto marcando la parola 'amici'.

Incredibile, sembrava di aver a che fare con una donna.

"Beh tu non parlavi e non sapevo che dire!" mi giustificai allargando le braccia, nessuno dei due fece un passo avanti, rimanemmo immobili nelle nostre posizioni.

𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora