Giuseppe guardò Rocco, al suo fianco. L'uomo gli fece un cenno, cercando di mantenere un'aria sicura, ma per chi, come lui, lo conosceva ormai da anni, sapeva benissimo che quella era solo una facciata, tirata su per non mostrarsi debole e spaventato. I momenti successivi, sarebbero stati decisivi per la carriera e la vita di chiunque dentro quel palazzo.
L'uomo si voltò verso Ambra, che gli sorrise incoraggiante, nascondendo anche lei il nervosismo e gli lasciò un bacio sulla spalla fasciata dalla giacca. Giuseppe ricambiò il sorriso, deciso a non tirarsi più indietro. Avrebbero capito, ne era sicuro. E se non l'avessero fatto, sarebbe stato pronto ad accettarne le conseguenze. Si leccò le labbra e guardò davanti a sé, muovendo i primi passi con la ragazza al suo fianco, mano nella mano. Ancora prima di varcare l'uscita sentì il brusio ed il chiacchiericcio dei giornalisti aumentare. Fu travolto dalle loro voci, una volta fuori e, per la prima volta nella sua vita, si sentì stordito da tutte quelle domande. Si voltò nuovamente verso Ambra, cercando di donarle una sicurezza che nemmeno lui provava in quel momento, ma si sorprese nel vederla sorridente. Ciò che la stampa non vedeva era, però, come la mano della ragazza stringeva con forza la sua. Quella lo guardò raggiante, prima di fare un passo indietro, per lasciare lo spazio ai giornalisti di fargli domande. Quel mancato contatto lo fece vacillare per un attimo e percepì il vuoto al suo fianco. In un gesto spontaneo ed istintivo, la prese per il braccio, attirandola a sé, non volendo più avvertirne la mancanza.
Ambra sorrise e si portò una ciocca di capelli, dietro l'orecchio, mentre chinava il viso, sorpresa ed imbarazzata da quel gesto che non passò inosservato a nessuno, tantomeno ai giornalisti che si accalcarono ancora di più su di loro, puntando microfoni come fossero pistole sul viso di Giuseppe che, ritrovata la serenità, sorrideva a tutti loro.
"Non mi lascerete mai una tregua voi, eh." Disse, ridendo facendo un gesto vago con la mano libera. Il suo braccio si mosse lentamente sulla schiena della ragazza, cercando di sentirla più vicina. Ambra teneva lo sguardo basso, timorosa di dire o fare qualcosa di completamente sbagliato, in quel momento, ma non potè evitare o schivare gli sguardi dei giornalisti, rendendola nervosa. "Ragazzi, lasciatele un momento di respiro. Non è abituata, giustamente, a queste situazioni." Disse, Giuseppe, guardandola dolcemente. Le voci e le domande aumentarono.
"Buongiorno Presidente, lei è la sua compagna?" Chiese un uomo, sovrastando la voce dei suoi colleghi. Il Premier guardò Ambra, cercando il suo sguardo e la sua approvazione. Lei sorrise, annuendo.
"Sì, - mormorò Giuseppe, senza smettere di fissarla – è la mia compagna."
Ambra percepì il bisogno di piangere, in quel momento. Ma per la prima volta, dopo giorni, quelle, sarebbero state lacrime di felicità. Un nodo nel petto che non sapeva di aver coltivato, si sciolse dolcemente. Quelle poche parole potevano sembrare insignificanti, ma racchiudevano, invece, tutto quello che si erano promessi. Tutte le cene nascosti nel suo appartamento, tutti i viaggi che si erano negati, limitandosi a fantasticarli, tutte le passeggiate che non avevano fatto, le canzoni che non avevano ascoltato dal vivo. Sentiva la libertà scorrerle lungo tutto il corpo. Qualunque cosa fosse successa, dopo, non potevano più tornare indietro e, Ambra, guardando Giuseppe negli occhi, si accorse che non avrebbe nemmeno voluto tornare indietro."Scusi, signorina?" Attaccò di nuovo, lo stesso giornalista, rivolgendosi a lei. Lasciò una pausa in quella domanda retorica, che aspettava una sua risposta.
Lei si voltò verso Casalino, cercando una sua risposta o il suo consenso. L'uomo la guardò, nervoso, e annuì.
"Ambra. Ambra Arcieri." Rispose, sorridendo. Il giornalista rimase per qualche secondo in silenzio, cercando di collegare il suo nome a qualche personaggio. "Non si affanni. Non troverà il mio nome da nessuna parte, se non in una piccola cittadina pugliese." Lui sorrise, guardandola, ma questo non fermò le sue domande irriverenti che calpestavano quelle dei suoi colleghi.
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Alla fine, vince chi si spoglia per primo. // GIUSEPPE CONTE
RomanceStoria che vuole un po' cavalcare l'onda, senza offendere in nessun modo il Premier. Tutta la storia è ispirata alla canzone di Postino, "Ambra era nuda", di cui vi consiglio l'ascolto. Preparatevi a piangere. Vi voglio bene. Ambra, 25 anni. Stude...