Shoto Pov
«Stai bene?» chiesi.
La ragazza mi guardò stralunata per qualche secondo.
«Io...Si, credo. Emh...grazie...» mi fissò come per chiedermi di lasciarla andare. Non so bene per quale ragione, ma non lo feci.
Francamente all'inizio non mi ero nemmeno reso conto di essere in una situazione tanto compromettente e ambigua.
Una mia mano era anche molto, ma MOLTO vicina al suo...
"Però, che bel cul-" corressi i miei pensieri prima di risultare un maniaco pervertito "MA CHE STRACAZZO VADO PENSANDO".In realtà... oltre a...beh, il suo fisico... mi ero perso nei suoi occhi grigi...
Lei era...semplicemente bellissima.
«Sicura?» chiesi di nuovo. Senza rendermene conto avevo usato una voce... sensuale? Si poteva chiamare così? Non so per quale ragione ma non riuscivo a pensare lucidamente; la mia mente era vuota, e il mio cuore batteva a mille.
«Si, veramente. Sto...bene, grazie»
La ragazza stava continuando a sbattere le ciglia in modo lento e tremendamente libidinoso.
Scossi la testa e per un momento ripresi coscienza dei miei pensieri.
Lascia andare la ragazza e la aiutai a mettersi dritta; perse però l'equilibrio e mi finì addosso. Per fortuna la sorressi ancora, ma nel mentre le nostre parti intime si erano strofinate per benino... La ragazza era chiaramente a disagio, come lo ero io, ma non sembrava essersi accorta molto del nostro 'accidentale strofinamento'. Forse ero io che mi facevo troppi problemi.
Beh, è la prima volta che sto così a contatto con una ragazza... Alle medie ero abbastanza popolare, anche nell'altro sesso, ma non avevo mai avuto nè l'intenzione nè l'impulso di uscire con una ragazza. Mentre ora, vorrei solo stare in questa posizione per sempre.«Beh, arrivederci allora. Sta più attenta la prossima volta.» parlai per primo. Non volevo che se ne andasse, però la vedevo a disagio e non riuscivo a sopportarlo.
«Si, grazie. Mi dispiace... Beh arrivederci...» mi disse, fece un cenno di ringraziamento col capo e se ne andò.
Io tirai un sospiro e mi guardai la punta delle scarpe. Fu in quel momento che notai un piccolo problemino che mi si era manifestato ai piani bassi...
"Cazzo Shoto. Con una sconosciuta??Controllati" pensai.
Non rimasi fermo un secondo di più, corsi verso casa e restai chiuso in bagno una buona mezz'ora. Non riuscivo a togliere l'immagine del viso di quella ragazza dalla mia mente.(T/n) Pov
«Stai bene?» era la voce di un angelo.
Lo guardai un po' perplessa per qualche secondo, ma poi risposi.
«Io...Si, credo. Ehm...grazie...» dissi leggermente a disagio. Il fatto è che eravamo in un posizione troppo romantica e molto equivocabile... Ma, anche se il mio cervello mi diceva che era meglio rimettersi dritta, il mio cuore mi diceva: "Rimani"
Di solito non ascolto il cuore ma, quella volta, lo feci.
Sentivo la sua mano che era finita sul mio didietro, poteva essere un buon motivo per sottrarsi a quello sconosciuto? Sì, in effetti sì. Ma qualcosa nei suoi occhi mi diceva che lui non era un maniaco sessuale, uno stupratore o qualunque altro tipo di molestatore. Non so per quale ragione, ma credo che nemmeno lui trovava il coraggio di lasciarmi andare e di rompere il contatto tra i nostri occhi.
«Sicura?» mi chiese nuovamente lui, usando una voce pericolosamente sensuale. Pericolosamente per me.
Senza accorgermene, sbattei lentamente le ciglia più volte.
«Sì, veramente. Sto...bene, grazie.» dissi.
Il ragazzo mi aiutò a rimettermi in piedi, ma io persi nuovamente l'equilibro e caddi addosso a lui. Mi sorresse, ma le nostre intimità erano entrate in contatto per qualche secondo. Sentivo un rigonfiamento che premeva sui miei pantaloni.
"Wow, dev'essere gross-" fermai la mia mente prima di diventare una depravata pervertita.
Cercai di rimanere impassibile, in modo da non aggravare il disagio che c'era tra noi.
Non ero mai stata così vicina ad un ragazzo, mi piaceva molto però. Avrei voluto rimanere in quella posizione per sempre.«Beh, arrivederci allora. Sta più attenta la prossima volta.» mi disse.
«Si, grazie. Mi dispiace... Beh, arrivederci...» dissi un po' dispiaciuta. Feci un cenno col capo e me ne andai.
Camminando mi resi conto che potevo essere in ritardo per l'incontro con Midoriya, guardai quindi l'ora sul cellulare per esserne sicura.
"Ma sono solo le 15:48!!! Come cavolo è possibile?! Mi sembrava di essere rimasta avvinghiata a quello sconosciuto per molto di più!" pensai, poi sorrisi imbarazzata e mi coprii le guance per nascondere il rossore.
Mi diressi, ancora cercando di togliere l'immagine del volto di quel ragazzo dalla mia mente, verso il bar in cui avrei dovuto incontrare Midoriya.
Quando ci arrivai lo trovai già seduto al tavolo. Lo riconobbi perché papà un giorno me lo aveva descritto.
Mi avvicinai e lui appena mi vide saltò in piedi.
«Piacere, Midoriya Izuku.»
«Piacere mio, sono (T/n) Yagi, ma puoi chiamarmi anche (T/n)-chan.»
Midoriya annuì, teso, si vedeva da un miglio che era a disagio.
Ci sedemmo ed io feci di tutto per concentrarmi su Izuku ma i miei andavano costantemente a finire sull'incontro tra me e quel ragazzo bicolore...Ordinammo, sia io che Midoriya prendemmo un tè verde.
«Vedo che anche a te piace il tè.» commentai facendo un sorriso gentile.
«Mh, sì. Mia madre me lo preparava sempre...ora beh con gli allenamenti con All Might e tutto il resto, non ho più molto tempo...»
«Sai, sono sicura che a tua madre farebbe molto piacere sapere che adori il suo tè... Insomma diglielo, finché puoi...» tornai triste e apatica, la mamma mi mancava un sacco.
«Oh, io...non avevo pensato che... Scusa» disse Midoriya dispiaciuto.
Feci un sospiro e poi sorrisi: «Sai, in realtà è bello poter parlarne con qualcuno come se fosse una cosa normale. Grazie Midoriya!»
«Oh beh... Di niente!» disse lui facendo una debole risatina. Il problema sta nel fatto che ridendo il tè li andò di traverso finendo quasi per soffocarsi. La situazione era talmente comica che mentre tentavo di aiutarlo a non morire soffocato stavo ridendo anch'io, finendo per sputare tè dalle narici.
Lui vedendo me rise ancora di più, e tra colpi di tosse, tè sputato in giro e risate stavamo facendo un pandemonio.
Tutto il locale ormai era girato a guardarci.
«Mid-Midoriya... Mi sa che ci conviene andare» dissi annaspando in cerca di aria.
«Si...ahaha f-forse è meglio...» disse, anche lui col fiato corto.
Pagammo i nostri due tè e ce ne andammo alla velocità della luce.In fondo mi stavo divertendo con Midoriya...
Per un istante la mia mente volò di nuovo al pensiero dell'incontro con quel ragazzo bicolore, e il mio cuore saltò un battito.Già, avevo proprio fatto bene ad uscire di casa quel pomeriggio...
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I Want To Be Your Icy Hot || SHOTO TODOROKI x Reader
Fanfic[COMPLETA] Sei ancora una bambinetta quando lasci il Giappone e vai a vivere in Italia con tua madre, mentre tuo padre, All Might, vi raggiunge solo ogni tanto. Purtroppo però, nemmeno l'Italia era un posto sicuro. Tua madre era morta senza che tu...