Sabotaggio

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 In serata Riccardo scrisse un messaggio a Colette per sincerarsi delle sue condizioni di salute.

"Ehi! Come stai? Oggi mi hanno detto che sei stata male".

Lei rispose dopo poco: "Ciao P., tutto bene, solo un forte mal di testa, non ce l'avrei fatta a seguire le lezioni! Domani torno".

Riccardo si concesse un sorriso di fronte alla P.

"Mi spiace...Però sono contento che ti sia passata".

Pensò a qualche cosa di carino da aggiungere ma non sapeva cosa. Non voleva chiederle di uscire per messaggio perché lei avrebbe potuto non rispondergli e sarebbe stato imbarazzante. Invece dal vivo sarebbe stata costretta.

Così le chiese del giornalino e parlarono per un bel po' di cose poco importanti, come facevano tempo addietro, fino a quando lei non lo salutò per andare a dormire.

Il giorno dopo, all'intervallo, Riccardo andò di sopra per mettere in atto il piano della mattina precedente. Trovò Colette alla cattedra a parlare con il professore e aspettò che finisse prima di entrare.

<<Ciao>> lei sembrava felice di vederlo e gli sorrise.

<<Ciao. Come stai?>> chiese Riccardo come prima cosa.

<<Molto meglio, grazie>>.

<<Ottimo. Vuoi fare due passi?>>.

Colette accettò e si misero a passeggiare per i corridoi, fino alla terrazza. Si appoggiarono alla ringhiera e si godettero l'aria di maggio. Riccardo cercò di farsi il più vicino possibile a lei senza rendere la cosa troppo palese. Aveva un buon profumo, non se n'era mai accorto.

<<Ti volevo chiedere di uscire, Colette>>.

Finalmente lo disse, imponendosi di reggere il suo sguardo non appena lei glielo puntò addosso.

<<Tu e io>> aggiunse, come se non fosse abbastanza chiaro.

Colette fece un sorrisetto ironico e colpito al tempo stesso: <<Mi stai chiedendo un appuntamento, Riccardo?>>.

<<Sì>> rispose lui senza esitazioni.

Colette trasformò il sorriso da ironico a quella che poteva essere un'espressione lusingata e abbassò la testa.

<<Lo sai che sto uscendo con Trevor>>.

Era la prima volta che pronunciava il nome del mitico ragazzo che stava frequentando e Riccardo se lo ficcò bene in testa.

<<Lo so. Ma se non state insieme penso di non mancare di rispetto a nessuno>>.

Lei annuì, sempre con quell'espressione: <<No, non stiamo insieme. Ma mi trovo bene con lui, quindi chissà...>>.

Riccardo si sentì il cuore vacillare ma cercò di rimanere con lo sguardo su di lei. Alla fine Colette lo guardò di nuovo.

<<Domani sera esco con lui. Diciamo che ti faccio sapere>>.

Non era un no, ma non era neanche un sì. Riccardo annegò nella delusione ma si sforzò di non darlo a vedere e di sorridere.

<<Ok>>.

Rientrarono entrambi nell'istituto e tornarono ognuno nelle rispettive classi. Gabi chiese subito a Riccardo come fosse andata e lui scelse di rimanere sul vago.

<<Mi fa sapere>> rispose, fingendo ottimismo.

<<Bene, speriamo>>.

Passò il resto della giornata e tutto il mercoledì a rimuginare sul fatto che Colette sarebbe uscita con il famoso Trevor. Ne concluse che il senso delle sue parole fosse questo: aspetto di vedere come va la serata con lui, se non succede niente esco con te. Non poteva essere altrimenti.

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