[COMPLETA]
Sei ancora una bambinetta quando lasci il Giappone e vai a vivere in Italia con tua madre, mentre tuo padre, All Might, vi raggiunge solo ogni tanto.
Purtroppo però, nemmeno l'Italia era un posto sicuro.
Tua madre era morta senza che tu...
«Ehehm» tossicchiò Aizawa. «Yagi, mi dispiace svegliarti dal mondo dei sogni, ma dovresti prestare attenzione alla lezione.» «Eh? Ah, sì... Mi scusi professore.» dissi, destandomi dal mio torpore.
Ero semplicemente molto stanca. Non ci potevo fare niente... In quei giorni, tra le ripetizione sulla chimica con Yaoyorozu e il ripasso del programma per l'esame, avevo a malapena il tempo per dormire. Ah, senza contare i consueti allenamenti fisici con mio padre.
Cercai di prestare attenzione alle parole di Aizawa, provando a non riaddormentarmi. «Come stavo dicendo, le vacanze estive sono vicinissime, ma ovviamente non è ragionevole che possiate riposare per ben trenta giorni di fila. Perciò, durante le vacanze sarà organizzato un ritiro nei boschi!» «Le prove di coraggio!» esclamò Ashido. «Il bagno!» ululò Mineta. «Il curry...» disse Iida.
«Che bello! Un ritiro nei boschi, sono entusiasta!» dissi rivolta a Shoto. «Già, fantastico!» mi rispose lui.
«Tuttavia, chi non supera gli esami... Vedrà l'inferno delle lezioni supplementari a scuola!» disse ancora Aizawa. Avevamo esultato troppo presto. «Forza mettiamocela tutta!» urlò Kirishima. Un coro di sì partì da tutti quanti i miei compagni.
Le settimane passarono inesorabili, tutti quanti si stavano impegnando al massimo a studiare e ad allenarsi. Avevamo ricevuto una soffiata da Kendo della B, che a sua volta aveva sentito dire da alcuni senpai, riguardo alla prova pratica: a quanto pareva si trattava di una prova simile all'Esame di Ammissione, contro dei robot, quindi nessuno si preoccupava più di tanto.
Venne il giorno dell'esame scritto. In realtà era abbastanza semplice, e non ebbi particolari problemi a svolgerlo. Quando il tempo scadde e tutti consegnarono i fogli, Kaminari e Ashido corsero ad abbracciare e ringraziare Yaoyorozu, che li aveva aiutati a studiare.
Esattamente una settimana dopo, era il giorno dell'esame pratico. Indossammo i nostri costumi da Heroes, ed era giunto per me il momento di provare quello nuovo. Dopo la battaglia con Stain, il mio costume era andato in riparazione, e ne avevo approfittato per cambiarne il design.
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Mi avevano detto che, siccome il mio quirk portava ad un innalzamento della temperatura corporea, sudare era importante per stabilizzare non artificialmente la temperatura. Il mio vecchio costume copriva interamente il mio corpo, e mi impediva di rilasciare sudore. O meglio, sudavo sì, ma il sudore veniva intrappolato nelle fibre del tessuto, e quindi era praticamente inutile.
Però... I tizi dell'agenzia nella quale avevo mandato il costume avevano un po' esagerato... La gonna era cortissima!
Uscii dallo spogliatoio e mi diressi verso Shoto. «Ehi, sei pronto?» gli chiesi. «Prontissimo! E t-... Wow...» mi rispose, interrompendo la frase a metà quando si girò a guardarmi. «Hai... Cambiato costume... T-ti sta bene...» Il suo sguardo scivolò sulle mie gambe. Diventai scarlatta, ma prima che lui se ne potesse accorgere, Aizawa cominciò a parlare.
