Ottobre inoltrato e le temperature si erano abbassate notevolmente. E tra un paio di settimane ci sarebbe stata la commemorazione dei defunti. Era arrivato il momento di tornare a Roma per fare visita a mia madre, ma non ci sarei andato da solo. Avrei chiesto a Davide di accompagnarmi.
Se ripensavo a tutto quello che era successo mi sentivo male.
Quando Davide venne a riprendermi a scuola un giovedì pomeriggio: -eccolo....- appena entrai in macchina accogliendomi con un bacio. -Andata bene a scuola?-
-Non male dai. Oggi mi hanno interrogato in Italiano.- sbuffai.
-Voto?-
-Sette, ma tirato per i capelli. Non ero molto concentrato.-
-Come mai?-
-Ho ripensato a mia madre... sai tra due settimane c'è la commemorazione dei morti.-
-Capisco....-
-Infatti. Volevo chiederti se avresti voglia di accompagnarmi a Roma.-
Davide ci pensò per un breve istante. -Va bene. Tanto non ho nulla in programma.-
-Grazie. Non avevo voglia di andarci da solo.-
-D'accordo... se vuoi prenoto i biglietti per il treno.-
-Certo.-Arrivammo in piscina e notammo che Alex era già negli spogliatoi. Appena ci vide entrare fece una smorfia disgustata. E questo mi fece stare male.
Mi avvicinai a lui.
-Che fai Matt!- Davide mi richiamò.
Gli feci cenno di non muoversi. -Perché mi hai detto che non so che cosa significa amare qualcuno? Se credi che io non ti abbia amato a suo tempo ti sbagli... ero davvero innamorato di te. Ti ho amato tanto quanto mia madre.- provò a ribattere, ma lo fermai. -perciò non azzardarti mai più a dire che non ho amato nessuno.- gli puntai il dito come avvertimento.
-Hai ragione.... e ti chiedo scusa per quello che ho detto. Ero in preda alla rabbia... perdonami.-
Lo guardai perplesso, ma allo stesso tempo ero triste.
-Io ti perdono. Però non puoi comportarti così. Ho un ragazzo adesso. Sono sicuro che anche tu troverai la persona giusta.-
Annuì.
-Hai fatto bene a parlargli. Speriamo che si sia calmato un po'.-Quella stessa sera parlai sia con Miriam che con Alfredo per informarli della mia gita a Roma.
-Come mai vuoi tornare là?- chiese Alfredo.
-Voglio fare visita alla tomba della mamma.-
-Caro... te la senti di andare?- Miriam mi prese la mano.
-Sì. Ma non sarò da solo con me verrà anche Davide.-
Miriam si voltò verso Alfredo. -Alfio bello. Secondo me dovresti andare con loro. In fondo lei era tua moglie...-
-Non saprei....- si stava rattristando.
-Ti prego Alfio. Fallo per Matt...-
Alla fine si lasciò convincere.
-Vieni anche tu Miriam.- proposi.
Lei scosse alla testa. -No. È una questione solo vostra, io sarei solo di intralcio.-
-Allora dirò a Davide di prenotare tre biglietti del treno.-
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Al tramonto
Novela JuvenilMatt si è appena trasferito a Brescia e la convivenza con il padre, che non vede da quando era piccolo, non è idilliaca; una convivenza quasi forzata, poiché l'improvvisa scomparsa di sua madre grava sulla coscienza di Matt. Un giorno Matt farà la...