Capitolo n. 8 (prima parte)

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Il pomeriggio passa frenetico tra i preparativi per la festicciola.

Io mi occupo della torta, e  mi cimento  con una ceesecake al cioccolato e  mousse di fragole fresche.

Bob si fa aiutare da Max a gonfiare i palloncini colorati per poi appenderli  in salotto, in cucina e in giardino. Ogni tanto qualche palloncino scoppia e Max urla divertito, saltando indietro e facendo finta di prendere paura. Non c’è stato verso di fargli schiacciare il suo solito  pisolino.

Mia madre ha recuperato  da un vecchio scatolone dei festoni arancioni, fanno tanto da “halloween” ma vanno bene lo stesso per dare un tocco di allegria.

-Vado a fare la spesa per la cena di questa sera- sbraita agitata mettendosi la borsa in spalla.

“Ma come? Non avevamo deciso di farci portare la pizza a casa?”

-Ho chiesto a Max qual è il suo piatto preferito… - sventola la mano mentre sale in auto.

“Ma per favore! E’ un divoratore di pizza”.

Bob alza le braccia, eloquente “Se si è messa in testa una cosa, lasciala fare”

Ok, mi arrendo. Non è solo per la festa di Max che c’è tutta questa eccitazione. Centra sicuramente l’arrivo del nostro ospite speciale, che a questo punto tutti attendiamo impazienti.

Christian arriva con qualche minuto di anticipo, lascia a mia madre, che gli va incontro per accoglierlo, una scatola di legno e ci raggiunge in giardino.

Si guarda intorno perplesso e un po’ a disagio ed io mi accorgo di trattenere i fiato.

L’ombra scura che attraversa il suo viso sparisce lasciando il posto a uno sguardo dolce che si posa su suo figlio.

Ecco, ora finalmente possiamo festeggiare e io riprendo il mio respiro normale.

Si toglie la giacca e   la cravatta,   libera i primi bottoni della camicia.

“Non  guardarlo, Ana…. Vai a prendere la torta!”

La torta  con quattro candeline colorate è pronta sul tavolo e  quando Max soffia cantiamo tutti insieme la canzoncina  “Tanti auguri”.

 Mia madre si scatena con la macchina fotografica.

 Max come attore principale, con me, con Christian, con Bob, tutti insieme con l’autoscatto.

Ci divertiamo  quando Max si mette in posa e fa il pagliaccio, ride, fa le linguacce, il broncio.

Beh,   così non avrà più da ridire sulle fotografie che le  ho mandato io.

Ci sediamo in giardino per mangiare  la torta, poi Max  coinvolge Bob e Christian nel gioco  con la palla.

Si avvicina mia madre e mi mette un braccio sulle spalle.

-Devi avere pazienza  tesoro,  quello che è successo lo ha segnato profondamente. Devi lasciargli il tempo di recuperare  il suo equilibrio. Parla con lui, cerca un confronto sincero e vedrai che riuscirete a riavvicinarvi. Siete così giovani- sospira guardandoli giocare insieme.

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