Di più - Capitolo 11 (seconda parte)
Vado in camera mia a prepararmi.
Spazzolo bene i capelli e li raccolgo in un chignon lasciando sfuggire qualche ciocca. Indosso uno dei nuovi abiti acquistati. Un tubino verde acqua, con degli inserti in pizzo, i sandali alti avorio con dei piccoli strass .
Per il trucco, solo il mascara, fard nelle guance e penna colorata sulle labbra.
Faccio capolino in cucina per chiedere a Emma se posso entrare in camera sua. Ha uno specchio grande a figura intera.
-Beh, come mi sta?- la interrogo davanti allo specchio, lisciandomi il vestito di profilo.
Dato che mi ha seguita guardandomi perplessa, provo ad estorcerle un giudizio.
Dopo numerose smorfie teatrali che solo lei riesce a fare restando seria, sentenzia: -Vuoi metterlo al tappeto al primo sguardo?-
-Ma dai, non esagerare. Non mi sembra eccessivo- ribatto guardandomi dall’alto. Alla fine la trasparenza del pizzo è nella scollatura, neanche tanto profonda, e nel triangolo sul fianco. Magari questo è un pochino più audace. Ma ci avevo già pensato. Sventolo lo spolverino di maglina verde, di due toni più scuro del vestito.
Anche questo è trasparente, però copre abbastanza il vestito.
-Meglio così?- le chiedo indossando lo spolverino.
Sorride divertita -Va al tappeto entro il primo round lo stesso-.
-Ok, O.K.! mi cambio. Metto i jeans con la camicia in seta- sbotto seccata e ilare, allo stesso tempo, prima che mi accusi di qualche assurda malversazione.
-Non è il vestito-, puntualizza sghignazzando,
-puoi metterti anche un sacco della spazzatura, Ana, la luce che hai in quegli occhioni azzurri non cambierà. L’ho notata da quando sei ritornata, non c’è più quel velo grigio e triste che li oscurava. Persino i lineamenti del tuo viso si sono smussati. Sono rimaste solo delle piccole rughette dettate dall’ansia. E non credo dipenda da questo Thomas… vero?-
Arrossisco. -No!- mi stringo le spalle.
Davvero è così facile leggere il mio stato d’animo.
Una stretta al cuore e le lacrime salgono agli occhi.
Alt! Scaccio via questa stupida e inopportuna nostalgia.
Sono arrabbiata con lui, sono arrabbiata continuo a ripetermi. Sono arrabbiata…
Emma mi guarda sorniona, con aria malandrina di chi è riuscito nel proprio intento.
L’ha fatto apposta per insinuarmi l’ombra di Christian sottopelle.
Ce ne fosse stato bisogno.
-Quindi, calcolando che starai solo un’ora, il tempo per un aperitivo, e tanti danni in un’ora non si possono fare, decreto che il vestito verde va benissimo. Evita solo di guardarlo troppo negli occhi- conclude canzonandomi.
Dieci minuti prima delle venti sono pronta e prima di uscire prometto a Max di rientrare per accompagnarlo a letto.
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50 Sfumature "Di più"
Fanfiction50 Sfumature"Di più" è una "Fanfiction - What if...?" un epilogo diverso da quello scritto nella storia orginale della trilogia 50 Sfumature di E.L.James. Ad un certo punto la storia di Anastasia e Christian prende una strada diversa da quel...