Quella Volta Che Gabi Fece l'Amico Stronzo

313 27 32
                                    

Quella domenica, quasi senza preavviso perché ci fu giusto una chiamata mezzora prima, Gabi andò a trovare Riccardo a casa sua. Per quanto lui odiasse abbastanza le visite a sorpresa, gli fece piacere.

In mattinata aveva dovuto mettersi a studiare per un compito di storia. Era indietro a causa dei molteplici impegni e aveva ancora un centinaio di pagine da fare. Non era una materia che detestava ma ne avrebbe fatto a meno.

Dopo un'oretta con il libro davanti a sé aveva iniziato ad annoiarsi. Così, quasi senza riflettere ma come gesto spontaneo, aveva preso il telefono e aveva scritto a Colette.

"Ciao! Che fai?".

Era il primo messaggio non a scopo teatrale o lavorativo che le inviava. Lei aveva risposto dopo poco.

"Ehii! Guardo la TV, tu?".

Riccardo era stato contento che lei fosse stata al gioco e le aveva subito risposto.

"Studio. Compito di storia".

"Mmm che palle...Condoglianze".

"Mi tocca...Non ho voglia".

"Ti capisco. Io sto guardando un reality show idiota".

La conversazione era andata avanti per tutta la mattina, senza impegno ma senza pause e, alla fine, lo studio di Riccardo era andato a farsi benedire. Stranamente non si sentiva in colpa.

Con la pausa pranzo le loro risposte avevano iniziato ad arrivare a intervalli più lunghi e Riccardo si era costretto a riprendere in mano il libro tra le due e le tre. Poi era arrivato Gabi.

<<Passavo di qua e ho pensato di venirti a salutare>> gli disse quando si furono chiusi al piano di sopra. Riccardo lo fece accomodare su una sedia di fronte al tavolo su cui stava studiando: <<Storia?>> chiese Gabi.

<<Sì, sono indietro da paura>>.

<<Io sto finendo il ripasso. Strano che sia più avanti di te>> gli ammiccò e Riccardo guardò altrove.

<<Già>> decise di cambiare discorso: <<Ti porto qualcosa? Un tè? Dell'acqua?>>.

<<Una soda se ce l'hai>>.

<<Ehm, vado a controllare>>.

Riccardo scese di sotto e lasciò Gabi da solo. Non aveva pensato di portarsi dietro il cellulare e, mentre lui era intento a setacciare la cucina alla ricerca di una soda facendosi aiutare da sua madre, gli arrivò un messaggio di Colette.

Lo schermo si illuminò sotto gli occhi di Gabi che, attirato dalla luce, allungò lo sguardo per vedere chi fosse. Quando lesse il nome di Colette spalancò gli occhi. Il messaggio diceva: "Bob Marley e ti prego non dirmi nulla".

Pensò in fretta. Non voleva farlo, non era leale nei confronti di Riccardo e non era neanche un comportamento degno di un migliore amico. Ma fu più forte di lui, lo giudicava un colpo basso quello.

Si accertò che Riccardo non stesse salendo le scale e afferrò il suo telefono, aprendo il messaggio. La chat con Colette Tremònt si sprigionò sotto il suo naso e si mise a leggere.

Ignaro di tutto, Riccardo tornò di sopra con una lattina e un bicchiere.

<<È tutto quello che ho trovato. Non è soda ma si avvicina>> disse entrando nella stanza.

Si bloccò in piedi di fronte al tavolo, dove Gabi lo guardava con astio.

<<Quando pensavi di dirmelo?>> gli chiese con rabbia.

Il Bene Genera BeneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora