Ero in piedi già da un'ora abbondante, avevo impostato la sveglia del cellulare alle sei, e non volevo arrivare in ritardo per la seconda volta consecutiva.
-Buongiorno Miriam... papà...- salutai appena entrato in cucina.
-Ciao tesoro. Dormito bene?- Miriam mi diede un leggero bacio sulla guancia, lasciandomi un piccolo segno di rossetto.
-Sì... abbastanza.- presi in mano la teiera e mi versai una tazza di tè.
-Anche oggi andrai a nuoto?- domandò Alfredo di punto in bianco, spiazzando sia me che Miriam. Di solito non parlava se non spronato da lei.
-Certo papà. Ci andrò tutti i pomeriggi dopo la scuola.- sorseggiai il tè con disinvoltura e mangiucchiai una brioche al cioccolato.
Annuì. -Capisco...-
Miriam rimase a guardarlo per un breve istante, poi disse: -Alfio bello. Sbrighiamoci tra poco dobbiamo andare al lavoro.- Miriam si alzò in piedi per andare a mettere le solite scarpe dal tacco vertiginoso che facevano un rumore pazzesco quando camminava.
Rimanere anche per un secondo da solo con mio padre era come vivere in una cella di isolamento. In un certo senso mi faceva tenerezza e probabilmente avrei dovuto essere più comprensivo con lui, ma vi era sempre qualcosa che mi faceva arretrare, che mi bloccava.
-Tutti pronti?- esultò Miriam. Allegra e vivace come tutte le mattine.
Ci recammo tutti e tre in garage e prima che montassi in sella, Miriam mi diede le sue solite raccomandazioni.A scuola fui uno dei primi ad entrare in classe, per distrarmi un po' mi misi a scrivere un messaggio ad Alex e a controllare i post su Instagram. E non erano pochi, ma non mi importava avere migliaia di follower, era solo un passatempo.
Poco dopo vidi entrare Giulia, sempre accompagnata dalle sue inseparabili amiche.
Usai un sorriso come saluto. Ammisi che quella mattina era più carina del solito; indossava una semplice maglietta scura, gonna in jeans e ballerine nere decorate in pizzo. Aveva legato i lunghi capelli colorati con una semplice coda di cavallo.
-Ciao Matt...- Si sedette accanto a me con un movimento aggraziato, come se fosse una diva di Hollywood. -Hai dormito bene?-
-Abbastanza bene. Grazie.-
-Mi fa...- sospirò. -Mi fa piacere.- di nuovo si voltò verso le sue amiche che gesticolavano animatamente.
Dovetti trattenere le risate, mi sembrava di essere finito in un cartone animato o in un romanzo.
- Giulia.- richiamai la sua attenzione.
Il suo viso, prima si illuminò poi divenne paonazza. -Dimmi....-
-Dato che sono nuovo in questa scuola. Che ne dici se me la mostri a ricreazione.-
Balbettando esclamò. -Assolutamente... certo!-
-Perfetto- ammiccai.A ricreazione Giulia fu molto cordiale e gentile nel mostrarmi ogni singola aula di tutte le attività extra scolastiche. Come per esempio l'aula informatica, biologia avanzata e l'aula magna. All'inizio era molto tesa e nervosa mentre camminava di fianco a me, ma poi con il passare dei minuti si sciolse e le fu più naturale parlare. Non seppi dire il perché, ma durante quel tour avevo la sensazione di essere seguito. Feci finta di niente, e alla fine mi accorsi che dovunque andassimo vi erano le sue amiche che ci pedinavano, come delle stalker.
-Che mangi?- chiese indicandomi la barretta.
-Questa e una barretta energetica, diciamo che sostituisce un pasto completo. Lo faccio per il nuoto.-
-Da quanto fai nuoto?- domandò curiosa.
-Dodici anni...-
-Caspita. Immagino che sarai bravissimo...-
-Me la cavo.-
"Che modesto".
-Mi piacerebbe praticare uno sport, ma non ho mai tempo. L'unica attività sportiva che svolgo la faccio qui a scuola.-
-Perché non hai tempo?-
-Studio a parte? do una mano ai miei genitori nella pizzeria che gestiscono.-
-Ma davvero? Complimenti ...-
-Se ti va potresti venire a mangiare qualcosa.- lo disse con molto entusiasmo.
L'idea mi stuzzicava assai. Era già da qualche tempo che non mangiavo la pizza.
-Mi farebbe piacere...-
La campanella suonò, annunciando la fine della ricreazione.

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Al tramonto
Teen FictionMatt si è appena trasferito a Brescia e la convivenza con il padre, che non vede da quando era piccolo, non è idilliaca; una convivenza quasi forzata, poiché l'improvvisa scomparsa di sua madre grava sulla coscienza di Matt. Un giorno Matt farà la...