Capitolo n. 23 (prima parte)

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Un sobbalzo  mi  sveglia bruscamente “ahia… la luce.. ”.

Gli occhi.., non riesco a tenerli aperti è come avere dentro della sabbia che graffia.

“Cosa mi succede? Dove sono?”

Perché mi  mancano   le forze?

Oh,  maledizione!

La gola brucia, ho un sapore in bocca schifoso, acido.

Sposto il viso, ma ho  qualcosa appoggiato sopra,  muovo piano le dita,

provo a alzare le braccia,   le gambe, sono pesanti, sembrano di piombo.

All’improvviso si stappano le orecchie, un frastuono irritante,  sembra una sirena.

Riapro a fessura gli occhi, è tutto sfocato. Il viso di un uomo ondeggia davanti a me.

 Mi gira la testa, no gira lui.

-Si sta svegliando- parole che   riecheggiano dentro  scuotendomi dal torpore.

Un fiotto di nausea, serro le palpebre.

-Mrs. Steele è con noi? Mi sente?-, mi chiede una voce. Qualcosa   preme   e schiaccia  le guance,

-la stiamo portando in ospedale. I suoi parametri sono stabili, non ci sono  ferite evidenti, ma andranno svolti degli esami di routine-, mi grida trapanandomi il cervello.

Mi rimbomba dentro di nuovo un grande frastuono, schiudo appena un occhio.

Ora vedo dei contorni, i colori  della divisa dei paramedici.  Un viso magro, due occhi che mi guardano  preoccupati aspettando una risposta.

“Porca miseria, sono in ambulanza?”

Alzo di poco la testa perché continuo a sentirla vuota, come una vertigine.

C’è  un’altra figura seduta in fondo,  distinguo solo una macchia di colore.

Richiudo gli occhi, è uno sforzo troppo intenso, mi pulsano le tempie.

Mi arrendo alla spossatezza, sono troppo debole.

“Concentrati Ana”.

Ho la sensazione di essere intrappolata nel mio corpo, sono disorientata, cerco un indizio che mi aiuti,  ma una densa nebbia copre tutto.

 Niente, sono troppo tesa, le immagini si formano lontane, non le catturo, vagano  in una specie di limbo e non so cosa fare.

Le pareti bianche,  macchie rosse… una distesa azzurra,  il mare.

“Il mare… mi piace il mare”. Libero la mente pensando al mare.

“Non esitare… dieci minuti” le parole di Christian ritornano.

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