Amore nel pallone - Jude Sharp

Capitolo 26

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Baylee
'Allora sputa il rospo tigre, che ti ha detto Sharp?' Mi sussurra Axel per non farsi sentire dai nostri compagni di scuola.
'Voleva solo farmi incazzare... però mi ha fatto venire un'idea su come aiutare Jack, durante il secondo tempo gli farò vedere io a quell'occhialuto di cosa sono capace' rispondo nervosa con il "fumo" che mi esce dalle orecchie.
'Anche se... credo volesse aiutarmi' non so neanche io quello che penso, sono contraddittoria: prima dico una cosa, poi un'altra.
'E poi voi due, siete due persone che non si sopportano?'
Lo fulmino con lo sguardo, non deve nemmeno azzardarsi a dire che a me piace quel ragazzo.
'Non ti azzardare ad andare oltre!' Gli punto il dito contro e lui alza le mani in segno di resa.
'Inizia il secondo tempo, mi raccomando mettiamocela tutta, dobbiamo vincere!' Urla il capitano mentre noi, urliamo sì in coro.

'Le squadre hanno fatto il loro ingresso in campo, il secondo tempo si apre con la Wild che effettua il calcio di inizio'

'Tiro del serpente!' Tira in porta Speed che tuttavia fallisce perché il capitano grazie al suo "Pugno di fuoco" riesce a parare il tiro.
'Vai Baylee' mi passa la palla Mark.
È ora di mostrare a tutti chi sono davvero, dribblo due degli avversari prevedendo le loro mosse dopo averli osservati per tutto il primo tempo.
'Di qui non passerai' urla Eagle.
'Ma non farmi ridere!' Rispondo per poi essere colpita da una nuova energia, compio uno scatto velocissimo in avanti mentre il giocatore avversario viene spazzato via da un fulmine.
Sorrido fiera di me stessa di questa nuova tecnica.
'Jack ascoltami, ho avuto un idea che può funzionare' mi porto di fianco a lui 'quando salti dai lo slancio ad Axel con la pancia, in questo modo non guarderai giù' gli spiego.
'Ce la puoi fare Jack, confido in te' sorrido sincera.
Gli passo la palla e insieme al porcospino, finalmente riescono a realizzare il famoso trampolino inazuma.

'Goal, Wallside ha aiutato Blaze a spiccare il volo e a colpire la palla con tutta la sua forza. Segna così un goal spettacolare. La Raimon è in vantaggio'

'Siete stati grandi!' Salto sulle spalle di Jack abbracciandolo.
'Grazie Baylee, senza di te non ce l'avrei mai fatta' risponde rosso.
Oh, ti voglio bene anche io orso.

'Ed ecco il triplice fischio dell'arbitro, è finita. La squadra capitanata da Mark Evans vince la prima partita del torneo regionale'

'Hai avuto un colpo di genio a farmi saltare sulla pancia di Jack, per non parlare della tua nuova tecnica!' Mi scombina i capelli Balze dandomi fastidio.
'Sono un fottuto genio, lo so porcospino' alzo le spalle aumentando la mia autostima.
'Si ma adesso placa il tuo ego' mi guarda ridendo mente gli faccio la linguaccia.
'Bravissimo Jack, ce l'hai fatta hai visto?' Ci viene in contro il capitano.

Ho appena finito di prepararmi nello spogliatoio femminile della scuola, è ora di tornare a casa dopo una lunga giornata. La partita alla fine é andata bene, però, non ho più visto Jude. Chissà cosa pensa della mia nuova tecnica, gli piacerà?
Ma a me cosa interessa di cosa pensa quel ragazzo?
'Alla fine ci sei riuscita'
Ora mi immagino anche la sua voce.
'Hey ragazzina, mi hai sentito?' Mi giro al suono di quelle parole, è lì davanti a me, mi sta guardando.
Lo guardo, mi piace tutto di lui: i suoi rasta, il suo completo con la camicia, i suoi occhialini.
Chissà come sono i suoi occhi?
'La smetti di fissarmi, se vuoi ti faccio una foto dura di più. E poi cos'è quella che sto vedendo, bava?' Chiede con il suo solito sorrisetto arrogante sul viso.
'Sharp te l'ha mai detto nessuno che sei proprio bello?' E lui arrossisce.
Che tenero.
'Baylee, sei sicura di stare bene?' Si avvicina a me e mi poggia una mano sulla fronte.
'Ma tu scotti!' Esclama mentre mi prende per mano.
Ah, ecco perché sto delirando così tanto su quanto sia sexy.
'Jude mi gira la testa' mi porto una mano sulle tempie.
'Hai la febbre, aspetta ti accompagno io a casa'
No, aspetta cosa?
'Ma cosa dici, sto benissimo' infatti vedevo due Jude, non più uno.
'Non essere più sciocca di quanto già non lo sei e fatti aiutare' mi mette una mano sulla vita e porta il mio braccio dietro al mio collo.
Camminiamo per i corridoi della scuola ormai deserti e usciamo dal cancello principale.
'Su sali in macchina che ti accompagno a casa' mi apre lo sportello di una macchina e mi fa accomodare.
Quindi ha la patente?
'Tu guidi? Ma quanti anni hai?' Chiedo all'occhialuto al mio fianco.
'Ne ho diciannove, quasi venti' risponde alzando le spalle. Quindi è più grande di me.
'Hai visto, alla fine abbiamo vinto' parlo cercando di tenermi sveglia.
'Ti ho guardata, alla fine forse non sei così sciocca come pensavo, hai del potenziale. Tuttavia, non riuscirai mai a superarmi nel ruolo di centrocampista' il suo ego è grande quanto una montagna.
'Io non ne sarei così sicura, potrei batterti in qualunque momento se solo volessi...' e senza neanche sentire la risposta, crollo definitivamente seduta sul sedile della macchina.