Capitolo n. 7 (prima parte)

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Di più - capitolo 7

Raggiungo il ristorante con un taxi.

Trovo Thomas ad aspettarmi fuori,  vicino all’entrata.

Giacca e pantaloni color marrone di taglio sportivo con finiture di pelle, maglietta nera aderente di Armani che sottolinea i pettorali gonfi.

Si sposta un ricciolo ribelle dagli occhi scuri che risplendono sull’abbronzatura….

Naturale? Lampade?   Mmm… propendo di più per la prima.

-Buona sera Rose….- mi stringe la mano  e  inclina di lato la testa guardandomi  con approvazione -sei splendida, ti dona molto questo colore-.

Non mi sono  cambiata di abito, ho solo aggiunto un largo foulard di seta sulle spalle che mi sistemo leziosa.

Oh… che galante….

Speriamo che non tenti di farmi la corte per tutta la sera,  proprio no.

“ Ma da quando siamo passati al tu…?”

-Thomas… -  faccio un cenno di saluto con la testa -grazie, sei molto gentile-

Mi adeguo  alla sua confidenza  e spero che le smancerie finisca qui.

Dopo l’incontro con Christian non sono proprio del mio umore migliore. Sono tesa e ansiosa,  averlo rivisto mi ha resa parecchio inquieta.

Entriamo in  un locale moderno. L’arredamento è  minimalista  e molto raffinato.

I tavoli sono in gran parte  occupati,  ma è molto silenzioso e  siamo accolti da una rilassante melodia   di musica lounge in  sottofondo.

Ci  accompagna il  maître  ad  un  tavolo  nell’angolo del terrazzo  che si affaccia alla baia.

L’acre profumo di salsedine arriva alle narici trasportato da un venticello  che soffia carico di umidità e promette burrasca.

All’orizzonte il tramonto traccia una linea scura alle  costruzioni sulla costa e il mare riflette una spettacolare fascia arancione.

Il cameriere ci porta la carta.

-Che ne dici se mangiamo prima di parlare di lavoro?- mi chiede affabile.

-Sono d’accordo, ho proprio appetito. Quali sono le specialità di questo locale?-

Rispondo curiosando i nomi dei piatti tra le righe del menù.

-Le ostriche sono fantastiche, ti piacciono?- inarca appena un sopracciglio.

Colgo un ombra furtiva di malizia.

“Ostriche….. oh, mio Dio no. Lasciamo perdere.”

Fa caldo, si è alzata la temperatura di almeno tre gradi.

-A dir la verità non ne vado pazza, preferisco scegliere un altro piatto-.

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