24-Credulone

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«Taehyung, svegliati.‒ una voce, conosciuta, vicino al mio orecchio, mi richiama. ‒Tigrotto, andiamo, quanto dormi!»

Sgrano gli occhi, sorpreso nel sentir nominare quello stupido nomignolo.

«J-Jungkook?!» esclamo, esterrefatto, ritrovando il corvino praticamente sopra di me, a pochi centimetri dal mio viso, con un sorrisetto strafottente stampato in viso.

«Finalmente, eh.» ridacchia, rialzandosi e sedendosi al bordo del mio letto.

«Tu cosa ci fai qui?» chiedo, ancora mezzo sconvolto, accomodandomi accanto a lui, stringendo la coperta al petto per il freddo. Sposto gli occhi verso la finestra, spalancata, vedendo come le stelle e la Luna siano ancora alte nel cielo blu scuro.

«Visitina notturna.‒ scrolla le spalle. ‒Non ti mancavo?» domanda, con tono da bambino lamentoso.

Rido leggermente, dandogli un pugnetto sul braccio. «Neanche immagini quanto!»

«A parte gli scherzi, ero in giro e ho deciso di farti una visitina.» con il capo indica la finestra e realizzo.

«Usare le porte, per te, è un optional?» lo sgrido, divertito, scuotendo la testa.

«Ho la faccia di uno normale?» si indica il bellissimo viso che possiede e io nego nuovamente.

«Come mai sei venuto proprio qui?» domando.

«Dove vado, di solito, dopo aver finito di rapinare qualcosa barra qualcuno?» replica, alzando il sacchettino nella mano sinistra che non avevo notato.

«Non ci credo. Rubi ancora?!» lo guardo male.

«Ehi, Tigrotto, se non rubo non mangio.» rotea gli occhi, scocciato.

«I tuoi genitori non lavorano?» chiedo, esasperato.

Passano altri secondi di assoluto silenzio. Cosa ho detto di male? Aggrotto la fronte e mi sporgo per guardarlo meglio. Ha lo sguardo perso.

«Ehm- Tutto b-bene?»

«Oh? Sì, certamente.‒ risponde subito, destandosi dai suoi pensieri. ‒Io non vivo più con i miei da molti anni.» si limita a dire e annuisco, decidendo saggiamente di non entrare più nell'argomento, per ora.

«Che hai preso?» pongo un'altra domanda, indicando il sacchettino nero.

Lui mi sorride, abbassa gli occhi e apre il laccio che tiene chiuso l'oggetto. Seguo i suoi occhi, ritrovando davanti a me il contenuto del sacchetto: tantissime caramelle colorate.

Sbatto diverse volte le palpebre, incominciando a ridere. «Non ci posso credere, il grande Jeon Jungkook che si mette a rubare delle caramelle. Eri letterale quando dicevi "Se non rubo non mangio".» lo imito, facendo la vocina.

Danger-Zone  |KookTae|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora