Anche la partita di quel sabato andò alla grande. La Raimon vinse per cinque a due. Si avvicinava la finale del torneo, mancavano solo tre incontri. La squadra aveva il morale altissimo, era sicura di vincere e, la sera, nel loro locale preferito, i ragazzi brindarono alla coppa che avrebbero innalzato al cielo il mese successivo.
Colette non si fece vedere. O almeno, Riccardo non la scorse tra gli spalti della curva Raimon. Per lui fu l'evidente segnale che qualcosa fosse andato storto nella loro relazione. Il suo ultimo messaggio doveva aver scatenato una reazione negativa da parte di Colette e sarebbe stato un bel casino rimettere le cose a posto. In ogni caso non aveva tempo per pensarci o non avrebbe giocato bene la partita. Se ne sarebbe preoccupato una volta terminato l'incontro. Così archiviò il pensiero e scese in campo con determinazione.
In realtà attese fino al giorno successivo. Non voleva peggiorare ulteriormente le cose e preferì prendersi del tempo per capire come impostare le proprie mosse. Era ormai evidente che avessero qualcosa da chiarire. La sua natura non gli era ancora ben chiara ma quel qualcosa esisteva e stava minando il loro rapporto.
Poi, totalmente inaspettato, nel pomeriggio di domenica Colette gli scrisse un messaggio.
"Bella partita, avete giocato bene".
Quelle poche parole bastarono per risollevare il morale di Riccardo e far scomparire ogni brutto presentimento.
"Grazie! C'eri? Non ti ho visto" le rispose.
"Sono arrivata in ritardo, mi sono messa nei posti più alti".
La notizia rese il cuore di Riccardo incredibilmente più leggero e si ritrovò a sorridere.
"Ah ok. Grazie di nuovo, ce l'abbiamo messa tutta".
"Non avevo dubbi che avreste vinto".
Quindi non era arrabbiata con lui. Riccardo era così felice che contemplò di nuovo l'idea di invitarla a uscire. Decise che, se si fosse ripresentata l'occasione come la volta precedente, non si sarebbe più tirato indietro.
E l'occasione arrivò, quel giovedì. Erano stati giorni tranquilli, Colette aveva ricominciato a parlargli e a rispondere ai messaggi con il solito cipiglio, le cose sembravano essere tornate a posto. Riccardo si imbatté in lei al termine delle lezioni, quando uscì dall'aula con Gabi. Stava appendendo alla bacheca vicina all'ingresso le liste delle classi che sarebbero state fotografate il 9 maggio e quelle del 10. Gabi volle andare a dare un'occhiata e Riccardo lo seguì.
Colette si accorse di loro e sorrise a entrambi: <<Ciao ragazzi. Venite a curiosare?>>.
<<Sì. Quando ci hai messi?>> rispose Gabi avvicinandosi al foglio.
<<10. Ho bisogno anche di una foto della squadra per l'appendice dei club scolastici, posso venire il 9 per quella?>>.
Gabi guardò Riccardo che si sentì tirato in ballo e dovette improvvisare: <<Ehm...ma sì, penso di sì>> disse.
<<Molto bene. Già che sei qui, mi dai una mano con questi?>> senza attendere una risposta, Colette gli schiaffò contro il petto delle copie delle liste.
Lui le prese e le guardò: <<E cosa ci devo fare?>>.
<<Le appendi di sopra nelle altre bacheche>> rispose pragmatica Colette.
Leggermente imbarazzato, Riccardo guardò Gabi che ridacchiò e si defilò: <<Fa' con comodo, ti aspettiamo al campo>>.
Sulle prime lo maledisse mentalmente per averlo lasciato da solo al posto di aiutarlo per fare prima. Ma poi si disse che avrebbe potuto essere l'occasione che aspettava, così accettò di aiutare Colette.

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Il Bene Genera Bene
FanfictionConosciamo tutti Riccardo Di Rigo come una persona riservata e sensibile. Ma cosa succederebbe se una ragazza esuberante e chiacchierona fino allo stremo entrasse brutalmente nella sua vita? Una storia che non chiede altro che essere letta😋