La Danger-Zone è chiamata così per un motivo, se non sai sopravvivere non oltrepassare quella barriera, mai.
In tutte le città più illustri vi è una Danger-Zone. New York, Chicago, Berlino e Seoul non è da meno. Le Danger-Zone sono quei quartieri ma...
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perdonate il ritardo e la schifezza che è questo capitolo ; - ;
BUONA LETTURAAAA
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«Jungkook, sei proprio sicuro? — domanda, per la millesima volta, Seokjin-hyung, guardandomi titubante — Sai che non cambierà nulla per un giorno in meno di scuola? Dovresti riposare.»
Alzo gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente e lanciandogli un'occhiataccia veloce.
«Hyung, smettila, sul serio. — sbotto — Sono rimasto in casa per due giorni, direi che va bene così. Il mio riposo è finito.»
«Jungkook, non far finta che non ti importi...» borbotta lo hyung, scuro in viso.
«Mi importa, — esclamo, colpito su un punto ancora scottante — ma devo andare a-avanti. Lui è solo una delle tante persone che mi ha abbandonato. Fine.»
«Taehyung non è— » tenta e lo blocco in partenza.
«Ciao, hyung.» mi allontano velocemente, varcando il cancello scolastico a testa alta e pugni stretti.
Noto distrattamente come tutti osservino il mio corpo intimoriti e vagamente curiosi, cercando poi con lo sguardo lui. Idioti, non lo vedranno spuntare mica dal gruppo della Kim da un momento all'altro.
Scuoto la testa tra me e me, soffocando anche un risolino di scherno verso la mia figura.
Anche io lo speravo, in realtà.
Appoggio le spalle al muretto, poggiando ai miei piedi lo zaino. Incomincio a fissare il cielo. Non ho niente da fare né nessuno con cui parlare.
Jimin è rimasto a casa poiché, giusto ieri sera, ha trovato una pagina di quaderno riempita totalmente da faccine e firme da parte di Taehyung. Ha avuto una ricaduta e l'ho sentito piangere fino alle due del mattino. Volevo andarlo a consolare ma l'occhiata ferma di Jin mi ha fermato immediatamente.
Hoseok, per ovvi motivi, ha deciso di rimanere a casa, per soffocare d'abbracci il nostro biondino. Lui è l'unico che riesce a riportare il buon umore, però sembra non riuscirci, in questa situazione delicata.
Namjoon, invece, ha detto semplicemente di stare male e di non sentirsi di andare a scuola. Sinceramente, è molto strano un comportamento così da parte di Kim Namjoon, eppure ho preferito non indagare oltre.
Ed eccomi qui, solo.
Proprio davanti alla mia visuale, passa Jennie e il resto delle sue, con la strana aggiunta di Jungsu. Studio i loro volti. Le ragazze sono palesemente tristi, gli occhi spenti, mentre il moccioso pare pensieroso.