Capitolo 36 - Il consiglio di Endeavor e l'insegnamento di Yaoyorozu

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Shoto Pov

«O-okay...»

Era questa la risposta di (T/n): un 'okay' molto poco convinto.
Ma poco convinto di cosa?
Delle mie promesse, o dei suoi sentimenti?
Che lei ci stesse seriamente ripensando? Che si fosse veramente pentita di avermi rifiutato?

E poi, quell'improvviso imbarazzo... Cosa significava?
Non mi aveva voluto spiegare il motivo, e l'unica spiegazione che mi veniva in mente era che si trattasse di una cosa imbarazzante.
Quindi, logicamente, anche il ripensare al suo rifiuto, si poteva classificare come 'cosa imbarazzante'.
Tuttavia, dentro di me, qualcosa di diceva che non era finita qui. Che ci fosse dell'altro sotto.
Ma non capivo cosa.

Venni riportato alla realtà dall'entrata di Aizawa-sensei.
«Buongiorno, ragazzi.» disse. «Ho un annuncio per voi.»
Tutti ci mettemmo attentamente in ascolto, temendo il peggio.
«Tra meno di un mese, ci saranno i test finali. Immagino tuttavia, che lo sappiate già, e che vi siate già messi sotto a studiare per evitare di prendere un insufficienza, o no?» disse, sapendo già la risposta.

In quei giorni, tra il Festival dello Sport e il tirocinio, probabilmente nessuno aveva avuto il tempo o la voglia di studiare.
Non che per me fosse un enorme problema, ovviamente.
Ero discretamente bravo a scuola, nelle materie teoriche come in quelle da Hero, e mi sarebbe bastato solamente ripassare un po'.

Lo stesso di certo non si poteva dire di persone come Kaminari, che nella graduatoria dei voti era l'ultimo, o come Ashido, che invece era penultima.

Tutte quante le persone che avevano bisogno di aiuto andarono da Yaoyorozu, che era la prima in graduatoria.
Io ero sesto, mentre (T/n) terza.
Quando pensai a lei, mi ricordai improvvisamente di una cosa.

«(T/n)!!!» urlai, tirando fuori un bigliettino dalla tasca dei pantaloni.
Lei si girò per guardarmi con aria interrogativa.
«Shoto? Cosa c'è?» mi chiese.
«Ecco tieni.» dissi porgendole il bigliettino. «È da parte di mio padre... Io non l'ho letto, e non so cosa ci sia scritto...»
Lei, sempre più stranita, mi prese il bigliettino tra le mani, e lo aprì.

(T/n) Pov

Quando presi il bigliettino dalle mani di Shoto, avevo per sbaglio sfiorato la sua pelle, e il mio cuore aveva saltato un battito.
Cercai di concentrarmi sul bigliettino, e lo aprii.
Dentro c'era scritto:

Il tuo stile di combattimento è quasi privo di pecche, eccetto una.
Da come ho visto durante il Festival dello Sport, per creare oggetti di luce di dimensioni maggiori del tuo palmo, devi secernere la sostanza liquida o gassosa, e solo dopo la puoi solidificare.
Questo fa perdere tempo, senza contare che ti devi concentrare, e in battaglia ciò non è sempre possibile.
Come consiglio da Hero presso il quale hai fatto l'esperienza sul campo, il mio consiglio è di trovare un modo alternativo per creare grandi oggetti.
Non so se possa funzionare, ma mi è venuto in mente che magari potresti aggiungere man mano materia ad un oggetto solido già creato.

I Want To Be Your Icy Hot || SHOTO TODOROKI x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora