Bad Girl || Zayn Malik

Twenty-fourth.

ZAYN POV'S

Non l'avrei lasciata andare via, non potevo. Sarei stato un idiota a farlo, avevo bisogno di lei, e dovevo farle capire che non doveva avere paura di amare.

"Alison, non andare."

"Devo."

"No." la raggiunsi prendendola poi per un braccio.

"Zayn, lasciami andare."

"No, non voglio."

"Per favore."

"Baciami."

"Zayn.."

"Ti chiedo solo questo, poi andrai via se vuoi farlo."

"No."

"So che vuoi."

"Ma non posso."

"Perché?"

"Devo andare." si liberò dalla mia presa.

"Non vai da nessuna parte." affermai sicuro adagiando le sue spalle contro la parete posizionandomi di fronte a lei.

Mi osservava attentamente spostando di tanto in tanto lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra. Era così bella, quei suoi occhi avrebbero conquistato chiunque. Sorrisi istintivamente al pensiero che tutta questa perfezione sarebbe potuta essere mia, avrei fatto di tutto purché accadesse.

"Voglio baciarti." sussurrai. Eravamo così vicini che riuscivo a sentire il suo cuore battere.

"Non ti fermerò."

Mi precipitai sulle sue labbra rosee e carnose, amavo sentirla vicino. Era come se ci appartenessimo, lei mia ed io suo. Avrei lottato con una mano contro il mondo se solo lei mi avesse tenuto l'altra. Mi staccai dolcemente dalle sue labbra.

"Vuoi essere mia?"

"Zayn, io.."

"Sh." la interruppi. "Non avere paura di amare, perché non devi. Tu sei unica, e mi sono innamorato di questo tuo essere dannatamente perfetta. Non avere paura di farmi soffrire, perché se questo è il prezzo da pagare per stare con te, sono disposto a pagarlo."

"Non..non lo so...io...tu mi piaci.." balbettò confusa.

"Allora sii mia."

"Sarò tua, ma non ora."

"Non ora?"

"Non sono pronta." si liberò dalla mia presa. "Scusa." andò via.

ALISON POV'S

Ma che stavo facendo? Ero confusa, e non volevo che Zayn ci rimettesse, era colpa mia, come sempre. Come potevo essere così... sbagliata? Mi stavo facendo troppe paranoie, stavo impazzendo. Ero appena arrivata a casa, così corsi su per le scale e mi precipitai in bagno. Chiusi la porta a chiave e iniziai a frugare nei cassetti ma niente, non c'era. Non c'era niente. Niente di quello che mi servisse. Cercai di calmarmi respirando profondamente, e mi distesi sul letto, cercando di prendere sonno.