2.2

1.4K 56 3
                                    

Perché nessuno me l'ha detto che c'era anche lui?
Non ho letto il suo nome sulla locandina, forse era tra gli ospiti speciali.
Ospiti speciali il cazzo, non ben accetti da parte mia.

Però ho notato che sul palco aveva il giacchetto di pelle che gli spedii per posta il giorno dopo, lo ha ancora, come io ho sempre al collo la collana che mi regalò, la tolgo solo quando vado a dormire.

Ansimante e con le lacrime agli occhi appoggio le mani al lavandino e guardo il mio riflesso nello specchio.
Una scena pietosa.
Non ero preparata.
Non ci volevo nemmeno venire.
Mi ero abituata alla sua assenza anche se nonostante il tempo, lui continua a farsi spazio tra i miei pensieri, soprattutto la sera, quando sono sola nel letto e lo penso, lo penso forte, ricordo i momenti insieme e ogni tanto scappa qualche lacrima.

Apro l'acqua e mi bagno i polsi, sto tremando da capo a piedi, ho il cuore a mille e non ne vuol sapere di darsi una regolata, maledizione.

Ci sono alcune ragazze in bagno, alcune mi guardano male, altre sembrano preoccupate e bisbigliano tra loro.
"Che avete da guardare?" Sbraito girandomi verso di loro ma non si azzardano a rispondere e se ne vanno via.

Il mio cellulare continua a vibrare, lo prendo in mano ed è Massi, ma lo ignoro per la seconda volta, voglio essere lasciata in pace per un momento e ho bisogno di una sigaretta, immediatamente.

A fatica e dopo un bel po'di gomitate riesco a raggiungere l'uscita e vado diretta al parcheggio, così prendo il pacchetto in macchina.
Fortuna che ho la borsa e quindi anche le  chiavi.

Mentre percorro il tragitto un po' barcollante e ancora scossa, sento dei passi dietro di me, non voglio voltarmi, ho paura sia qualche stupido ubriaco o peggio, quindi aumento il passo, anche perché è tutto dannatamente buio e ci sono solo io qui.

Inutile, perché sento i passi sempre più vicini finché non mi afferra il polso e mi irrigidisco all'istante.

"Sapevo di trovarti qui."

Riconosco questa voce, non è cambiata per nulla e non mi girerò.
E credo sia peggio di uno stupido ubriaco o qualche malintenzionato.

Mi libero dalla presa della sua mano e continuando a dargli le spalle cammino verso la macchina, ma non so se ci arriverò, le mie gambe sembrano fatte di gelatina in questo momento e vorrei solo vomitare.

"Non sei cambiata di una virgola, eh?"

Lo sento, è ancora dietro di me e mi raggiunge di nuovo, ma questa volta mi supera e mi si piazza davanti.

"Sei sempre bellissima." Dice e poi la sua bocca si allarga in un sorriso enorme, sembra così rilassato, come se niente fosse successo.

"Ma vaffanculo." Rispondo di rimando alzando gli occhi al cielo, mostrano solo disprezzo mentre vorrei saltargli addosso, abbracciarlo e dargli qualche pugno allo stesso momento.

"Mi sei mancata ogni giorno, ti ho promesso che un giorno venivo e ti portavo via da questa merda, vuoi che quel giorno sia oggi?" Chiede con occhi speranzosi mentre si avvicina a me e mi accarezza una guancia, ma sussulto e mi ritraggo immediatamente.

"Non puoi sparire per più di un anno, poi tornare qui come se nulla fosse, non andiamo da nessuna parte, io ho iniziato l'università, mi sono fidanzata, mi sono fatta delle amiche, che okay non sono il massimo ma mi ci trovo bene dopotutto. Io ti ho dimenticato, dovevi farlo anche tu." Dico tutto d'un fiato con la voce tremante.
"Sei una grandissima bugiarda lo sai? Se mi avessi dimenticato non ti saresti comportata in questo modo, siamo ancora io e te, possiamo aggiustare tutto a modo nostro."

Mi prende per mano e con l'altra solleva il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi, mi sfugge una lacrima ma lui se ne accorge e l'asciuga via col pollice.

"Luca no, non ne voglio più sapere di te." Inizio col dire ma mi interrompe.
"Eva, lo so, ti devo delle scuse, ti spiegherò tutto con calma, non qui in questo parcheggio, ma ti prego, dammi un'altra possibilità, dammi almeno la possibilità di parlare. Ora rispondi a quel  rompipalle del tuo ragazzo che ti sta chiamando da mezz'ora." Mi lascia un morbido bacio all'angolo della bocca e il mio cuore pare fermarsi.

Non avevo proprio notato che il mio cellulare continuava a squillare incessantemente tutto il tempo.

"Massi, sì sì sto bene, sto al parcheggio, sì okay ti aspetto in macchina." Dico al mio ragazzo sperando capisca qualcosa con tutta quella musica e casino che c'è lì dentro.

"Devo andare." Mi rivolgo a Luca congedandomi.
Lo vedo prendere un foglietto dalla tasca e scrivere con una piccola matita qualcosa su.
"Ho cambiato numero, aspetterò una tua chiamata. Non buttiamo via un amore così, io ci credo ancora in noi, almeno pensaci, okay?" Dice sorridendo, io annuisco e metto il foglietto in borsa, lo supero e poi entro in macchina.

Mi siedo, abbasso i finestrini e accendo una sigaretta, non fumo mai in macchina, ma questa volta farò un'eccezione.

"Eva! Come stai? Rispondi a quel cazzo di telefono ogni tanto, mi sono preoccupato da morire." La voce di Massi mi scuote dai miei pensieri e gli rivolgo uno sguardo vuoto.
"Sí tutto bene, voglio tornare a casa." Rispondo e torno a guardare il vuoto davanti a me.
"È successo qualcosa mentre eri sola?" Mi chiede preoccupato, poggiandomi una mano sulla coscia, ma io sussulto e bruscamente gliela tolgo.
"Ho detto che voglio andare a casa." Dico acida.
Lo vedo sott'occhio fare spallucce e mette in moto.

____________
Il grande ritorno di Luca, che ve ne pare?
Scusate l'orario indecente in cui ho pubblicato, ma l'ispirazione mi viene in tarda serata.
Continuo a ringraziarvi per tutte le stelline e i commenti, vi amo❤️
Spero che questo ritorno sia un top e non un flop e vi piaccia❤️
Baciniii xx❤️

Dimmi di noi.||CapoplazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora