Capitolo 23 - Festival dello Sport pt 2

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In effetti, la vera sfida era appena cominciata.

(T/n) Pov

Sapevo quale poteva essere il piano di Shoto, e, se fosse riuscito ad attuarlo, per me sarebbe stato veramente difficile raggiungerlo.
Stava studiando i Villain virtuali, e sarebbe stata una questione di attimi prima che fosse riuscito a capire che l'idea migliore era congelarli per poi farli cadere, in modo sbarrare la strada agli altri; quindi mi mossi prima di lui.
Avevo già un'idea. Era un po' complessa, ma fattibile.

Feci quasi l'esatta cosa che avevo fatto per salvare Kacchan all'Esame di Ammissione, solo che scelsi con cura il Villain da attaccare.
Saltai, mi aggrappai con una mano al Villain mentre con l'altra creai una robusta arma che trapassò il corpo del robot. Saltai giù prima che cadesse.
Quando il suo corpo inerme crollò, cadde addosso agli altri, provocando una reazione a catena simile a quella delle tessere del domino.
Io corsi verso la fine, creando muri e barriere qualora un Villain mi stesse per piombare addosso.
Proseguendo, eliminavo le barriere, rendendole gassose, in modo da ostruire gli altri.

Non mi guardai in dietro, ma ero sicura che Shoto fosse rimasto di sasso.
«1-A, Yagi! Conquista del primo posto, espugnazione e ostruzione in un colpo solo! Che strategia sorprendente! E che quirk!» disse Mic.
Non persi tempo e continuai a correre.
Il mio pensiero volò ad Izuku, speravo se la stesse cavando...

Correndo, arrivai alla seconda barriera.
Era un grande canyon con diversi pilastri che si ergevano dal fondo, collegati tra loro da fili di metallo.
«Ed ecco che la concorrente in testa è arrivata alla seconda barriera... The Faaaall! Tutti gli altri stanno ancora lottando contro quei robot... Yagi ha un vantaggio spaventoso!»

Il mio quirk non era tanto utile contro quell'ostacolo, ma non potevo fermarmi a pensare, avevo gli occhi di tutti puntati addosso.
Avevo circa cinque minuti di vantaggio rispetto agli altri, quindi avevo tutto il tempo di prepararmi per la mia strategia.
Era una tattica un po' più dispendiosa rispetto alla precedente, e che non avrei potuto attuare se non fossi stata in così netto vantaggio.

Poggiai entrambe le mani sul filo di metallo e, concentrandomi, creai una superficie piatta per poter correre senza problemi.
La piattaforma era ben saldata al filo, così non poteva cadere, ed era larga giusto giusto come i miei due piedi.
Corsi su di essa come se fossi sulla terra ferma, anche se dovetti fare molta attenzione a calibrare il mio peso, per non far ondeggiare eccessivamente la corda.
Giunsi all'altro pilastro individuai la corda che conduceva alla via più breve e ripetei l'operazione.
Ovviamente man mano che avanzavo, dissolvevo gli appoggi, come avevo fatto con le barriere nell'ostacolo precedente.
Ero quasi alla fine, quando Mic annunciò l'arrivo di altri concorrenti: Shoto e Kacchan.

Mi sbrigai a percorrere gli ultimi due fili e giunsi alla fine proprio quando Shoto e Kacchan avevano appena superato il primo pilastro.

«Yagi della 1-A è ancora in testa! Sfruttando il suo vantaggio per usare una strategia inaspettata, mantiene il suo primo posto con molta eleganza! Signori Hero Professionisti, restate con gli occhi incollati allo schermo!» commentò Mic. «Così la nostra intraprendente alunna è già arrivata al terzo e ultimo ostacolo... Un campo minato! Come in Rambo III! Per la cronaca, le mine sono molto scarse in quanto a potenza, ma fanno un rumore esagerato... È inevitabile farsela sotto! Ah, e sono disposte in modo che, a guardarle bene, si capisca dove sono situate!»

"Capisco perfettamente lo scopo di questa prova... Serve per mettere in difficoltà soprattutto chi è primo... Beh, è chiaro che correndo normalmente mi farò raggiungere subito da Kacchan e da Shoto... L'unica possibilità è creare una rampa di lancio per saltare in aria ed evitare tutte le mine... Okay, posso farcela! Sono molto stanca, ma non ho febbre. Posso riuscirci, posso vincere!" pensai.
Percorsi ancora qualche metro evitatando le mine, cercando con lo sguardo il punto in cui ne erano concentrate di più.
Una volta individuato, creai una grande rampa di luce che mi permise di spiccare un enorme balzo, il quale avrebbe dovuto farmi arrivare giusto giusto alla linea di traguardo.
Le esplosioni da me causate, non mi sfiorarono nemmeno per sbaglio, ma avevano il compito di rallentare gli altri, e di non fargli usare la rampa prima di me.
Purtroppo Kacchan, che aveva superato persino Shoto, mi si stava per avventare contro.
Shoto però lo bloccò con del ghiaccio, che tuttavia non mi agevolò per niente.
Stavo per andare a sbatterci contro, se non fosse stato per la mia prontezza di riflessi. Usai quel ghiaccio per darmi un ulteriore spinta.
Shoto e Kacchan si stavano rallentando a vicenda, e si erano quasi scordati di me.
Stavo per vincere, ma un'esplosione cavalcata da Izuku riuscì a superarmi.
Aveva usato il rottame di un Villain virtuale come 'tavola da surf'.
E, usando la potenza dell'esplosione di molte mine come booster, riuscì a raggiungere me, Shoto e Kacchan.
Era riuscito a batterci tutti.

«E il primo a tagliare il traguardo è... Midoriya Izuku della 1-A! Che rimonta pazzesca per Midoriya!» urlò Mic, in completa estasi. «Seconda classificata... Yagi (T/n) sempre della 1-A! Peccato, aveva un'ottima strategia, ma non aveva calcolato l'intraprendenza di Midoriya! Terzo classificato, Todoroki Shoto, anche lui della 1-A! Quarto invece, Katsuki Bakugo! Altro alunno della 1-A, che quest'anno ha fatto faville! Che corsa signori! Un mega applauso per i nostri primi quattro classificati!»

Io e Izuku guardammo mio padre che ci stava sorridendo dagli spalti.
Izuku era al settimo cielo, gli scese anche qualche lacrimuccia di commozione.
Io lo abbracciai fortissimo.
«Ce l'hai fatta, Izuku! Ce l'abbiamo fatta! Mio padre sarà fierissimo di noi!» gli urlai.
Lui mi sorrise e si asciugò le lacrime.
Io guardai Shoto che, da quando aveva tagliato il traguardo, non mi aveva scollato gli occhi di dosso.
Ero felice di averlo battuto, ma quel senso di svuotamento interiore non mi abbandonava.

Shoto Pov

Avevo perso.
Non solo non ero riuscito a battere (T/n)... Ma mi ero addirittura lasciato battere da Midoriya!
Mio padre mi stava guardando degli spalti e la sua espressione arrabbiata diceva tutto.
Non che mi interessasse il fatto che fosse arrabbiato, ma per dimostragli di non aver bisogno di lui, dovevo battere (T/n).

«Okay! Finalmente abbiamo finito! Ecco i risultati...!» disse Midnight indicando un tabellone dove apparsero i nomi delle persone che passavano al secondo round.
«I primi quarantadue concorrenti arrivati, hanno passato le eliminatorie! Mi dispiace per chi non ce l'ha fatta, ma abbiamo organizzato delle attività ricreative! Dalla prossima gara iniziano le finali, quindi vedete di dare il massimo in questa sfida! La seconda prova sarà... La lotta sulle spalle! I Partecipanti formano liberamente gruppi da due o cinque persone e scelgono un cavaliere. Di base, ha le stesse regole di una normale lotta sulle spalle, ma l'unica differenza è che in base ai risultati di prima, verranno assegnati dei punti a ciascuno di voi! I punteggi saranno in ordine crescente. Il quarantaduesimo avrà cinque punti, il quarantunesimo dieci... È così via. Tuttavia, il primo classificato... Ne ha diecimila!»
Tutti, me compreso, si girarono verso Midoriya, che era sbiancato.
(T/n) gli tirò una gomitata amichevole sulle costole per fargli coraggio, e il mio cuore si strinse in una morsa gelida.
«È una battaglia di sopravvivenza che mette in difficoltà i primi, e che ha come come scopo di sovvertire l'ordine gerarchico!» continuò Midnight. «Il tempo limite è di quindici minuti! I punti di ogni persona in una squadra verranno sommati e scritti sopra una fascia che il cavaliere dovrà tenere legata in fronte. Tutti i comportamenti antieroici verranno puniti con la squalifica! Sappiate, inoltre, che nonostante tutte le vostre fasce vengano rubate, o che sia cavallo che cavaliere vengano disarcionati... Non verrete eliminati! E ora, per i prossimi quindici minuti, formate le squadre!» concluse.

Una parte di me, non so quanto grande o importante, avrebbe dato di tutto per fare squadra con (T/n).
Ma non potevo.
Non potevo rimangiare le mie stesse parole.

I Want To Be Your Icy Hot || SHOTO TODOROKI x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora