Camilla💓
Scendi, siamo giù❣️Sbuffo, prendo la borsa, le chiavi e scendo.
Camilla, Marta e Gianluca mi sono venuti a prendere. Se questa mattina non avevo voglia di scendere, adesso ne ho ancora meno, ma non mi andava di dar loro buca anche perchè la mia vita sociale è praticamente pari a zero.Per l'ennesima volta le parole di Luca mi rimbombano nella testa, ma per sta sera le ignorerò, come ignorerò lui se dovessi incontrarlo.
Entro in macchina e saluto tutti, c'è anche Samuel.
Ci dirigiamo nello stesso posto dell'altra volta, a quanto pare trascorrono qui praticamente tutte le sere, non solo il sabato.Parcheggiamo e il resto del gruppo è già ai muretti, compreso lui.
"Eva, ci andiamo a prendere una birretta? Così parliamo un po'." Mi chiede Camilla facendo cenno a Marta, sono un po' confusa ma accetto."Di cosa dovremmo parlare ragazze?" Chiedo perplessa, anche perchè siamo andate a sederci distanti dagli altri.
"Sappiamo che c'è qualcosa tra te e Luca, è così palese." Dice la rossa.
"Ragazze, davvero non c'è nulla tra noi." Dico cercando di essere convincente e fingendo un sorriso.
"Eva, con noi puoi parlare. C'è qualcosa, non girarti, ma ora ti sta guardando e lui non è un tipo che va dietro a qualcuna, sono le ragazze che gli sbavano addosso. Con te è diverso, l'abbiamo notato anche in classe." Questa volta è la bionda a parlare."Sì, qualcosa c'è, ma non so nemmeno io cosa. Sapendo che tipo è, ho paura a fidarmi di lui sotto questo aspetto, lui vuole provarci a stare con me, ma io non lo so." Confesso sbuffando e bevendo un'altro sorso dalla mia Tennent's.
Appena finisco la frase sgranano gli occhi e si guardano perplesse e poi si girano con la stessa espressione verso di me."Che c'è?" Chiedo stranita.
"Da quello che sappiamo, lui non ha mai avuto una ragazza. Deve tenerci a te per farti una proposta simile." Dice in tono convinto e serio Camilla.
"Oh si, si vede come ci tiene a me." Dico facendole girare entrambe, indicando il moro con Sara seduta su di lui che fa la gatta morta e lui sembra anche darle corda."Dovresti parlargli." Dicono entrambe all'unisono e mi strappano un sorriso.
Sono sempre così affiatate, ammetto di essere un po' invidiosa della loro amicizia, mi ricorda la mia ex migliore amica, anche noi eravamo così."Non ora, non qui. Torniamo dagli altri su." Dico cercando di far finta di nulla, mentre vorrei uccidere quella ragazza, ma dopo l'ultima volta in discoteca, evito.
La serata scorre tranquillamente, ignorando completamente Luca, finchè non vedo Sara ficcargli la lingua in gola, sembra che gli voglia togliere le tonsille, ma che cazzo fa? Lui le palpeggia anche il culo, vorrei ucciderli.
Credo di aver visto abbastanza.Saluto gli altri, tranne lui e mi avvio verso casa a piedi, dopo aver rifiutato diversi passaggi.
Dopo una buona mezz'ora di camminata e diversi tizi strani che mi fissavano per strada, sono arrivata a destinazione, tiro un sospiro di sollievo.
Entro nel portone e mi ci trovo lui seduto sulle scale. Mi prende in giro?"Sai che una ragazza carina come te non dovrebbe andare in giro da sola per Salerno a mezzanotte?" Dice sorridendo beffardo.
"Ma che cazzo te ne frega? Dove hai lasciato Sara? L'hai legata qui fuori? Ti starà aspettando?" Sputo acida ma lui ridacchia, lo sorpasso salendo i primi scalini, ma lui mi blocca il polso e nota i lividi su di esso.
"Che è successo?" Chiede aggrottando le sopracciglia.
"Niente che ti interessi, ora fammi salire, sono stanca."
"Dimmi prima cosa sono questi."
"Che devo dirti? Che ieri un tizio voleva approfittare di me? Ora che te l'ho detto, lasciami andare." Dico spazientita.
"Ti avevo detto di stare accanto ad Elia, non di andartene in giro da sola. Ma quello che fa poi? Dorme? Non ha visto che ti sei allontanata?"
"Erano tutti concentrarti sul tuo incontro, io non ce la facevo a vederti mentre ti uccidevano di botte."
"Chi era questo che ti ha messo le mani addosso?" Chiede avvicinandosi a me.
"E che ne so.""Va bene, io torno da Sara." Dice e mi fa l'occhiolino.
"Sei proprio uno stronzo!" Urlo spingendolo e facendo per salire, ma me lo impedisce una seconda volta, mi giro scocciata.
"Sei gelosa. L'ho fatto per vedere la reazione che avevi." Confessa con un sorriso malizioso, ma io mi sono stancata di questo gioco.
"Ah si? Le tonsille le hai ancora? Le avrai consumato il culo a furia di palparglielo. Ma fottiti Luca, si vede quanto ci tieni. Sai, avrei anche potuto accettare di farmi male, ma me ne stai facendo già abbastanza."
"Da adesso in poi mi impegnerò a non fartene più." Dice facendo sporgere il labbro inferiore e mostrandomi il mignolo della mano, non riesco a non sorridere anche se sono incazzata con lui.
"Ma se sta volta vedo qualcuna accanto a te posso spaccarle la faccia?" Dico ridendo, aggrappando il mio mignolo al suo.
"Giuro che le respingo tutte, se ho te, delle altre non mi importa. Tranne se non sei favorevole alle coppie aperte."
"Luca D'Orso!" Lo richiamo ridendo, dandogli un colpetto sul braccio.
"Chiedevo." Alza le mani in segno di resa e scoppia a ridere anche lui e non resistendo, lo bacio.Questo bacio ha un sapore diverso dagli altri, ma a me piace di più rispetto a quelli precedenti.
Quindi stiamo davvero insieme?
Spero di non aver fatto una grandissima cazzata.
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Dimmi di noi.||Capoplaza
FanfictionDue ragazzi provenienti da realtà diverse. Eva, figlia di un ricco imprenditore Milanese è costretta a trasferirsi a Salerno, città natale della madre. Ed è proprio qui che incontrerà un ragazzo, Luca, che è più incasinato di quanto crede.