Le sue mani gli strinsero i capelli, tirandoli leggermente. Le mani di lui, invece, vagavano sulla sua pelle, calde, morbide, affamate. La spinse al centro della stanza. Lui si tolse con un gesto la giacca, abbandonandola sul divano con un lancio. Ambra si staccò da lui, e si sfilò il dolcevita. Giuseppe la guardò, bramoso. Lei lo afferrò per il colletto della camicia, tirandolo a sé e riprendendo quel bacio appassionato. Giuseppe la afferrò per i fianchi, facendole sentire la sua erezione prominente, dolorosa dentro i pantaloni. Ambra sorrise sulle sue labbra, facendo vagare le sue mani sul petto nudo di lui, man mano che sfilava ogni bottone dall'asola, tirandola fuori dai pantaloni. Lui cominciò a baciarle la mascella fino al collo, con le labbra umide, le mani che vagavano sul copro di lei. Ambra piegò la testa per rendergli facile l'accesso alla sua pelle, alla sua carne, mentre le sue dita giocavano con la cintura stretta, toccando distrattamente l'erezione pulsante, ancora coperta da troppi indumenti, suscitando in lui dei gemiti di supplica. Giuseppe le abbassò le spalline del reggiseno, facendole scendere lungo le spalle di lei e con un solo gesto, lo staccò definitivamente, liberano il suo seno, pronto ad accogliere le sue mani, la sua bocca, la sua lingua. La prese per le natiche, sollevandola e posandola sul letto. La guardò bramoso dall'alto, prima di sfilarle i pantaloni, lasciando la ragazza seminuda di fronte a lei. Giuseppe la osservò attentamente, la pelle leggermente abbronzata, i capezzoli già turgidi e leggermente umidi per i baci che aveva lasciato. Le sembrava la donna più bella del mondo. La punta delle sue dita sfiorò i suoi slip, provocando un respiro accelerato nella ragazza. Sorrise, malizioso. Cominciò a baciarle il petto, disegnando con la lingua un disegno fino all'ombelico. Ambra respirava affannosamente, vogliosa, mentre gli stringeva i capelli. Lui la guardò, senza interrompere il contatto con la sua pelle. Lentamente, con un movimento studiato le sfilò l'unico indumento che le era rimasto. Le prese le gambe, divaricandole, prima di cominciare a baciare l'interno coscia. Ambra smise di respirare, sentendo la sua lingua sfiorare la sua intimità ed inspirò rumorosamente quando lui ci soffiò contro, prima di cominciare a leccarla e baciarla. Spasmi di piacere la avvolsero, portandola ad inarcare la schiena, assecondando i suoi baci.
"Giuseppe..." Balbettò Ambra, il desiderio lancinante in lei. Non ci volle molto prima che lei venisse, travolta da un potente orgasmo. Giuseppe si sollevò, le labbra ancora umide, piegate in un sorriso furbo.
"Non mi sembra il caso di fermarsi, Presidente." Mormorò Ambra, ancora presa dal piacere, mentre lo afferrava per la cintura, con un dito infilato fra i pantaloni e la sua pelle, avvicinandolo a sé.
"Non ne avevo nessuna intenzione." Rispose lui e la osservò mentre con mani tremolanti, ancora scosse, gli sbottonava il jeans, decisamente di troppo in quella situazione. In un batter d'occhio anche i suoi ultimi indumenti, raggiunsero gli altri per terra, disseminati dentro casa. Lui fu sopra di lei, senza schiacciarla, tenendosi soltanto su un gomito.
"Ambra." Disse lui, guardandola negli occhi scuri, trafiggendola.
"Giuseppe. Taci. Ora." Disse solamente. E con un movimento fu dentro di lei, facendo gemere entrambi, per il piacere. I loro respiri si incontrarono.
Si mossero insieme, in gesti sempre più veloci. Il respiro di Giuseppe era rumoroso, contro il suo orecchio, scandito dal ritmo con cui si muoveva. Le sue unghie gli graffiavano la schiena muscolosa, tesa per i movimenti. Si mosse ancora e poi si rilassò, raggiungendo l'apice dentro di lei, accompagnando l'orgasmo da versi gutturali. Le lasciò un bacio sul collo e lei lo abbracciò forte, quando si staccò da lei.
Non credeva di aver mai goduto così tanto, prima di quella sera.
"Giuseppe?" Disse Ambra.
"Ambra?"
"Ricordami di non dare più peso alla tua età, dopo questa notte."
Lui rise e la cinse in un abbraccio contro il suo petto.
Quanto cazzo è difficile scrivere un capitolo come questo? L'avevo pubblicato stanotte, ma poi l'ho eliminato, cambiando idea all'ultimo e l'ho riscritto ahahah❤️
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Alla fine, vince chi si spoglia per primo. // GIUSEPPE CONTE
RomanceStoria che vuole un po' cavalcare l'onda, senza offendere in nessun modo il Premier. Tutta la storia è ispirata alla canzone di Postino, "Ambra era nuda", di cui vi consiglio l'ascolto. Preparatevi a piangere. Vi voglio bene. Ambra, 25 anni. Stude...