Capitolo n. 4

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Di più - Capitolo 4

 Anastasia

Mi godo  il tepore del sole sul viso, allungando il collo  per coglierne interamente i raggi. L’aria distribuisce il fragrante profumo dei fiori dell’ampio glicine che s'intreccia intorno al vecchio gazebo di pietra, al centro del prato.

Mi piace stare all’aria aperta, mi rilassa e mi mette in armonia con me stessa.

E’ arrivata una nuova primavera,  la stagione del risveglio, del rinnovamento. La natura ritorna alla vita dopo l’uggioso inverno, le giornate si allungano, il sole riscalda la pelle.

Sono seduta sulla panchina del parco vicino a casa, la giornata di lavoro è finita e prima di rientrare ho l’abitudine di fermarmi qui insieme a mio figlio.

Portiamo del cibo alle anatre che abitano il laghetto, passeggiamo raccontandoci quello che ci è successo durante il giorno. Un giretto sullo scivolo, uno in altalena, arrivano altri bambini. Un momento catartico, indispensabile perché si  liberi dal carico di energia  che accumula  a scuola e un gradito svago per entrambi.

Tengo d’occhio Max che sta giocando con  un suo compagno di scuola. E’ un bambino  vivace, gli piace correre fino  restare  senza fiato.

 -la prendo io, la prendo io…-  urla al suo amico, mentre si  rincorrono cercando di portarsi via la palla.

Con lo sguardo fisso su di lui mi perdo a vagare con la fantasia.

Tra qualche giorno  Max compirà quattro anni,  vorrei tanto fargli una sorpresa e portarlo a vedere il mare.

Un porticciolo con le barche, una passeggiata sulla spiaggia a piedi nudi per sentire il contatto con la sabbia.

Chissà come si divertirebbe il mio cucciolo.

Un sogno...  è solo un sogno…..

Il mare è lontano e il viaggio non ce lo possiamo permettere.

E poi…..

Sospiro.

Meglio pensare a  preparare la sua torta preferita.

Inviterò i suoi amici per festeggiare, ai bambini basta poco per divertirsi.

-Mamma, mamma… -arriva di corsa tutto sudato- -ho fame! facciamo merenda?-

-Si certo, andiamo a casa, ho preparato  il gelato alla crema con le fragole, pensi che vada bene per la tua merenda?-

-Siiii… buonissimo!!-

-Emma, siamo rientrati.  Andiamo   in cucina a mangiare il gelato…-

-Vi raggiungo tra qualche minuto, Anastasia, appena finisce la puntata.-

Questa è l’ora della sua fiction preferita e neanche se casca il mondo  se la perde.

Abitiamo in casa  di Mrs. Smith  da quando è nato Maximilian.

L’ho conosciuta tramite internet,  quando lavoravo al call-center a Portland.

Avevo l’incarico di seguire  la campagna di raccolta fondi della ONLUS, creata da lei.

Il  “Centro per l’infanzia” per i bambini da 0 a 5 anni per madri in difficoltà, con frequenza gratuita.

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