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Ci mettiamo a letto, sotto le coperte, abbracciati, mi sento protetta sotto il suo braccio, e con le gambe intrecciate mi sembra di tenerlo con me, pronta a non farlo scappare perché ciò di cui ho bisogno ora è solo lui, Fabio.

Come sempre Fabio è più mattiniero di me e quando apro gli occhi lui è già sveglio al mio fianco, e non appena vede che apro gli occhi mi da il buongiorno con un sorriso che non mi fa desiderare altro.
Si avvicina a me dandomi un piccolo bacio
F - "Buongiorno"
C - "Il risveglio è più bello con te qui"
F - "E le notti ancora meglio" dice baciandomi ancora
C - "Ho cambiato idea sul programma di oggi"
F - "Sentiamo"
C - "Perché a Colico, sul lago, c'è una pista molto più bella, possiamo andare lì anzi che quella vicino a Bergamo"
F - "Ok, mi sarebbe piaciuto però vedere Bergamo"
C - "Allora facciamo così, che ore sono?"
F - "Presto, 8:30"
C - "Strano che sia già sveglia, comunque se per le 9 anche 9:15 partiamo alle 10:30 siamo là ci facciamo un'oretta di Kart, poi andiamo a Bergamo che in un'oretta circa ci siamo, mangiamo lì stiamo lì il pomeriggio e poi per sera torniamo, che ho già avvisato i miei amici come ti avevo detto"
F - "Ok per me va benissimo, però ricordati che devo anche salutare tua nonna prima di ripartire gliel'ho promesso"
C - "Certo troveremo sicuramente un po' di tempo"
Io lo adoro, non so come fa ad essere così perfetto, ma è per questo che lo amo, per il suo essere così carino, protettivo, dolce...

Ci prepariamo abbastanza in fretta, lui prende le cose per correre, casco e tuta compresi, io invece li ho a casa quindi facciamo una piccola sosta lì, prendo la mia tuta, non è come quella di Fabio da moto in pelle, è più come quella dei piloti di formula1, è tutta nera con una riga rosa quasi fucsia di cinque centimetri di larghezza sul davanti al lato sinistro fino all'altezza della vita, poi prendo il mio casco e raggiungo Fabio che mi stava aspettando nel parcheggio che si trova sotto casa mia.
F - "Con il casco sei ancora più affascinate di quanto tu già lo sia normalmente, per quanto possa essere possibile"
C - "E non ti dico cosa c'è nello zaino" dico ammiccando
Lui mi avvicina a sé prendendomi per i fianchi e facendomi incollare al suo corpo con una mossa rapida come uno strattone, per poi darmi un lungo bacio.

Saliamo in macchina, destinazione Colico, qui si trova una pista incredibile per correre con i Go Kart ha una parte indoor e una outdoor è davvero fighissima. Guiderà Fabio, voleva provare la mia Golf GTI così per questa volta la lascio nelle sue mani nonostante tenga molto alla mia macchina, per la strada non ci sono problemi, tanto con il navigatore è molto semplice orientarsi.
Arriviamo al Kartodromo e ci dividiamo nei due spogliatoi, uomo e donna.
Indosso il reggiseno sportivo, le calze un pelo più lunghe e poi la mia tuta.
Lego i capelli in una treccia alta così non mi daranno fastidio e non si scompiglieranno troppo sotto il casco, indosso le scarpe, ho deciso di mettere le vans alte, tanto non è necessario mettere chissà cosa, per fare un po' di "allenamento" così non serve avere scarpe troppo specifiche.
Chiudo le mie cose nell'armadietto e dopo aver sistemato le chiavi in una piccola tasca della tuta prendo il casco ed esco dallo spogliatoio dove vedo Fabio già pronto che mi aspetta
F - "Sei la perfezione, pensavo che la ragazza dei miei sogni non esistesse eppure eccoti qui" dice dopo avermi osservata a bocca aperta mentre andavo verso di lui
C - "E io cosa devo dire?! Sto con un futuro pilota di MotoGP sono io quella che non ci può credere" in effetti ancora mi sembra surreale il fatto di essere fidanzata con un pilota, sono stata diverse volte nel paddock prima di Assen e quel weekend non avrei mai pensato di conoscere un pilota in questo senso.
Ci diamo un bacio prima che la rivalità sovrasti il nostro amore, siamo due teste dure e siamo entrambi molto competitivi, sono sicura che uscirà una bella sfida, io sono nel mio ambiente conosco un pochino la pista e poi sono cresciuta sui Kart, Fabio invece non conosce la pista e sicuramente va meglio in moto, ma rimane pur sempre un pilota e sarà difficile fare meglio di lui.
Arrivati in pista un ragazzo ci spiega tutte le regole che devono essere seguite, ci guarda in maniera un po' strana soprattutto Fabio, ma come biasimarlo, credo lo abbia riconosciuto.
Ci assegna i kart e qui ho la certezza che lo abbia riconosciuto perché a lui spetta il numero 20 mentre a me il 27, ma essendoci anche il 44 gli chiedo se posso prendere quello visto che è il numero che uso quando faccio le gare, in onore a Hamilton, il mio pilota preferito e lui me lo lascia senza problemi.
C - "Cerca di starmi dietro, altrimenti ci vediamo quando ti doppio" gli dico poco prima di mettere il casco
F - "Fossi in te non mi sbilancerei troppo, ti farò mangiare la polvere, ci vediamo fra un'ora quando abbiamo finito perché non mi vedrai nemmeno passare"
C - "Giochiamocela in pista, a chi fa il giro più veloce"
F - "Perfetto" "Buona sfida baby" ci diamo un bacio, mi da una pacca sul sedere, infiliamo i caschi, saliamo sui rispettivi Kart e partiamo.
Adoro la sensazione che ti da la velocità, vedere tutto ciò che ti sta intorno come un ammasso di colori che sfreccia al tuo fianco facendo da cornice alla pista, unico elemento a fuoco della tua vista, tutta la tua concentrazione è lì, sull'asfalto e sui cordoli.
Adoro la separazione che crea il casco, solo tu, nel tuo mondo, tu, il tuo Kart e il rapporto speciale che si crea appena il piede sfiora il pedale dell'acceleratore, incredibile fiducia in lui, perché se non ti fidi del Kart non riuscirai mai ad andare oltre i tuoi limiti e a fare la differenza, perché sta tutto lì, nel credere che insieme ce la possiate fare.
Per fortuna la pista è abbastanza libera essendo lunedì mattina la pista è riservata ai tesserati, solo due persone occupano la pista al nostro ingresso che però dopo pochi minuti se ne vanno.
Cerco di fare il mio meglio per battere Fabio, giro alla perfezione, sfruttando al meglio la pista senza perdere velocità.
Ci incrociamo poche volte durante l'ora a nostra disposizione.
Abbiamo fatto un paio di pause a testa giusto per bere e riposare un attimo, ma mai nello stesso momento, ne ho approfittato per vedere come stesse andando e credo mi abbia dato del filo da torcere non sono sicura di averlo battuto.
Quando scade il tempo ci indicano di tornare nella pit lane dove lasciamo i kart e ci rivediamo finalmente.
F - "Devo dire niente male la mia pilotessa, pensavo di poterti battere facilmente, invece vai forte"
C - "È il complimento migliore che mi si possa fare" dico togliendomi il casco
Mentre parliamo un po' della pista di come affrontavamo alcune curve e ci reidratavamo un po' mi slego la treccia liberando le mie onde (non sono veri e propri ricci ma non so mai come definirli, è uno dei più grandi dubbi della mia vita ahahha)
Fabio improvvisamente si blocca e si fionda sulle mie labbra
C - "Cosa ti è successo?" Gli chiedo appena ci stacchiamo
F - "Non ho resistito sei la cosa più bella che io abbia mai visto"
Questa volta sono io a fiondarmi sulle sue labbra saltandogli al collo e sussurrandogli un "Ti amo"
F - "Anche io"
C - "Ora ci conviene andare a cambiarci se no facciamo troppo tardi"
F - "Va bene ci vediamo fuori"
Dopo essermi data una sciacquata ed essermi rivesta esco dallo spogliatoio, questa volta sono io a dover aspettare Fabio che però esce dopo un paio di minuti
C - "Volevo portati a mangiare alla colombina che è uno dei miei ristoranti preferiti a Bergamo alta ma è chiuso il lunedì, quindi ci tocca trovarne un altro"
F - "Fa niente, torneremo un'altra volta per mangiare li"
C - "Ora guardiamo i risultati per vedere chi offre, prepara il portafoglio caro"
F - "Non cantare vittoria troppo presto"
Ritiriamo i fogli con tutti i tempi della sessione, ma soprattutto con i rispettivi giri migliori, leggo subito il mio 59.764 non il mio miglior tempo ma niente male, poi guardo quello di Fabio 59.812 di pochissimo ma ho fatto meglio io
C - "Ahhhhh" "Campeona, campeona ole ole ole" inizio a cantare
F - "Solo fortuna, e poi ti ho lasciata vincere"
C - "Si si raccontalo a qualcun altro" "ti ho battuto! Ti ho battuto!" Inizio a infierire scherzosamente mentre lui paga.
Preso dallo sfinimento mi prende per la vita e portandomi sulle spalle a mo di sacco di patate mi porta via, quasi mi prende un colpo ma riesce nel suo intento visto che smetto di parlare e di cantare
F - "Oh così va meglio" dice rimettendomi giù dopo una ventina di metri.
C - "Tu sei matto!"
F - "Sicuramente però almeno hai smesso"
Arriviamo alla macchina e partiamo direzione Bergamo.

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