Capitolo 14

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Baylee
L'allenamento è appena terminato, io e Mark, abbiamo deciso di tornare a casa insieme per farci compagnia. Stiamo attraversando la strada quando il capitano si blocca.
'Axel' mi giro verso la sua direzione e vedo il ragazzo in questione dirigersi verso l'ospedale.
'Perché sta andando in ospedale?' Domanda a se stesso Mark.
'Non lo so capitano' rispondo sincera, mentre vedo quest'ultimo incamminarsi per seguire il biondo.
'Mark ma dove vai?' Lo seguo mentre entra anche lui nell'ospedale.
'Questa cosa che stiamo facendo è sbagliatissima, non dovremmo farlo' provo a farlo ragionare ma fa finta di non sentirmi.
Cosa ho fatto per meritarlo?
'Dunque vediamo sono quasi sicuro che fosse qui... oppure è andato al piano di sopra?' Afferma guardando nelle diverse stanze.
'Si può sapere voi due cosa ci fate qui?' Sentiamo una porta aprirsi dietro di noi, mi giro imbarazzata: Axel è davanti a noi e ci scruta in attesa di una risposta.

Ora cosa dico? 'Ecco, cioè

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Ora cosa dico?
'Ecco, cioè... uhm' stai solo peggiorando le cose Mark.
'Allora, cosa ci fate qui?' Dice Axel spazientito.
'Sì ecco... dunque, ti ho visto entrare così ho pensato: magari ha avuto un infortunio grave perciò non può giocare più a calcio. Però comunque, lo so benissimo che hai giocato con noi solo per quella volta. Non sono venuto a chiederti di rigiocare, mi sono solo preoccupato volevo sapere cosa avevi' si ferma e poi guardandolo continua 'hai ragione, ti prego scusami!' Ed abbassa la testa in segno di scuse.
Axel non parla, mi guardo attorno e noto che sulla porta c'è scritto "Giulia Blaze".
'Chi è ricoverato là dentro?' Chiedo, la mia curiosità prevale su tutto.
'È mia sorella' cosa?
'Cosa, tua sorella?' Il capitano mi toglie le parole di bocca.
'Sì, esattamente! È mia sorella minore, venite entrate!' Entriamo in silenzio notando subito sul lettino una bambina dai capelli scuri.
'Si chiama Giulia, ormai è ricoverata in questa stanza da tanto tempo... vi racconterò tutta la storia così forse, capirete come mi sento' dice abbassando la testa e guardando la sorellina.
'Vedete, Giulia sta così dalla finale dell'anno scorso del Football Frontier' inizia a spiegare Blaze.
'Cioè la partita tra la Kirkwood e la Royal Academy' affermo sicura.
'Sì, esattamente. Aspettava con ansia, ci teneva tanto a vedermi giocare, diceva che voleva venire assolutamente a fare il tifo' sorrido malinconica immaginando la scena.
'Quella è stata l'ultima volta che ho visto Giulia sorridere, poi si è avviata verso lo stadio e un camion...' si ferma e noi capiamo subito quello che in realtà voleva dire.
'Io ho saputo dell'incidente qualche minuto prima della partita' dice.
Per questo abbandonò lo stadio.
'Sono venuto immediatamente in ospedale, mio padre era proprio qui. Ed è per questo che ho anche cambiato scuola; se non fosse stato per la mia partita, Giulia non si troverebbe in queste condizioni. Per me è semplicemente diventato impossibile giocare a calcio capite? Ecco, è questo il motivo. Ho giurato di non giocare più finché Giulia non si sveglierà, anche se, l'altra volta e non so dirti il motivo, non me lo so spiegare, è come se il mio corpo si fosse mosso da solo' conclude tutto il suo discorso.
Axel, capisco come ti senti... ma questo, non è un valido motivo per mollare tutto così.
'Comunque Blaze, non riesco a capire il tuo ragionamento. Tua sorella amava vederti giocare a calcio, come pensi che si sentirebbe nello scoprire che per colpa sua, il suo amato fratellone ha abbandonato lo sport che ama?' Mi guarda accigliato, cercando di capire le mie parole.
'Io semplicemente continuerei a giocare a calcio, così che quando si sveglierà, potrei dirle quanto sono diventata brava' sembra essere colpito dalle mie parole, probabilmente non ci aveva mai pensato.
'Ti abbiamo fatto parlare di qualcosa di doloroso, senti, noi siamo stati invadenti, ci dispiace molto. Sta tranquillo manterremo il segreto, ciao' detto ciò seguo il capitano verso la porta della stanza per uscire.
'E gli allenamenti, come stanno andando?' Sento la voce di Axel parlare. Sorrido, forse le mie parole lo porteranno a riflettere sulla proposta di Mark.
'Sai, abbiamo già in programma la prossima partita. I vostri tiri stanno spingendo la squadra ad impegnarsi ogni giorno sempre di più, perciò grazie anche a te Axel' dice il capitano e vedo un piccolo sorriso spuntare sulla bocca del biondo.

È passato un giorno da quando io e il capitano abbiamo saputo la verità sull'attaccante. Ora ci troviamo tutti insieme nella sede per discutere sulla formazione da adottare in campo.
'Ciao, sono Celia Hills addetta al giornalino scolastico, da oggi sarò l'addetto stampa della squadra. Non mi andava di starvi solo a guardare, così ho pensato di unire l'utile al dilettevole. Metterò al servizio della squadra tutte le mie capacità di giornalista, vedete vi sarà utile' dice entrando come una furia all'interno della stanza.
'Sì certo, grazie Celia' risponde Mark poco convinto della situazione. In effetti, a cosa può servirci una giornalista?

Ci stiamo tutti allenando al campo al fiume, io sulla tecnica di difesa, Kevin invece, sul suo tiro. Dopo aver parlato da solo con il capitano sembra essersi convinto ad impegnarsi con tutte le sue forze per riuscirci.
'Non devo essere di meno di Axel' questo ragazzo è ossessionato dal porcospino.
Tira in porta e dalla palla compare un drago azzurro che spalanca le fauci lasciandosi alle spalle fiamme blu.
Ce l'ha fatta, una tecnica micidiale!
'Accidenti un tiro così non lo aveva mai fatto!'
'Sembrava ci fosse un drago che spalancava le fauci e ruggiva' dicono Nathan e Steve.
'Kevin, hai fatto un tiro fantastico!' Urla il capitano ed io sorrido. Finalmente la nostra squadra sta prendendo forma.
'Adesso dobbiamo inventarci un nome per questo tiro' iniziano a discutere su come chiamarla finché da lontano non vedo Axel Blaze avvicinarsi.
'Axel' lo chiamo.
'Mark, Baylee... io volevo dirvi che accetto!' Mi guarda e io non posso fare a meno che sorridere saltandogli addosso dalla gioia.
'Baylee non respiro' dice ridendo Axel.
'Scusami sono troppo felice, finalmente la nostra squadra sta prendendo forma e non vedo l'ora di cominciare il campionato' imbarazzata mi stacco.
'Benvenuto Axel!' Grida Mark, mentre il resto dei miei compagni lo segue in coro.

Amore nel pallone - Jude SharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora