(T/n) Pov
Giorno dell'inizio del tirocinio
E così arrivò il giorno dell'inizio dell'apprendistato.
Aizawa ci aveva accompagnati tutti alla stazione, dalla quale avremmo dovuto prendere i diversi treni per dirigerci alle Agenzie scelte.
Quando avevo comunicato a Shoto di aver scelto l'agenzia di Endeavor per il tirocinio, mi aspettavo che reagisse meglio.
Era felice di fare quell'esperienza insieme a me, ma titubante sul perché suo padre mi avesse opzionata.
In ogni caso, ora la scelta era fatta, e non me ne pentivo affatto.«Allora ci vediamo tra qualche giorno, Izuku! Buona fortuna! Anche a te, Uraraka!» dissi salutando i miei due amici.
Izuku sarebbe infatti andato da Gran Torino, mentre Uraraka da Gun Head.
Mentre ci salutavamo, scorsi Iida in lontananza che stava passando il tornello.
Qualche giorno dopo la fine del Festival, sui telegiornali non parlavano d'altro che del fratello di Iida, attaccato da famigerato Assassino di Heroes.
A quanto pareva, Ingenium, era rimasto paralizzato dalla vita in giù, e si era ritirato dal lavoro da Hero.
Iida era sicuramente giù di morale, ma nessuno poteva fare nulla per aiutarlo.«Allora, sei pronta? Andiamo?» mi chiese Shoto, interrompendo il flusso dei miei pensieri.
«Sì, andiamo.»
Con la valigia contenente i nostri costumi ben stretta in mano, prendemmo il treno ad alta velocità.
Una volta seduti sui nostri sedili, l'uno davanti all'altro, Shoto mi chiese:
«Sei felice di passare del tempo con me?»
«Ovviamente sì! Sai, dopo il Festival dello Sport abbiamo avuto poche occasioni per parlare come si deve...»
«Ecco, a questo proposito volevo chiederti scusa. Mi dispiace di averti sfidato, e credo anche di averti offesa.» disse lui, abbassando lo sguardo.
«No, non dispiacerti. Se non fosse stato per la tua sfida, non avrei mai dato il massimo durante il Festival!» riposi.
Lui alzò la testa, mi guardò e sorrise.
«Ti volevo anche ringraziare. Mi hai aiutato a superare un problema che mi portavo dietro dall'infanzia, se non l'avessi fatto probabilmente avresti vinto…»
«Tutto per te, Icy Hot.» dissi nuovamente io, sorridendo.Shoto Pov
Il suo sorriso era così bello, mi contagiava ogni volta.
Dopo il Festival dello Sport, non capivo più cosa mi stava succedendo.
Pensavo costantemente a lei, ancora di più di quanto non facessi già prima.
Quel pensiero che pian piano si era fatto strada dentro di me, era sempre più concreto... Poteva seriamente trattarsi di amore?
Io neanche sapevo cos'era, l'amore.
Sicuramente i miei genitori non ne erano l'esempio, e, oltre a qualcosina vista nei film, ero totalmente all'oscuro di ciò che poteva farmi capire di essere veramente innamorato di lei.
Probabilmente mi sarei affidato al mio spirito, e avrei cercato di capirlo in questi giorni passati assieme.Il treno arrivò in meno di mezz'ora alla città dove si trovava l'agenzia di mio padre, e dopo qualche minuto di cammino, giungemmo davanti all'edificio.
All'entrata c'era ad aspettarci mio padre.«Shoto, Yagi. Benvenuti alla mia agenzia.» ci disse venendoci incontro.
«Ciao, papà.» risposi io freddamente.
«Salve, Endeavor. Grazie per avermi opzionata.» disse (T/n) inchinando la testa.
Mio padre la guardò e fece un cenno con il capo.
«Forza, seguitemi nel mio ufficio.» ci disse, scortandoci fino ad un immensa stanza con una scrivania al centro.
«Come sicuramente saprete, il Turbo Hero Ingenium è stato da poco attaccato da Stain, l'Assassino di Heroes. Io al momento mi sto occupando del suo caso. Ora, cambiando discorso, la casa di All Might dista molto da qui, perciò ovviamente Yagi rimarrà a dormire da noi. Stasera, non appena l'agenzia chiuderà, tu Shoto la porterai a casa e io vi raggiungerò poco dopo. Andate a mettervi i vostri costumi, così poi possiamo iniziare subito.» ci disse mio padre, ordinando poi ad un sidekick di accompagnarci ai bagni.
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I Want To Be Your Icy Hot || SHOTO TODOROKI x Reader
Fanfiction[COMPLETA] Sei ancora una bambinetta quando lasci il Giappone e vai a vivere in Italia con tua madre, mentre tuo padre, All Might, vi raggiunge solo ogni tanto. Purtroppo però, nemmeno l'Italia era un posto sicuro. Tua madre era morta senza che tu...