ғʀᴏᴍ ʜᴀᴛᴇ ᴛᴏ ʟᴏᴠᴇ

6

Derek's pov

"Io invece ho quattro sorelle: Nancy, Lizzy, Kathleen e Amy" dico.
Io e Meredith in questo tempo abbiamo cercato di conoscerci meglio, come doveva essere fin dall'inizio. Non con dei gossip di scuola.
"Ho sempre voluto una grande famiglia... se non si fosse capito mio padre mi ha abbandonata quando avevo cinque anni... per non parlare di mia madre, non mi ha abbandonata veramente, ma è come se l'avesse fatto..." dice lei fissando il vuoto.
All'improvviso mi è venuta un'idea. Con la scusa di una chiamata sono uscito dalla stanza di Mer, mentre ci entrava Cristina, la sua migliore amica da quello che ho capito.

"Hey amore, dove sei? Quando torni a casa?" Ha subito detto mia madre appena ha risposto alla chiamata. "Ciao anche a te mamma. Sono all'ospedale, sì sto bene e non so quando torno a casa" rispondo ironico. "Che ci fai all'ospedale?" Chiede.
"Oggi a scuola hanno bullizzato una ragazzina. Io ho visto la scena e ho chiamato l'ambulanza quindi sono andato con lei, ma non è per questo che ti ho chiamato" racconto.
"Oddio è orribile... per cosa mi hai chiamata allora?" Continuo "Vedi mamma... questa ragazza ha subito un intervento e tra tipo tre settimane deve tornare a casa, ma non ha un padre e sua madre non si cura di lei... non le prepara nemmeno da mangiare... potrebbe stare per un po' con noi?" Chiedo temendo di ricevere un 'no' come risposta.
"Certo tesoro, l'importante è che stia bene" dice mia madre. Sta sorridendo.  Anche se non la posso vedere riesco a sentire che sta sorridendo. "Grazie mamma" dico prima di chiudere la chiamata.

Rientro nella camera d'ospedale quando Cristina mi blocca.
"Se provi anche solo a ferirla un'altra volta tu distruggo. Lei si fida di te." Dice l'asiatica in modo freddo.
L'unica cosa che posso fare è annuire e far uscire dalla mia bocca un "non sono un mostro." Lei si gira, saluta Meredith e se ne va.
Mi vado a sedere sulla sedia vicino al suo letto e le sorrido. Ho intenzione di non dirle niente della chiamata di mia madre: voglio farle una sorpresa.