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«Jungkook-ie!» urla qualcuno, sovrastando perfino la forte musica.
Aggrotto la fonte e mi volto, vedendo un Taehyung barcollante che si dirige verso di me, ridendo a gran voce. Uno strano senso di panico attraversa il mio corpo, facendomi scattare in avanti per non farlo cadere.
Chi l'ha lasciato in questo stato da solo? La festa è iniziata da più di due ore, è ridotto in questo stato da così tanto tempo?!
«Taehyung, che diamine ti è successo?» domando, esasperato, tenendolo per un braccio.
«Uhm... Lalisa e Jennie... Uno strano coso rosso rosso, bho... Era proprio buono...‒ borbotta, poi aggrotta la fronte, fissando per terra. ‒Ne voglio un altro!» esclama, rialzando gli occhi e avvicinandosi verso il bancone.
Lo tiro indietro, facendolo traballare. «Non vai da nessuna parte combinato in questo modo!» ringhio, arrabbiato.
Sorprendentemente, Taehyung mi guarda male, con gli occhi lucidi e un broncio.
«Mi tratti sempre così male! Che cazzo ti ho fatto!» strilla, facendo voltare qualcuno verso di noi.
«Ma cosa vai dicendo?» sbatto diverse volte le palpebre ma lui scoppia a piangere, scioccandomi.
Cosa cazzo‒
Sospiro pesantemente, incominciando a trascinare il biondo fuori dalla palestra, tenendolo stretto per un braccio, senza perderlo mentre mi scontro con gente a caso. Ho persino "abbandonato" i miei amici per andare con lui...
«Spiegami cos'hai.» sbotto, una volta fuori dalla classe, nello spiazzo dell'entrata.
Non risponde, tiene solo lo sguardo basso, continuando a singhiozzare. Questa vista, mi fa male al cuore. Stringo le labbra, posando una mano sulla sua schiena.
«Ehi... Cosa c'è?» domando, in un tono fin troppo dolce per essere il mio.
«N-Niente... Non so p-perché io stia p-piangendo...» sussurra, asciugandosi le lacrime con la manica della camicia.
Solo ora, mi soffermo a guardare il suo vestiario e- cazzo, come al solito, non delude mai le mie aspettative, anzi, le supera, eccome. Quella camicia e quei jeans...
«Hai il ciclo?‒ sospiro, vedendo che non accenna un minimo ad una risata. ‒Cosa hai bevuto?»
«Non lo so... Jennie e Lalisa me l'hanno offerto.» sbuffa, alzando gli occhi al cielo.
«Ti incazzi pure? Io sono qua, per te, mentre potrei essere la dentro a divertirmi, cazzo.» sbotto, allontanandomi.
«Vedi! Sono solo un peso per tutti!» esclama, ricominciando a piangere, sta volta ancora più forte, ed accasciandosi per terra, sui gradini.
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Danger-Zone |KookTae|
FanficLa Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai. In tutte le città più illustri vi è una Danger-Zone. New York, Chicago, Berlino e Seoul non è da meno. Le Danger-Zone sono quei quartieri ma...