Davide e Alex

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Arrivai in piscina con dieci minuti di ritardo. Il professore dell'ultima ora ci aveva trattenuto per finire la lezione e per assegnarci una marea di compiti da svolgere a casa. Come se non fossimo già abbastanza carichi di lavoro.
Entrai nello spogliatoio e con mia sorpresa trovai Davide, già pronto per rimettersi in forma.
-Davide....- gli andai incontro. -Che bello vederti anche qui.-
-Non ne potevo più di stare in quella casa. E poi...- si guardò attorno. -Mi manca il tuo corpo.- fece passare una mano sul mio ventre.
-Allora. Lascia che te lo mostri.- mi spogliai, restando solo con la biancheria intima.
-Mi piace...- mi baciò il collo.
-Non qui... ricordati dove siamo. Ora se non ti dispiace.- feci segno di voltarsi.
-Come se non ti avessi visto senza...- disse con malizia.
-Fai il bravo....-
Appena misi il costume... -Ora puoi girarti.-
-Uffa... io volevo vedere.- mi attirò a se.
Con l'affanno che si intensificava, riuscii a dire, -se vuoi andiamo a casa mia più tardi.-
-Giochiamo al dottore?- rise.
-Sempre il solito...- gli diedi una pacca sul petto.
-Mi dispiace interrompervi.- riconobbi quella voce.
Era Alex.
-Cosa fai qui?- chiesi. Ma forse intuii la sua risposta.
-L'altro giorno. Quando sono venuto a farti visita, ho trovato interessante questa piscina, così ho pensato: "voglio iscrivermi per poter stare di nuovo con il mio amico del cuore".- Il suo sguardo si posò su Davide. -Tu devi essere Davide. Matt mi ha parlato di te. Di voi...-
Davide fece un paio di passi avanti, portandosi davanti a me.
-Sì. Sono io...- incrociò le braccia.
-Piacere di conoscerti.- Alex allungò la mano per stringergliela. Ma Davide non si mosse. -Non sei molto educato.-
-Perché sei qui?- Davide sembrava infastidito.
-L'ho spiegato prima... perciò se non hai capito.  Non è affare mio.- posò la sua roba e cominciò a svestirsi.
-Andiamo Matt...- Davide mi fece segno di seguirlo.
-Tu vai io ti raggiungo.-
Davide mi lasciò da solo con Alex.
-Perché fai così?- chiesi.
-Così come?-
-Ti stai comportando da arrogante. Non ti riconosco più...-
Alex rimase impassibile.
-Non c'è bisogno che ti risponda... credo che tu sappia la risposta.-
-Alex tu sei mio amico. E non voglio che la tua gelosia possa distruggere il rapporto che c'è tra di noi.-
-Io non sono geloso. Voglio solo stare con te. Come ai vecchi tempi.- allungò la mano verso il mio viso. Ma mi scostai.
-Alex. Perché non vuoi capire?- me ne andai. Lasciandolo li da solo.

-Va tutto bene?- mi chiese Davide, vedendomi giù di morale.
-Sì. Non mi va di parlare adesso.-
Ci raggiunse Alex. Si portò a bordo piscina, e dopo averci dato un rapido sguardo si tuffò.
Non sapevo più come comportarmi con lui, ero perso, e in quel momento avrei tanto voluto che mia madre fosse ancora viva per chiederle cosa avrei potuto fare.

Al tramontoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora