Capitolo 15 - USJ

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(T/n) Pov

Quella mattina mi ero svegliata particolarmente energica; come ogni pomeriggio, quel giorno, avrei avuto le lezioni di Fondamenti di Eroismo, e non so per quale ragione ma mi aspettavo qualcosa di veramente figo.
Non ne fui delusa, infatti...

«Per la lezione di Fondamenti di Eroismo di oggi è stato deciso che vi supervisioneremo in tre: io, All Might e un'altra persona.» disse Aizawa.
«Domanda! Di cosa ci occuperemo?» chiese Sero.
«Disastri, naufragi, qualunque cosa... È un esercitazione al soccorso!» rispose Aizawa mostrando una tesserina con scritto 'RESCUE'.
«Rescue... Suona difficile!» commentò Kaminari.
«Già!» disse Ashido.
«Scemo! È questo il dovere di un eroe, no?! Non vedo l'ora di mettermi alla prova!» disse Kirishima.
«Se si tratta di naufragi, non ho rivali! Croak croak!» disse Tsuyu.
«Sembra divertente...» disse Shoto.
Lo guardai, sorrisi e dissi: «Sì, è vero! Già stamattina avevo un bel presentimento sulla lezione di oggi!»
«Ehi, non ho ancora finito.» disse Aizawa, ristabilendo il silenzio. «Questa volta decidete voi se indossare i costumi o meno. Perché, tra gli altri, ce ne sono alcuni che limitano i movimenti. Visto che il luogo dell'esercitazione è un po' lontano, prederemo un autobus. È tutto, cominciate i preparativi.» concluse.

Tutti avevamo indossato i nostri costumi, tutti tranne Izuku.
«Deku, sei in tuta! E il tuo costume?» chiese Uraraka.
«Si è rovinato nell'altra esercitazione... Ho sentito che della riparazione si occuperà un'agenzia di supporto. Sono in attesa.» spiegò lui.
Io annuii, ero un po' dispiaciuta di non aver potuto vedere Izuku in azione nella Battle, in realtà.

Mi avvicinai a Shoto, che era qualche fila più avanti.
«Ehi, Icy Hot.»
«Oh! Ehi!» disse lui girandosi verso di me. «Ci sediamo vicini in autobus,
(T/n)?» chiese.
Il mio cuore saltò di gioia nel petto, ma cercai di non darlo troppo a vedere.
«Sì, perché no...» dissi, ingoiando la saliva.
"Mi hai solo chiesto di sederci vicini ed io mi sento come se avessi vinto un milione di yen... Perché...?" pensai.

«Disponiamoci in due file, in modo da sederci velocemente sull'autobus!» ordinò Iida.
In realtà tutti i suoi sforzi furono praticamente inutili siccome l'interno dell'autobus aveva i sedili disposti ai lati e rivolti verso il centro.
Io ero seduta accanto a Todoroki, dietro Bakugo e Jiro.
Io e Shoto ci guardammo ed io chiesi...

Shoto Pov

«Non sei eccitato, Shoto?» mi chiese (T/n).
Io strabuzzai gli occhi.
"E-eccitato...?" pensai. "Ah, per la lezione di oggi, immagino... Oddio, ma cosa posso arrivare a pensare..."
Tossicchiai leggermente e le risposi.
«Sì... Abbastanza...»
«Sai, Shoto... Stavo pensando: il tuo quirk consiste nel ghiaccio e nel fuoco, vero?» chiese lei, io annuii.
«Beh, significa che puoi anche sciogliere il ghiaccio che crei!»
«Sì, è esatto. Ma dove vuoi arrivare?»
«Non so... dev'essere scomodo in alcune situazioni...»
«Del tipo?»
«Per esempio, congelami la mano.»
«Cos...»
«Tu fallo.»
«Come ti pare...» dissi, e le congelai la mano.
Lei strozzò un gemito in gola, probabilmente non si aspettava tutto quel freddo in un colpo, ma sembrava veramente qualcos'altro.
Io ingoiai di nuovo a vuoto.
«B-bene, ora sciogli il ghiaccio.»
«Ma... che cavolo vuoi fare?» non ci stavo veramente capendo un accidente, e in più quel gemito risuonava nella mia mente come un eco.
«Sh...Shoto, è freddo. Muoviti, fallo...» disse lei.
Io stavo facendo veramente fatica a concentrarmi e lei, che parlava sussurrando lentamente, non aiutava affatto.
Con uno sforzo enorme di concentrazione, usai la mia sinistra per sciogliere il ghiaccio e lei, tanto per aggravare la situazione, disse: «Ecco...Vedi? Mi sono bagnata tutta.»

In quel momento mi venne una gran voglia di darle uno schiaffo... Ma anche un impellente bisogno di baciarla.
Non feci nessuna delle due, e credo di essermene pentito.

Dopo aver fatto piazza pulita di tutti i pensieri sconci che avevo in testa, riuscii a formulare correttamente una frase di senso compiuto.
«Che cosa volevi...dimostrare...?»
«Che il tuo quirk può risultare scomodo se si sta al chiuso, per vari aspetti. Uno dei quali è appunto l'acqua in cui si tramuta il ghiaccio nel caso venisse sciolto. Il che, se si vogliono rallentare i nemici, può essere un vantaggio in realtà! Purtroppo nel salvataggio risulta inutile, perché l'acqua che si viene a creare è calda e non si può bere... In compenso il tuo è un un quirk molto versatile!» disse lei sorridendo.
"Ah... Voleva solo cercare di capire cosa potrei fare con il mio quirk, oltre al limitarmi al creare onde di ghiaccio... Sono un idiota. È già la seconda volta che faccio pensieri poco casti su questa ragazza, non va bene." pensai.
Cercai comunque di concentrarmi su ciò che (T/n) diceva, ma la mia mente andava inevitabilmente a finire sull'ambigua conversazione di prima.

Dopo dieci minuti di autobus, finalmente, arrivammo a destinazione.

«Lo USJ?!» urlarono tutti in coro.
Anche io sinceramente ero un po' sorpreso, ma non lo diedi a vedere.
Anche se con (T/n) non ero per niente apatico e distaccato, ogni volta che lei si allontanava il mio cuore precipitava nuovamente nel gelo in cui era abituato a stare. Solo lei riusciva a sciogliere il ghiaccio che mi attanagliava da ormai troppi anni. Solo lei.

«Inondazioni... Frane... Incendi... Eccetera. È un luogo di esercitazione ideato da me, che ipotizza ogni tipo di incidente o catastrofe è il suo nome è... Uso no Sagai ya Jiko room, ovvero camera delle catastrofi e degli incidenti fittizi. O, per abbreviare... USJ!» disse un Hero, probabilmente il terzo nostro supervisore di quel giorno.
«Space Hero Numero Tredici! L'Hero gentiluomo che sta riscuotendo notevole successo nel salvataggi dai disastri!» disse Midoriya che ovviamente conosceva vita, morte e miracoli anche di quell'Hero.
«Uaah! Lo adoro!» si aggiunse Uraraka.
«Bene! Prima di cominciare, voglio dirvi un paio di cose! Ragazzi, come saprete... Il mio quirk è il Black Hole. Risucchia tutto e lo riduce in polvere.» cominciò a parlare Numero Tredici. «Con quel quirk si salvano persone da qualunque disastro!» lo interruppe i Izuku.
«Già... però è un potere che può uccidere altrettanto facilmente. Anche tra i vostri ci saranno quirk del genere. Nella comunità dei supereroi, l'utilizzo del quirk a precisi requisiti ed è severamente regolamentato, perciò... a prima vista sembra funzionare. Tuttavia, Non dimenticate che ciascuno di voi possiede un dono che, se compirete un passo falso, può nuocere alla gente. Credo che, con la prova di forza di aizawa, abbiate scoperto le potenzialità che il vostro quirk nasconde... e che con la con la Battle di All might, abbiate sperimentato la pericolosità di utilizzarlo contro esseri umani. Con la lezione di oggi... si cambia prospettiva! Impareremo a usare il quirk per salvare vite umane! Il nostro potere non serve ferire gli altri, ma a proteggerli! Voglio che torniate a casa con questa consapevolezza! Fine! Vi ringrazio per l'attenzione!» disse, concludendo con un inchino.
Tutti cominciarono ad applaudirlo.
«Allora, cominciamo con...» disse Aizawa, per poi interrompersi.
La sua e la nostra attenzione venne catturata dal progressivo aprirsi di un portale di fumo nero, e da coloro che ne uscirono.
Il primo fu un uomo con delle mani arrampicate per tutto il corpo.
Guardai (T/n), l'avrei protetta da tutto e da tutti, ma era sbiancata.
Aizawa si lanciò verso quell'uomo e le altre persone uscite da quel portale, intimandoci di rimanere indietro.

Noi non potevamo niente contro di loro. Quelli erano Villain.

I Want To Be Your Icy Hot || SHOTO TODOROKI x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora