32.

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Mi sveglio di soprassalto sentendo il mio telefono squillare, lo prendo in mano e sono le quattro del pomeriggio.

Rispondo alla chiamata di Gionata.
"Dimmi amo." Dico con la voce rauca, ho un mal di testa assordante.
"Eva! Mi hai fatto preoccupare a morte! Sono venti volte che ti chiamo!" Urla così forte che sono costretta ad allontanare il cellulare dall'orecchio.
"Non capisco."
"Mi hai chiamato nel cuore della notte piangendo, dicevi qualcosa a proposito di Luca e di una scommessa, dei messaggi, credo. Non ho capito tanto bene tra i singhiozzi, poi hai chiuso la chiamata e non mi hai più risposto." Ora il suo tono è calmo, le sue parole mi fanno ricordare ciò che avevo provato ad eliminare nella mia mente, ma senza successo.

"Ah, ti ricordi quando ti ho detto che io e quel fottuto pezzo di merda ci siamo messi insieme? Aveva fatto una scommessa coi suoi amici su chi mi avrebbe portato per prima a letto e ieri lui ha vinto, l'amico si è fatto sfuggire questa storia della scommessa e niente, per me è morto e sepolto." Dico con la voce rotta dal pianto, mentre le lacrime riempiono nuovamente i miei occhi e la testa inizia a farmi ancora più male.
"Baby non piangere, meglio averlo scoperto ora che più in là. Se non fossi in tour correrei da te, lo sai benissimo. Ti avevo detto di stare attenta, ma non credevo fino a questo punto."
"Mi hai chiamato per sbattermi in faccia che hai ragione? Sì lo so che hai fottutamente ragione, ma non mi interessa ora." Sbotto acida.
"Non è quello il mio intento. Lui cosa ti ha detto riguardo questa storia?" Mi chiede calmo.
"Hanno fatto questa scommessa tempo fa, ma poi le cose tra noi sono cambiate e a quanto mi ha detto lui, a me ci tiene, ma non gli credo, l'ho cacciato di casa."
"Prova a vederla sotto un altro punto di vista, non voglio giustificarlo perchè la mia bambina non si tocca. Però, magari, all'inizio si è avvicinato per vincere questa scommessa, poi gli hai fatto perdere la testa sul serio. Perchè è questo che fai ai ragazzi, gli fai perdere la testa, ma per la prima volta l'hai persa anche tu."
"Non mi interessa se ha perso la testa per me, non mi interessa più niente di lui, voglio solo stargli alla larga il più possibile. Comunque ora devo andarmi a dare una ripulita, grazie di cuore Giona, non vedo l'ora di tornare a Natale per vederti." Dico sorridendo.
"Quando vuoi sono qui baby."

Prima di alzarmi controllo le notifiche su whatsapp e mi trovo in cima la chat con Luca, vorrei eliminarla senza nemmeno leggere cosa mi ha scritto, ma la mia curiosità non me lo permette.

Luca D'Orso
Fammi almeno spiegare

Sei sol uno stronzzo, ti sto ofiando cime non ho msi odiato nwssun altro.

Luca D'Orso
Stai bevendo?

Nn sono cazi tuoi

Luca D'Orso
Eva, ammetto che all'inizio eri una scommessa, ma poi le cose sono cambiate, i miei sentimenti sono cambiati, anzi, ho scoperto di avere dei sentimenti. Non dico di perdonarmi, ma almeno di capire che quello che provo è reale.

Questa conversazione risale esattamente alle 4:16 di notte, lo visualizzo e lancio il telefono sul letto, mentre vado in bagno a farmi una doccia.

Non posso far a meno di pensare al suo ultimo messaggio, vorrei tanto credergli, ma non riesco, anche perchè non avrei potuto nemmeno lontanamente immaginare una storia simile.

Oggi non ho la minima voglia di rimanere in casa a crogiolarmi nel mio dolore, quindi accetto l'invito di Marta e Camilla, anche se con molta probabilità ci incontreremo, visto che a quanto pare il gruppo è quello.

Luca's Pov

Ed eccola che la vedo arrivare con le amiche, Gianluca e Samuel, quel tizio non le leva gli occhi di dosso, come biasimarlo d'altronde.
Ho sempre notato che quando c'è Eva nel gruppo, lui sembra perso per lei, fa battutine stupide, cerca contatto fisico e altre cose che mi mandano in tilt il sistema nervoso.
E quando lei non c'è, fa sempre domande tipo: "Eva dov'è?", "Non esce Eva oggi?", "Ad Eva interessa qualcuno?" e io lo sopporto appena.

Saluta tutti con due baci sulla guancia, ma non mi degna nemmeno di uno sguardo, nemmeno fossi invisibile.

So di averla ferita, devo fare qualcosa che la faccia credere alle mie parole, perchè lei è fatta così, vuole i fatti, le dimostrazioni.
Ma non per ora, deve ancora sbollire la rabbia.

Credo che tutti abbiano saputo della nostra relazione in discoteca e della sua successiva rottura, infatti Sara mi si avvicina provocante, come sempre d'altronde.
Potrei farla ingelosire, ma per una volta decido di non peggiorare la situazione.

"Luchino, mi dispiace così tanto che vi siete lasciati, vuoi un po' di compagnia?" Mi domanda con un tono malizioso.
Ma poi chi mi chiama Luchino, dai!
"No grazie, se non posso avere Eva non mi interessa, preferisco stare solo." Le rispondo alzando la voce affinché senta anche la diretta interessata, infatti è di spalle, ma noto irrigidirsi, mi nasce un sorrisetto spontaneo sul volto.

Un po' di sesso per consolazione non mi farebbe affatto male, ma sta volta è diverso, io sono diverso.

Dimmi di noi.||CapoplazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora