Appena le lezioni terminarono tirai un sospiro di sollievo, finalmente sarei tornato nel mio "ambiente naturale": la piscina. L'unico luogo dove potevo sfogare tutte le mie pene e frustrazioni; ne avevo un gran bisogno dopo una giornata di scuola.
Mentre recuperavo la bicicletta, Giulia venne accanto a me, di nuovo. -Ci vediamo domani. Matteo...- Usò un tono piuttosto cordiale, al limite del sensuale.
-Puoi chiamarmi Matt.- montai in sella. -A domani.- usai un tono piuttosto naturale. Non volevo fare la figura del maleducato, in fondo lei era stata l'unica della classe che si era degnata di presentarsi. A differenza degli altri compagni che mi avevano guardato con sospetto.Quando raggiunsi il centro sportivo, legai la bici ad un palo vicino all'ingresso principale. La segretaria dell'altra volta, appena mi vide, salutò con entusiasmo quasi spiazzante. Tant'è che il suo collega le chiese se si sentisse bene.
-Salve.- ero perplesso. -Potrei avere la chiave del mio armadietto?-
-Ma certo.- mi diede una chiave piuttosto piccola con annesso portachiavi in gomma con il logo del centro. -Ecco a te.- la sua voce era quasi svenevole e sensuale.
"Ma che succede oggi?"
-La ringrazio.- ero decisamente stranito.
Raggiunto lo spogliatoio notai che era già gremito di ragazzi e uomini di ogni età.
Chi più giovane e chi più vecchio. Mi faceva piacere sapere che anche gli anziani potessero fare attività fisica; un'alternativa alla camminata fatta solo per poter andare a spiare gli operai che lavorano in cantiere.
Trovai con molta facilità il mio armadietto situato poco distante dall'ingresso alle docce, posai lo zaino di scuola al suo interno, mi spogliai e indossai il costume.
Dato che quel giorno la fortuna non era dalla mia parte, mi trovai la strada sbarrata da un ragazzo alto circa un metro e novanta, piuttosto muscoloso, biondo e con un tatuaggio tribale che gli copriva la spalla destra. Stava parlando animatamente con un suo amico, senza accorgersi che non c'ero solo io che doveva passare, ma anche altre persone.
Constatando che nessuno si faceva avanti per dire qualcosa, lo feci io. -Scusate, ma state intralciando il passaggio.- usai un tono deciso e autoritario, per quanto potesse essere convincente.
Il biondo mi guardò proprio come si guarda un dolce da una vetrina di una pasticceria. -Scusa tanto ragazzo. Purtroppo so di essere "bello grosso".- ammiccò al suo amico che intanto si era messo a ridere.
-Ma che spiritoso!- dissi seccato e passai senza che si scansasse, dandogli una leggera spinta.
-Sentito che muscoli d'acciaio?- esclamò con malizia.
Mi bloccai di colpo, presi dei respiri profondi, strinsi i pugni e me ne andai alla vasca senza nemmeno voltarmi.
"Che sbruffone, ma chi si crede di essere quello? Il padrone?".
Mi avvicinai al bordo e esservai per un attimo l'acqua che presto mi avrebbe avvolto nel suo abbraccio, era perfetta e quasi avevo paura ad entrarci per non turbare la sua quiete.
Mi tuffai e come primo esercizio optai per lo stile libero. La mia attenzione era focalizzata sul respiro e i movimenti delle braccia. Senza rendermene nemmeno conto avevo fatto quattro vasche. Presi fiato un paio di secondi poi proseguii con lo stile rana.
Appena raggiunsi il bordo vidi che c'era qualcuno in piedi davanti a me. Pensai che fosse uno dei bagnini. Ero già pronto a ricevere una sgridata.
Guardai in alto e constatai, con disgusto, che non si trattava del bagnino, ma del "simpaticone" di prima.
-Che vuoi?- chiesi, togliendomi gli occhiali e sedendo sul bordo.
-Lo sai che sei proprio bravo.- si inginocchiò accanto a me. Era così vicino da poter sentire il calore del suo corpo.
-Grazie, ma non ho bisogno di complimenti.- cercai di riprendere fiato e forze per il prossimo esercizio.
-Come sei acido ragazzo.- scherzò ancora.
Irritato dalla sua presenza mi rimisi gli occhiali. -Scusa. Ho da fare adesso.- rientrai in acqua e lo lasciai lì da solo.
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Al tramonto
Teen FictionMatt si è appena trasferito a Brescia e la convivenza con il padre, che non vede da quando era piccolo, non è idilliaca; una convivenza quasi forzata, poiché l'improvvisa scomparsa di sua madre grava sulla coscienza di Matt. Un giorno Matt farà la...