I Want To Be Your Icy Hot || SHOTO TODOROKI x Reader

Capitolo 45 - Accanto a me

Prima di iniziare, ci tenevo a ringraziarvi per i 4 e passa K.
Grazie❤️

(T/n) Pov

Vuoto. Buio. Mi sembrava di galleggiare.
Per quanto ancora sarebbe continuata quella sensazione?
Non molto.

Esattamente come ero entrata in quella bolla fuori dal tempo, ne ero anche uscita.

Attorno al mio collo c'erano delle dita, riuscivo a percepirle.
Non avevo nemmeno il pieno controllo del mio corpo in quel momento, ma la prima e ultima cosa che riuscii a vedere fu Shoto.
Il suo bellissimo viso era contratto in una smorfia di dolore, e gli occhi lucidi di lacrime.
Riuscii a malapena a sorridergli. Un sorriso triste, uno di quelli che coinvolge solo le labbra, mentre gli occhi rimangono spenti... Un sorriso finto.
Poi, una lacrima dispettosa sfuggì al mio controllo, rigandomi la guancia.
Senza nemmeno accorgermene, venni risucchiata da un warp.
Se devo essere sincera, sono contenta che l'ultima cosa che i miei occhi abbiano potuto catturare sia stata Shoto.
Almeno potrò imprimermi il ricordo del suo volto nella mente, per non scordarmelo mai.

Il viaggio nel warp durò meno di un istante, e mi ritrovai subito dopo in un sudicio bar, attorniata da Villain.

Prima che potessi reagire in qualche modo, venni legata al muro.
Mi resi conto solo in quel momento che accanto a me c'era una persona, Kacchan per la precisione.
Mentre lo legavano continuava a sbraitare insulti a destra e a manca, cercando invano di liberarsi.
Quando entrambi fummo ben ammanettati al muro, i Villain si misero tranquilli a sedere.

«E ora? Cosa si fa?» chiese una Villain bionda, con una fastidiosa voce da ragazzina.
«Bisogna aspettare Shigaraki.» le rispose seccato un altro tizio, con il corpo ricoperto di cicatrici.
«Oh! Il signor Tomura! D'accordo, ma che si sbrighi! Io mi annoio!» continuò la biondina.
«Signorina Toga, siediti, da brava.» la rimproverò un altro Villain con una maschera grigia e nera che gli ricopriva totalmente la faccia.
Toga, ovvero la Villain, non obbedì, ma si diresse verso di noi.
«Ohh! Ma che due ragazzi carini! Piacere, io sono Toga! Tu devi essere Katsuki, mentre tu (T/n)!» disse con un sorrisetto fastidioso.
«Chi ti ha dato il permesso di chiamarmi per nome, pazzoide?!» disse Kacchan in cagnesco.
Toga, per tutta risposta, si mise a ridere.
«Mentre tu, (T/n), fai lo stesso odore di mio e di Ochaco-chan!» disse poi, annusando brevemente l'aria.
«Odore?» chiesi. Non che mi interessasse molto cosa voleva dirmi quella pazza, ma almeno volevo capire cosa c'entrasse Uraraka.
«Sì, odore! Ti piace qualcuno, vero? A me sì! Mi piacciono le persone che odorano di sangue! E Izuku era esattamente così!»

Ma io non ascoltai la fine della frase, il mio cervello era rimasto bloccato a 'Ti piace qualcuno, vero?'.
Non ebbi nemmeno il tempo di ragionarci su, che Shigaraki fece il suo ingresso nella stanza.

Inizialmente, rimase in silenzio, ignorando tutti i suoi compagni e noi.
Si sedette su una sedia, guardando me e Kacchan a lungo.
«Allora?! Sei venuto qui per grattarti il culo o hai intenzione di dire qualcosa?!» sbraitò Kacchan ad un certo punto.
Io soffocai a stento una risata.

«Sarò schietto.» esordì Shigaraki. «Vogliamo chiedervi di unirvi a noi.»
«Ah! Stai sognando! Preferisco andare a spalare letame piuttosto che unirmi a un branco di perdenti come voi!» disse Kacchan beffardo.
«Come immaginavo. E tu, (T/n)?»
«Sai già cosa penso di te, bastardo. Sono già due volte che provi a convincermi, cosa credi che ci sia di diverso stavolta?»
«In effetti, non c'è nulla di diverso rispetto alle altre volte, ma permettimi di tentare.» mi rispose, accendendo una televisione.
Il canale sintonizzato, trasmetteva un intervista del Preside Nezu e dei professori Aizawa e Vlad King.
I giornalisti stavano addossando la colpa a loro per l'accaduto, mentre i tre poveretti cercavano di spiegare con tranquillità gli eventi realmente accaduti.
Prima che Aizawa potesse riprendere a parlare, Shigaraki spense la televisione.