Capitolo n. 10 (prima parte)

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Alloggiamo   dall’altra parte della città, è una zona immersa nel verde, con cottage,  villette e  condomini . Fanno da contorno all’abitato, due parchi pubblici tenuti molto curati.  Uno con tanti giochi per i bambini e l’altro con lo spazio per i cani,  lo stagno, cigni,  ochette e  anatroccoli che io e Max frequentiamo tutti i giorni.

L’appartamento di Emma  è al secondo piano di un piccolo condominio.

Appena atterrati,  le  ho telefonato  avvisandola del nostro arrivo e ci sta aspettando sul pianerottolo.

 Max   le corre  subito incontro per   salutarla.

L’abbraccia con riguardo e affetto  <ciao nonna Emma , siamo tornati> la bacia sulla guancia. 

-Ciao Max, tesoro mio, hai fatto buon viaggio?- 

Lui, al ricordo del viaggio in aereo, si agita -siamo saliti sul suo aereo- le dice   guardando  Christian, che nel frattempo è rimasto indietro,  fermo vicino a me.

Emma  guarda Christian, lo squadra prima con un cipiglio serio.  Poi quando  vede bene i suoi lineamenti   delicati e riconosce la somiglianza con Max  ne resta affascinata e gli fa un sorriso malizioso.

-Mi presenti il tuo amico, che ha un aereo-  si rivolge a Max accarezzandogli una guancia.

Max segna Christian con l’indice, non è il massimo del bon ton ma i bambini non vanno tanto per il sottile.

-Lui è Christian, un amico speciale della mamma e  mio…-   …   - ehmmm…. amico speciale anche mio-  si corregge.

Christian trattiene un sorriso compiaciuto per la presentazione di Max.

 -E’ un piacere conoscerla Mrs. Smith-, dice a Emma  stringendole  vigorosamente la mano.

- Ana mi ha parlato molto  di lei. Non le sarò mai riconoscente abbastanza per l’aiuto che le ha dato, anche con Max. E ci  scusi per il disagio di questi giorni. I miei uomini  le hanno messo a soqquadro la casa per  installare i sistemi di sicurezza. Si tratta di un’emergenza.  Ana le spiegherà tutto-

Il suo tono è caldo e le lancia il suo sguardo ammaliatore.

Il viso di Emma si addolcisce automaticamente.

-Non si preoccupi per questo, non mi hanno dato disturbo. Per quanto riguarda Ana e Max ci siamo presi  cura reciprocamente. Sono i miei due angeli.-

Cerca la sua completa attenzione scrutandolo  sostenuta. 

-Guai a chi pensa  di far loro del male-  lo dice con molta calma, è una minaccia gentile. Ma coglie impreparato Christian che resta  interdetto.

Ci invita a entrare e appena apre la porta uno squisito aroma  di arrosto ci da il benvenuto in casa di Emma Smith, cuoca raffinata.

I suoi nonni materni erano di origine italiana e dalla nonna ha appreso l’arte della cucina mediterranea. Qualsiasi cosa abbia a che fare con il cibo per lei è un rito sacro, dalla mondatura delle verdure alla cottura di carni pregiate.

 Max  prende per mano Christian che ha alzato il naso rapito dal profumo,  e lo trascina  dentro.  Ho il sospetto che gli farà vedere tutti i disegni che ci sono in giro per casa. Ne avranno per un bel po’.

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