51-Lui non è più qui

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AUGURI HOSEOOOOOOOK

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Entro in casa e chiudo la porta, cercando di non creare frastuono.

Cammino lentamente verso il "salotto". Nel piccolo divano che abbiamo sono sedute solo le ragazze, i miei amici sono rimasti senza posto ma ciò non sembra interessargli. Alcuni si mangiucchiano le unghie, altri semplicemente fissano il vuoto persi, poi c'è Jisoo che pare estremamente — stranamente, aggiungerei — calma, come se nulla la toccasse.

«Jungkook! Che è successo?» chiede subito Jimin, non appena mi nota, correndomi incontro.

Lo fisso, non aprendo minimamente la bocca. Come dovrei dirgli che uno dei suoi più cari amici ha deciso di andarsene in modo certo?

«D-Dov'è Taehyung?» continua, ferendo sempre di più il mio cuore e facendo spalancare gli occhi a coloro che hanno afferrato al volo il concetto.

Il mio migliore amico si guarda attorno, confuso e disperato, cercando una qualche risposta. Incrocia gli occhi con Hoseok, il quale li abbassa immediatamente, non riuscendo a reggere il confronto.

Ed è adesso che Jimin capisce che no, Taehyung non è più qui.

«No! Non è vero!» incomincia a singhiozzare forte, stringendosi le braccia attorno al busto.

Hobi lo raggiunge, stringendolo in un caloroso abbraccio, consolandolo nel suo speciale modo — è il nostro raggio di Sole, nessuno è meglio di lui.

Deglutisco, spostando lo sguardo da questa triste scena. Seokjin mi guarda dispiaciuto, sospirando rumorosamente. Un braccio va a circondargli le spalle, è Namjoon, che pare molto più dispiaciuto rispetto al maggiore, ma d'altronde, aveva stretto amicizia con Taehyung, durante questi ultimi mesi.

Volto le iridi verso sinistra. Jennie ha la mascella contratta ed i pugni stretti, Lalisa sta piangendo, calde lacrime le bagnano le guance, il volto è affondato sulla spalla della rossa, la quale le accarezza la schiena dolcemente, sussurrando qualcosa al suo orecchio.

«Sei buono a far nulla, Jeon!» grida la mora, alzandosi di scatto.

«Cosa diamine vuoi, Kim Jennie?» domando, spazientito.

«Non hai nemmeno provato a trattenerlo, vero?! — continua, gli occhi sono stranamente contornati di rosso — Perché non è qui? Cosa ti ha detto?!»

«Ha detto che devo dimenticarlo! — adesso ho alzato il tono anche io — Ti rendi conto? Come se fosse possibile! — mi porto due dita a massaggiare il ponte del naso — Immagina io come ci sia potuto rimanere. Riesci ad immedesimarti in me? Non credo proprio. E se vuoi urlarmi contro, sgridarmi per qualcosa che non sono riuscito ad evitare, bhe, fallo pure. Io ho finito.»

Danger-Zone  |KookTae|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora