67-Solo se il destino vuole

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*

*Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie e grazie ancora

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*
Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie e grazie ancora.

Non so come ringraziarvi.

50K di visualizzazioni.
50.000

Sono ancora così tanto scioccata che non so nemmeno come devo comportarmi.

Non mi sarei mai aspettata che Danger-Zone arrivasse a questi livelli.
Non credevo che a qualcuno questa storia potesse piacere.

Non ci credo nemmeno ora, effettivamente, ma grazie a voi, pian piano, sto riuscendo a capire che quello che scrivo piace, almeno in parte.

Vi ringrazio infinitamente per tutti i commenti, per le stelline e anche solo per le visualizzazioni.

Non so come festeggiare questo ENORME traguardo.

Quindi... se volete lasciare delle domande qui, solo per me, magari su storie future o roba simile, potete farlo, e se ci saranno abbastanza domande farò un capitolo a parte e risponderò.

Grazie e ancora grazie.
Godetevi questo capitolo!

*

—e sarà come


Quando apro la porta della stanza, noto subito Jin e Namjoon addormentati, l'uno tra le braccia dell'altro. Mi scappa un sorriso: sono davvero bellissimi insieme.

Poi però comprendo di esser rimasto chiuso in bagno per almeno mezz'ora e abbasso gli angoli della bocca, spostando gli occhi verso il letto di Jungkook.

Quest'ultimo è seduto su di esso mentre mi studia attento.
E mi sento le farfalle nello stomaco, sotto quelle iridi scure maledette.

Non riesco proprio a reggerlo, abbasso la testa e sospiro lievemente.

«Non ti avvicini? — domanda. — Credo che abbiamo molto da dirci, non credi?»

Non rispondo e mi avvicino lentamente, strascicando i piedi e posizionandomi il più lontano possibile da lui. La sua vicinanza mi fa stare bene ma anche così male.

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