Sei mesi dopo.
-Santo cielo... non riesco a mettermi a posto i capelli...- Miriam girava per l'appartamento completamente in balia della disperazione. Cercava in tutti i modi di sbrogliare i nodi dei capelli che le si erano formati durante la notte. -La prossima volta vado a dormire con i bigodini.-
-Stai calma Miriam.- le andai incontro e l'aiutai a spazzolarsi.
-Ti ringrazio....- si soffermò su di me. -Tesoro sbrigati a vestirti...-
Risi. -Sono appena le otto del mattino e mancano ancora tre ore alla cerimonia- dissi, cercando di essere il più naturale possibile. Anche se dentro di me stavo per avere un attacco d'ansia.
-Alfredo... hai fatto colazione?- Gridò da una stanza all'altra.
-Sì. Tranquilla.-
-Bene. Ora sbrigatevi.- andò a chiudersi in bagno e da lì si sentì soltanto il suono della sua voce mescolato a quello del phon.-Come sto?- chiese appena ci raggiunse. Aveva deciso di indossare un abito lungo, rosso e pieno di lustrini.
-Bellissima....- esclamammo in coro io e Alfredo.
-Grazie.... forza Matt. Devi andare a vestirti anche tu. Alfredo aiutalo.-
Io avevo scelto di indossare un bellissimo completo blu con ricami damascati, e guardandomi allo specchio mi resi conto che il giorno più importante della vita di una persona era finalmente arrivato. Anche se non immaginavo che per me fosse arrivato così presto.
-Il mio Matt...- Miriam pianse. -Sembri un vero principe.-
-Grazie....- trattenni le lacrime.
Miriam guardò l'orologio. -Oddio. Sono le dieci. Dobbiamo sbrigarci.-
Miriam ci fece uscire di casa in fretta e furia.
-Stai calma Miriam. Già faccio fatica a muovermi in questo completo.- si lamentò Alfredo.
-Non lamentarti.-
Dopo quindici minuti abbondanti giungemmo nella location scelta per l'evento. Si trattava di un albergo con annesso un grande parco alberato.
La giornata era assolata e senza nemmeno una nuvola. La giornata perfetta.
Gli invitati erano già presenti sul posto e tra di loro vi erano: i familiari di Davide, Alex con il suo compagno, amici sia miei che di Davide. In totale eravamo una cinquantina. Avevamo optato per qualcosa di più intimo.
-Come sei bello Matteo...- la nonna di Davide mi diede un bacio sulla guancia.
-La ringrazio... ma Davide dov'è?-
-Dentro l'albergo...-
Lo raggiunsi dentro ed eccolo la, in piedi davanti al banco del buffet.
-Pensi già a mangiare?-
Appena mi vide, il suo viso si illuminò come la giornata.
-Sei bellissimo.- mi baciò.
Indossava uno smoking nero e assolutamente elegante.
-Anche tu....- ricambiai il suo bacio.
Mi prese il viso tra le mani e con voce gentile chiese, -sei pronto per affrontare questa avventura con me?-
Annuii.
-Andiamo....-Durante la cerimonia, l'emozione era palpabile, non solo da parte mia e di Davide, ma anche da tutti gli altri. Miriam era fuori di se dall'emozione e non smetteva di piangere.
Fu allo scambio delle promesse che tutti i miei sentimenti uscirono allo scoperto. Non potevo più trattenermi, volevo che tutti sapessero che tra di noi, non c'era solo amore, ma anche una perfetta intesa e sintonia.
Anche Davide non fu da meno, e quello che mi disse fu una vera dichiarazione d'amore, aveva sempre provato qualcosa per me sin dall'inizio. Mi era sempre stato accanto anche nei momenti più dolorosi e tristi. In quel momento mi ricordai il giorno del suo incidente, era stato in quell'attimo che avevo capito di amarlo e che non volevo perderlo.
Ma ora siamo uniti e l'amore sarà la sostanza che ci legherà l'uno all'altro. Per sempre.-Ti piace questo posto?- mi chiese durante il pomeriggio, quando il sole era pronto a tramontare oltre l'orizzonte.
-Molto... hai scelto bene.- lo abbracciai.
-Posso confidarti una cosa?-
-Certo....-
-Adoro il tramonto....- Mi strinse a se. -Ha dei colori meravigliosi.-
-È vero, ma è anche un simbolo.-
-Quale?-
-Simboleggia la fine di un ciclo per dare vita ad un altro.- lo guardai. -Per me rappresenta la fine della vecchia vita per iniziarne una nuova con te.-
Mi prese il viso tra le mani e con passione posò le sue labbra sulle mie.
-Hai ragione....-FINE....
STAI LEGGENDO
Al tramonto
Teen FictionMatt si è appena trasferito a Brescia e la convivenza con il padre, che non vede da quando era piccolo, non è idilliaca; una convivenza quasi forzata, poiché l'improvvisa scomparsa di sua madre grava sulla coscienza di Matt. Un giorno Matt farà la...