62-Dalla stessa parte

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poi metto una gif decente perché non ne ho trovate :c

avevo voglia di postare quindi ecco a voi!!
scusate per gli errori♡
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aaaaa ma 40.7k di visualizzazioni????? grazie mille????

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«Attaccheremo la Danger-Zone!» esclama Yeun, aprendo la porta di scatto e facendomi sobbalzare violentemente.

Chiudo immediatamente la chiamata, portandomi la mano libera al petto e lanciando l'apparecchio elettronico sul letto alle mie spalle.

«Oh, davvero? — domando, sbattendo le ciglia e accennando ad un sorrisetto compiaciuto — Come?»

«Adesso ti spiego tutto, tranquillo.» mormora, avvicinandosi e portando le dita tra i miei capelli, accarezzandomi dolcemente.

Gli rivolgo una lunga occhiata, trattenendo un sospiro di dispiacere e annuendo. China il suo corpo verso il mio, lasciandomi un bacio sulle labbra con tanto di schiocco.

«Prima dimmi, — toglie le mani e va ad accomodarsi sul letto, accavallando le gambe — con chi parlavi?»

«Come? — sgrano gli occhi, sentendo il cuore accelerare di battiti vorticosamente — Quando?»

«Adesso. — ridacchia e quasi rilasso i muscoli, notando come non sia arrabbiato, probabilmente non ha sentito la conversazione — Al cellulare.»

«Oh, quello... — mi fingo sorpreso, accennando ad una risata, sedendomi accanto a lui — Parlavo con mio padre, ha detto che-che posso stare da te ancora un po'.

«Davvero? — chiede, piacevolmente sorpreso — Sono contento, potresti dormire da me, se vuoi.»

«Uhm- — deglutisco, mordicchiandomi il labbro e lui segue quel movimento con minuziosa attenzione — Non ti so dire... lo sai che n-non mi sento— »

«Ti ho detto solo di dormire, non di scopare. — ride sonoramente e mi lascio travolgere dal suo costante buon umore, spostando lo sguardo per tutta la lussuosa camera da letto — Mi hai già raccontato cosa ti hanno fatto in quel posto di merda e non voglio forzarti a far nulla.»

Gli rivolgo un piccolo sorriso, portando la mano sulla sua guancia e lasciandola lì senza far nulla.

«Mi basta solo averti qui, con me.» sussurra, poggiando le sue dita sopra le mie.

«Allora, raccontami di questo nuovo assalto! — esclamo, impaziente — Quel Park non ha attaccato qualche giorno fa?»

«Sì, appena due giorni. — annuisce, convinto — Ricapitolando, da quando tu sei andato via da quel posto, circa... due settimane, no? — chiede, confuso e accenno ad un movimento del capo per confermare, percependo la solita morsa al petto — Ecco, da quel momento ci sono stati circa sette o otto attacchi. Solo tre sono stati i maggiori.»

«Ma tu non sai nello specifico di cosa parlino queste spedizioni?» domando, cercando di assimilare sempre più informazioni.

«No, so solamente dove e quando, fine. — stringe le labbra in una linea — Bogum non vuole farmi sapere altro né farmi andare lì. In un certo senso, sono felice di questa sua scelta, nonostante io lo finanzi economicamente.»

«Ah- — bisbiglio — E lui ti ha mai chiesto di me?»

«Sì.» ammette e quasi svengo, stirato lungo sul pavimento.

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