38-La cosa importante

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«Finalmente abbiamo finito!» esulto, ricadendo a peso morto sul letto che rimbalza.

«Ma, Taehyung-hyung— » ridacchia Jungsu, ma lo blocco immediatamente.

«Non mi chiamare così, J. — sospiro, infastidito — Solo... Poche persone possono chiamarmi così. — abbassa la testa e mi si stringe il cuore — Sono V-hyung, d'accordo? Non prendertela a male.» sorrido, cercando di rassicurarlo.

«Scusami, V-hyung. N-Non lo farò più.» balbetta, mettendo il broncio.

«Uh, piccolino! — esclamo, stringendogli le guance — Andiamo, non fare così.»

«Io... — arrossisce e rido, scuotendo il capo — Uffa, Hyung.»

«Sei tenero. — mollo la presa e mi alzo — Che ore sono?»

«Le sette.» risponde Jungsu, dopo aver acceso il cellulare per controllare.

«Hai un telefono?!» sgrano gli occhi, sorpreso.

«Certo. Tu no?» domanda, aggrottando la fronte, palesemente confuso.

«Sì che lo ho. — rispondo subito, un po' offeso — Qui, però, non lo usano.»

«Ah, no? — sbatte più volte le palpebre, sedendosi meglio sul letto. Annuisco e mi volto, fingendo di sistemare qualcosa all'interno dei cassetti. Questa conversazione mi ricorda, ovviamente, Jungkook — Perché?»

«Secondo te, perché sei qui? — ridacchio — O, sempre secondo il tuo parere, perché questa si chiama Danger-Zone?»

«Ehm... Perché è la zona abitata dai malfamati?» borbotta, poco convinto.

«Ehi! Ti sembro un malfamato?» giro il mio corpo verso di lui, incrociando le braccia al petto, mostrandomi arrabbiato. 

«Tu no, di certo, Hyung. — alza le mani, in segno di resa — Però, quel Re, sì.»

«"Quel Re"?» ripeto, inarcando un sopracciglio.

«Jeon Jungkook.» spiega, guardandomi dritto negli occhi.

Sobbalzo leggermente, stringendo le labbra in una linea sottile. Perché, perché, perché, è sempre in mezzo?! 

«Oh— Jeon... Ecco, lui... — storco la bocca, indeciso su come replicare — Bhe, che è pericoloso, lo è. Ma non lo conosci.» 

«Non lo voglio conoscere mica, V-Hyung.» assottiglia lo sguardo.

«Se lo dici tu.» dico semplicemente, scrollando le spalle.

Passiamo altri minuti in silenzio, dove lui sistema le cose ed io sono perso fra i miei pensieri. Ho dato uno schiaffo a Jungkook... Gli avrò fatto male? Non volevo— Anzi, volevo, però... Diamine, non dovevo colpirlo! Sono un idiota.

Danger-Zone  |KookTae|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora